Sulla Crimea che è “sempre ” voluta rimanere in Ucraina. oggi parliamo di storia.

Visto che la propaganda occidentale ci propone la Crimea come un sonnacchioso villaggio ucraino rimasto sbigottito davanti all’avanzata dei carri armati russi, oggi faccio lo storico e ripercorro velocemente le tappe.
Potrei partire da oltre trecento anni fa, ma mi accontenterò di iniziare dalla seconda metà dello scorso secolo.

  • 29 aprile 1954 –  in occasione del 300 anniversario del trattato di Pereyaslav la Crimea , repubblica indipendente facente parte dell’impero Sovietico, viene annessa alla Repubblica Ucraina.
  • 16 luglio 1990 –  la repubblica Ucraina dichiara la sua indipendenza dall’Unione Socialista delle repubbliche sovietiche.
  • Settembre 1990  – il Soviet della Repubblica di Crimea contatta Mosca per chiedere all’Ucraina di non togliergli lo status di territorio indipendente.
  • 20 Gennaio 1991  – un primo referendum per l’indipendenza dall’Ucraina, Parteciperà oltre l’ottanta per cento della popolazione, e oltre il 93,5 % voterà a favore del “rientro della Crimea all’interno dell’URSS”.
  • 12 Febbraio 1991-  Il soviet Supremo dell’Ucraina decide di stabilire la Crimea come repubblica indipendente all’interno dei propri confini.
  • Agosto 1991-  un tentato colpo di stato contro Gorbaciof cambia per sempre l’impero sovietico, il 24 dello stesso mese l’Ucraina taglia completamente i ponti con la Russia
  • 4 settembre 1991 –  il parlamento della Crimea dichiara la stessa come sovrana all’interno della Repubblica Ucraina.
  • 1 Dicembre 1991 –  un ennesimo referendum per l’indipendenza, questa volta dell’Ucraina dalla Russia si terrà insieme alle elezioni presidenziali ucraine. parteciperà solo il 65 %o degli aventi diritto e il 54 % voterà in Crimea a favore, la percentuale più bassa dell’intera Ucraina, che nelle altre zone voterà a favore per oltre il 95 % di media.
  • Gennaio 1992 il ministro degli esteri Russo e la Duma condannano apertamente il trasferimento della Crimea all’interno del territorio Ucraino.
  • 26 febbraio 1992 – Il parlamento della Crimea cambia il nome da Repubblica Socialista Sovietica in Repubblica di Crimea.
  • Aprile 1992 – durante una visita ufficiale in Crimea il vicepresidente Russo Rutskoi chiama il popolo alla secessione.
  • 5 Maggio 1992 – Il parlamento della Crimea  indice un referendum per l’indipendenza in agosto.
  • 13 maggio 1992 – La risposta di Kiev non si fa attendere e dichiara incostituzionale il referendum, impone la sua abrogazione entro il 20 maggio e vengono dati al presidente Kravchuk i pieni poteri per impedirlo, a qualsiasi costo.
  • 20 Maggio 1992 – in reazione all’ultimatum il parlamento della Crimea sospende il referendum, ma non lo abroga del tutto, e comincia una trattativa sulla divisione dei poteri tra Kiev e Simferopoli.
  • 21 Maggio 1992 il parlamento Russo condanna con forza lo stop del referendum, dichiara illegale il trasferimento del 1954 e inizia dei negoziati in proposito con l’Ucraina.
  • Giugno 1992 Kiev e Sebastopoli raggiungono un accordo sulla divisione dei poteri e lo status della Crimea. Il referendum per l’indipendenza viene sottoposto a moratoria.
  • 18-20 Gennaio 1993 – Cominciano le prime proteste dei vari partiti locali per l’indipendenza.
  • 5 Maggio 1993 , il presidente Ucraino Kravciuk trova un accordo con il parlamento locale e dà il permesso alla popolazione di avere il doppio passaporto russo-ucraino.
  • Giugno 1993 , la Crimea viene dichiarata una zona economica a statuto speciale e vengono intrapresi accordi con la Russia per l’affitto della base di Sevbastopoli.
  • 16 luglio 1993 , succede di tutto , il parlamento della Crimea vien destituito dalla folla , vengono cacciati i vertici della marina ucraina presenti in zona e Sebastopoli cerca l’indipendenza.
  • 30 Giugno 1994, dopo una controversa battaglia politica, anche con delle vittime, viene eletto Meshkov, il leader filorusso della Crimea , con il 75 % dei voti.
  • 27 Marzo 1994 – Il braccio di ferro tra Kiev e la Crimea continua, altro referendum, a cui parteciperà il 78.5% degli aventi diritto, i temi erano i seguenti: Doppia cittadinanza russa -ucraina (82.8% a favore) – Maggiore autonomia per la Crimea (78.4% a favore) -Valore legare dei decreti presidenziali del parlamento della Crimea. (77,9 % a favore)
  • 1994-1996 la situazione resta confusa, alternativamente l’ago della bilancia si sposta da Kiev a Simferopoli, con prese di posizione da una all’altra parte , culminate nella costituzione del ministero degli interni della Crimea, con una propria polizia, annullato nel 1996 dal parlamento Ucraino.
  • 19 Giugno 1997 – dopo un periodo di calma apparente il parlamento della Crimea Rinnova la sua intenzione di dichiarare l’indipendenza, in risposta a promulgazioni del governo ucraino che intende limitarne i poteri.
  • 21 Luglio 1997 – un progetto di legge che sancisce l’uso dell’ucraino come unica legge nazionale, da usarsi in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione, viene approvata, tra le proteste della Crimea che asserisce di essere per il 93 % di lingua russa.
  • 19 aprile 1998 –  viene promulgato dal parlamento della Crimea una festività ufficiale, che celebra la firma del trattato di annessione della Crimea alla Russia , da parte dell’imperatrice Caterina la Grande, verrà chiamato “il giorno della Russia”.
  • 23 Dicembre 1998 – vene raggiunto un accordo tra la Crimea e Kiev , che sancisce una parziale autonomia, la neoanata Repubblica autonoma della Crimea, adesso ha il proprio parlamento, il proprio budget fiscale e un proprio ordinamento giuridico. Viene però limitata fortemente la capacità legislativa del parlamento della Crimea.
  • 2010 vengono promulgate leggi per limitare ulteriormente l’autonomia della Crimea e viene messo in discussione l’utilizzo della base russa di Sebastopoli, il presidente Yanukovich rinnoverà l’affitto fino al 2042, tra mille polemiche.
  • Marzo 2014 il parlamento Ucraino cade e il presidente Yanukovich viene deposto da un colpo di stato , un nuovo governo dei partiti di opposizione si insedia.
  • 2014 il parlamento della Crimea depone il presidente e una nuova maggioranza dichiara unilateralmente l’indipendenza dall’Ucraina.
  • 16 Marzo 2014 il nuovo referendum sancisce con un maggioranza del 97 % l’annessione della Crimea alla Federazione Russa, tra enormi polemiche e grazie anche alla presenza di miliziani e militari russi che hanno preso possesso del territorio.

Spero che qualcuno sia riuscito a seguirmi fino in fondo , in questa mia arida esposizione di fatti e dati, per forza di cose molto esemplificativa.<br />Io, se fossi nato in Ucraina il 16 marzo mi sarei recato per la quarta volta nella mia vita a votare per l’indipendenza o per avere maggiore autonomia da Kiev.
Come la stragrande  maggioranza della popolazione della Crimea, avrei votato a favore della Russia.
E , credetemi, in Crimea non vedono i militari russi come una forza di occupazione.