Mondo Dei Pazzi : motori, Siria e ponti che vengono tagliati.

In tutto il mondo infuria la polemica contro la Wolkswagen relativamente alle “centraline truccate”.
Non riesco a capire quale sia il problema, sono “decenni” che si truccano le prova la banco, e tutti gli addetti al lavoro lo sanno benissimo.
Io ricordo un test a cui ho assistito anni fa , nei gloriosi periodi di approvazione dei primi motori “CE”, non era un motore automobilistico, ma approvato per altri usi e destinato a essere montato su altri tipi di veicoli.

La prova, veramente rudimentale era più o meno la seguente:

tot minuti a 3000 giri

tot minuti a seimila giri

tot minuti a regime massimo

Sul banco viene montato il motore, collegato ad un computer, che misura regime dei giri, potenza, coppia e emissioni.

la prova è semplice, si accende il motore e il computer lo porta a a 3000 giri, improvvisamente la coppia e le emissioni crollano, vanno proprio in picchiata.

Passati i minuti regolamentari si portano i giri a seimila, e anche li improvvisamente nell’erogazione della coppia si nota un “buco” molto vistoso e le emissioni crollano nuovamente.

Idem a regime massimo.

Tutto bene , il motore è a “posto” e finisce tutto a tarallucci e vino, o tè e barenka, dipende dalla zona.

Ovviamente, sui pezzi consegnati la prima cosa che si fa è rimappare la centralina, altrimenti con quei “buchi” …

Lo so che non è così semplice, ma penso sia meglio spiegarlo in modo facilmente comprensibile.
I test sulle auto sono adesso molto complessi, ma la “procedura” deve essere la stessa, i chip montati a bordo delle centraline delle auto sono ormai più potenti di quelli dei personal di alcuni anni fa, e nel programma ci puoi mettere di tutto.
Il mio sospetto è che la pratica sia generalizzata, solo che gli altri produttori sono meno “spudorati” nel  tagliare le emissioni a determinate condizioni.

E arriviamo ad un problema tecnico molto rilevante:
Nei motori a benzina e in quelli diesel i filtri preposti a tagliare determinati tipi di emissione non funzionano finché il filtro non è stato ben scaldato dai gas del motore.
Per cui il motore a benzina rilascerà il benzene e quelli a gasolio maggiori quantità di Nox ( rispetto ai motori a benzina) durante i primi minuti dall’accensione.
Nei primi minuti i filtri è come se non ci fossero.
E finora questo tipo di problemi si sta rivelando veramente di difficile soluzione.

Siria, qualcosa si è mosso, ed in fretta, pare che le truppe fedeli ad Assd, dopo mesi di stagnazione si stiano attaccando seriamente la città di Aleppo, in mano ai fanatici islamisti.
Nel sud i “terroristi buoni”, ovvero gli islamici aiutati dagli americani stano raggiungendo un accordo con il governo di Assad, il rinnovato vigore dell’esercito “regolare” e le facce incavolate degli Hezbollah libanesi gli incoraggiano a un compromesso.
I maligni parlano anche di soldati iraniani pesantemente armati in zona, ma deve essere senz’altro un errore.
I potentissimi mezzi tecnologici ammerregani li avrebbero rilevati e scacciati a colpi di laser… dite che non si erano neanche accorti degli aerei ed elicotteri russi in arrivo nel nord della Siria?
Ah, beh, allora.

Viviamo davvero in tempi interessanti.

In rete infuriano polemiche sulle “foto satellitari”, gli aerei russi nell’aeroporto di Latakia si vedono benissimo, si leggono quasi le scritte sulle fusoliere, e parliamo di satelliti privati, non militari.

Ecco il tipo di foto che veniva presentato , in pompa magna per “provare” la presenza russa nel Donbass, alcuni mesi fa.
Solita sensazione di presa per il culo.
Ma forse sono io che non capisco certe “sottigliezze”.
Quello che mi sento di poter affermare è che gli analisti sono gli stessi, ovvero i solerti giornalisti indipendenti di Stratford, e il satellite è lo stesso.
Come mai le seconde sono molto meno definite?

Ah, saperlo.

Ucriana:
nella terra dei Pazzi non si parla quasi più di guerra nel Donbass, si preferisce fare finta di niente, e per fortuna le forze di Kiev si limitano a aprire il fuoco cinque o sei ore al giorno, tanto per tenersi allenati.

Fervono i preparativi per l’inverno dei volontari addetti al blocco dei camion diretti in Crimea, le i loro “alloggiamenti” sono stati allestiti in tempo di record, foto di questa mattina.

Anche sulla linea ferroviaria, quella che porta la Ilmenite , di cui ho parlato nei miei scorsi post è stata bloccata da avanzatissime lastre di cemento poste sui binari, e questo simpatico segno di distensione è stato apposto al confine con la Russia.
Questa è stata, blocco e fossi a parte , l’entità dei preparativi per il prossimo inverno da parte ucraina.

Dall’altra parte del confine i lavori fervono, gli elettrodotti sottomarini sono stati posti qualche mese fa.

I lavori per le nuove linee ad alta tensione in tutta la Crimea sono a buon punto, e l’elettricità sarà completamente disconnessa dall’Ucraina entro dicembre.
Prima non sarà possibile, l’energia proviene dal terzo impianto della centrale nucleare di Kherson, finito in tempi record e adesso sotto collaudi, la fine lavori era prevista per il 2019, inizialmente.

come vedete nella foto, recentissima, il terzo reattore della centrale di Rostov è completato e vanno avanti a tambur battente i lavori per il quarto reattore, che dovevano cominciare nel 2019 e terminare nel 2015, decisamente sanno qualcosa che noi non sappiamo.
Il ponte di servizio lungo lo stretto di Kerk, previsto per i lavori sarà attivo a breve, e cento chilometri di strada da Sebastopoli a Fedosia sono stati riasfaltati in dieci giorni, con una fretta sospetta, in modo da permettere il traffico di centinaia di camion al giorno necessari per alcuni altri cantieri in corso, centrali elettriche ed altro.
Una fretta assolutamente inusuale, nella Federazione Russa, soprattutto tenendo conto dell’asfissiante burocrazia che è necessaria prima dell’inizio dei lavori, sol leggermente inferiore a quella italiana.
Aggiungiamo la fretta terrificante di terminare la linea ferroviaria che va attraverso le  cittadine russe di Millerovo e Rozheldortroy, che  passava in territorio ucraino.
Pare che verrà finita nel mese di ottobre.
Sessanta chilometri di linea ferrata, doppia linea con cavi interrati e sette nuove stazioni costruite in due mesi da  tecnici dell’esercito russo.
Una fretta da tempo di guerra, non da tempi “normali”.

Noto una certa differenza di atteggiamento:

Da un parte gli ucraini, che sventolano cappi, chiedono sconti sul gas, , che hanno i depositi di gas e carbone semivuoti e zero soldi in cassa, che fanno di tutto per boicottare l’interscambio con la Russia, chiudono le linee ferroviarie e vietano il sorvolo agli aerei di linea di Mosca, con enormi disagi per i cittadini ucraini che vogliono lì recarsi.
Dimenticando che , malgrado tutto il sessantacinque-settanta per cento delle esportazioni della Terra Dei Pazzi è rivolto verso la Russia.

Dall’altra la Russia non fa proclami, anzi, a parole è accomodante e si dichiara sempre disposta a trattare.
Però fervono i lavori per rendere indipendente la Crimea e le zone controllate dai separatisti per gas e energia elettrica, e anche l’unica ferrovia che interessava il territorio ucraino viene velocemente bypassata.
Si sente forte il rumore di ponti che vengono tagliati, e non solo in senso metaforico.
Miller, il presidente dell Gazprom Russa, ha ricordato ancora che a fine 2018 i gasdotti ucraini verranno disconnessi fisicamente dalla loro rete, e i lavori per costruire nuovi gasdotti per rifornire il mercato europeo vengono rallentati dall’Europa con tutta una serie di pretesti, dicono:
“tanto non avranno mai il coraggio di farlo veramente”

Credo che poco dopo Natale la situazione diverrà molto interessante.