Ucraina, cronaca di un paese che va a putt… pardon, a rotoli: aggiornamento.

Mi hanno chiesto come mai mi impegno così tanto a raccontare quelloc he sta succedendo in Ucraina e non mi soffermo maggiormente sulla situazione italiana.
Prima di tutto quello che succede a Kiev e quello che succede a ROma sono fatti in qualche modo collegati, soprattutto nel nostro mondo globalizzato.
Per quanto riguarda la piccola Itaglia, ci sono molti più bravi di me che se ne occupano, se aggiungessi anche la mia piccola voce, non fare altro che diventare un altro “gufo”, e farei piangere il Bambin Renzi.
Solo due parole sul Belpaese, visto che ci siamo ripassiamo i fondamentali:

  • le tasse sono aumentate 
  • consumi e fatturati in calo
  • le aziende chiudono
  • Il debito pubblico è l’unica cosa che cresce, insieme alla disoccupazione reale.

Cosa volete che sia.<br />

Per quanto riguarda l’Ucraina, quello strambo paese popolato dagli Ukropitechi, una piccola tribù di russofobi ad oltranza, c’è invece molto da dire, giornalmente il governo, messo alle strette dalla realtà, dalla svalutazione e dagli amorevoli aiuti del Fondo Monetario Internazionale, si affretta a varare nuove leggi per “risollevare il paese”.
Pensateci anche voi, quando parlerete di “licenziare milioni di statali parassiti” e di “ottimizzare la spesa pubblica”, queste pur sacrosante battaglia faranno parecchie vittime, e non solo in senso figurato.

In quel di Kiev si sono accorti di non avere più un euro ( o dollaro) in cassa, rimangono solo inutili obbligazioni della banca centrale.
Presi da sgomento si sono rivolti ai salvatori europei e ammerregani, chiedendo “subito” altri quindici miliardi di dollari di aiuti.
Per subito si intendeva entro capodanno.
Non solo gli europei hanno risposto “NEIN” e gli ammerregani “WTF?”, ma quando Pororshemo Poroshenko, il presidente ucraino, si è recato a Bruxelles qualche giorno fa con il cappello in mano, non è stato neanche ricevuto dai burocrati europei ( non era necessario l’incontro).
La cronaca di come i burocrati ucraini siano riusciti a fare sparire le riserve auree del paese i gli aiuti del FMI è ormai sta da me divulgata, e gli storici futuri si meraviglieranno di tanta spudoratezza, persino dittatori come Idi Amin e simili si sarebbero vergognati di ruberie del genere..
Adesso la farsa si sta concretizzando sempre più in tragedia, tra le proteste degli ucraini che cominciano a assaltare i palazzi del potere, senza sapere esattamente con chi prendersela, stavolta.

  • I politici ucraini sono disposti a vendere all’asta qualsiasi proprietà pubblica, dato che gli aiuti promessi da FMI e UE sono assolutamente insufficienti.
  • Scuole: saranno gratutite solo le primarie e secondarie, ovvero fino alle scuole medie italiane, le altre saranno tutte privatizzate.
  • dimenticavo, comunque gli anni di scuola dell’obbligo finanziati dallo stato non saranno più 11, ma 9, per risparmiare.
  • tantissimi insegnanti saranno licenziati, quelli che rimarranno perderanno le indennità di anzianità e gli scatti dovuti a crediti formativi.
  • Gli stipendi saranno comunque congelati, e vale per tutti gli statli, malgrado la fortissima inflazione, e , come ho già scritto in altre occasioni, già nel 2013 lo stipendio medio di un insegnate garantiva a malapena la sopravvivenza.
  • Pensioni, si rimane in attesa di una riforma radicale, anche se sono già state sostanzialmente dimezzate e l’età pensionistica è stata aumentata anche di dieci anni.
  • Sanità, da gennaio i pasti negli ospedali saranno solo a pagamento, già da prima se non si dava una mancia a medici o infermiere era difficile ottenere cure decenti, ma è ufficiale, o ti porti un panino da casa o paghi il pranzo…o crepi.
  • Ancora una chicca relativa alle pensioni, i vecchietti che hanno vissuto, loro malgrado , parte della propria vita nell’unione sovietica, si vedranno ridurre l’importo maturato in quegli anni perché “hanno lavorato per lo stato occupante“. Incredibile ma vero, purtroppo.
  • Bollette, vi ho già annoiato con l’aumento drammatico delle bollette energetiche in Ucraina, aumento che è solo all’inizio. Bene, malgrado gli sforzi del governo , che hanno imposto il pagamento anticipato delle utenze, moltissima gente non paga, seguita a ruota da istituzioni e uffici pubblici.
  • Il sistema bancario sopporta già adesso un misero 55% di crediti deteriorati, percentuale che , pare, sia in aumento.
  • Ogni acquisto sopra gli ottocento euro di controvalore dovrà essere giustificato presso le autorità fiscali ucraine, e dovrà essere comprovata la provenienza lecita del denaro, pena il pagamento immediato di una soprattassa del 30%. Soldi derivati da rimesse dall’estero dovranno essere tassati a sua volta, e le rimesse dall’Europa e dalla Russia sono circa il 40 per cento del PIL ucraino.

Un vero e proprio bollettino di guerra scandito da continue interruzione di corrente elettrica in tutta l’ucraina, per via della enorme crisi del carbone, scaturita dalla guerra nel Dombass.
Ma quella è un’altra storia, e meriterà un altro articolo di approfondimento.

Insomma ormai il tempo rimasto è veramente poco, e sta succedendo quello che non mi aspettavo.
La logica sarebbe stata quella di aspettarsi una folla inferocita che si precipita a Kiev.
Dopo alcuni scontri sanguinosi, i politici attuali sarebbero stati trasformati  in decorazioni per lampioni.
Una delegazione si sarebbe poi recata a mosca in ginocchio per chiedere aiuto e protezione da FMI e USA..
Ma questo non è successo, ci sono  masse di persone che protestano, ma sono gruppi omogenei, c’è chi protesta per i mutui in euro o dollari che non riesce a pagare a Kiev, ci sono gli operai licenziati della fabbriche a Karkov  o a Odessa, mentre le mamme dei tanti soldati “dispersi” e mai tornati a casa, protestano nell’ovest  del paese.
Pare che la propaganda antirussa e a favore di UE e USA abbia fatto il suo dovere, spaesando completamente la popolazione, perlomeno nell’ovest e nel centro dell’Ucraina.
Nell’est russofono, malgrado la repressione sottintesa del governo ucraino, pare che non sia esattamente così, ponti e depositi di munizioni saltano per aria quasi ogni notte e i soldati pattugliano le strade solo in gruppo.

Viviamo in tempi interessanti.