Ma che fine ha fatto Antonio Ingroia?

Bella domanda, l’evanescente ex magistrato, che si era prestato alla politica sembrava essere sparito dalla circolazione.

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Ma non è vero , sta girando per l’Italia come un furetto impazzito, per presentare la sua nuova formazione politica:

Azione civile, appunto, ecco il link:

Purtroppo è solo la pagina facebook, il sito azione civile.net è scomparso dall’orizzone e adesso è solo una pagina vuota

Brutta cosa , questa.
Update: una ricerca su whois ha svelato l’arcano , il sito è bloccato a seguito di una causa o un procedimento legale, e adesso risulta di proprietà di Stefano Epifani, un esperto informatico romano abbastanza famoso, indagherò in seguioto su questa storia.

Il movimento , nato il 2 maggio 2013, dopo la debacle elettorale, segue una strategia politica abbastanza particolare, esplicitata a Trento il 29 agosto da Ingroia stesso:

«Azione Civile vuole dimostrare che non è necessario partecipare a tutte le elezioni. In questo momento non c’è tanto bisogno di elezioni quanto di lezioni, ed è per questo che vogliamo organizzare eventi per la difesa e la diffusione della Costituzione italiana»

Si riferiva al fatto che il suo movimento non intende partecipare alle prossime elezioni provinciali né con un suo candidato né dando l’appoggio ad altri.

Uno cinico direbbe che gli piace perdere facile, ma io sono ottimista, e mi piace pensare che si riferisse agli altri partiti come non degni della sua attenzione.

Ma cos’altro ha fatto negli ultimi mesi?

Ha girato parecchio l’Italia per presentare il suo ultimo libro “io so” , riguardante la trattativa stato-mafia, e le difficoltà da lui riscontrate durante le indagini.

Inoltre il libro viene riportata l’ipotesi che la creazione di Forza Italia sia stata decisa a tavolino dalla Mafia, ipotesi che, invece di fare urlare dallo sdegno Brunetta e la Santanchè, ha invece determinato uno strano fenomeno.

Ingroia, il libro e il suo movimento politico sono spariti dai media controllati da Berlusconi, non se ne parla proprio, e nessuno ha pensato di denunciarlo per calunnia…..

Coincidenza, probabilmente.

Si è preso anche un paio di periodi di vacanza, in Sardegna con Travaglio e a Ponza con Sandro Ruotolo, come riportato diligentemente dai “giornalisti” (le virgolette sono d’obbligo) appartenenti alla carta igienica in fogli chiamato Il Giornale.

Non vengono riportati avvistamenti di calzini turchesi o di cappelli strani.

Purtroppo rilevano solamente l’acquinsto di diversi pacchi di pasta, che i solerti giornalisti pensano utili per festini orgiastichi sulla spiaggia del nostro eroe..

Oltre a occuparsi di politica e del suo libro , si interessa attivamente al suo nuovo lavoro, si occupa come commissario dell’azienda a capitale misto pubblico e privato Sicilia e Servizi, per conto del governatore Crocetta.

Si tratta di una azienda che si occupa dell’informatizzazione della cosa pubblica e delle banche dati in Sicilia, e il fatto che Crocetta abbia pensato bene di metterci un ex magistrato come commissario, fa ben capire la situazione da quelle parti..

Tanto per fare un esempio la figlia e il genero di Bontade hanno bazzicato o bazzicano da quelle parti.

Chi volesse comunicare con Ingroia, poi, può farlo facilmente tramite il suo account Twitter, risponde spesso e non si incazza troppo se lo attaccano, e prima di scrivere ci pensa su, a differenza di altri politici, tanto per fare un esempio con Formigoni ho fatto tante grasse risate in passato….

Ma la val D’aosta?

Ricordate, lui doveva trasferirsi in quella regione, dato che era l’unica dove il suo movimento non si era candidato, però ha rifiutato, probabilmente perchè pensava non ci fosse bisogno di lui .

Ma è così?

Quando correva l’anno 1993…

Indagine della magistratura sulle tangenti connesse ai lavori per il raccordo per il Gran San Bernardo. Viene arrestato Luigi Marzi, segretario particolare di Gianni Bondaz quand’era presidente della Giunta regionale. È accusato di aver ricevuto da Giuliano Follioley un finanziamento illecito di 450 milioni da suddividere fra alcuni esponenti politici. Nel giro di alcune settimane l’indagine coinvolge alcuni dei maggiori esponenti della DC, PSI, PDS, ADP, PRI. Bruno Milanesio (PSI) dichiara di aver spartito 170 dei milioni dati dall’impresario edile con Alder Tonino (PDS), Maurizio Martin (ADP), Piercarlo Rusci (PRI).

Corre l’anno 2013…

Bruno Milanesio, amministratore unico dell’Università della Valle d’Aosta. Maurizio Martin presidente di Stella alpina e di Inva. Piercarlo Rusci possibile candidato alla presidenza dell’Inva per il triennio prossimo. Alder Tonino per fortuna sembra sparito. Carlo Marzi (figlio di Luigi), assessore comunale alle Finanze.

E non è finita, sempre per rimanere in tema di politici valdostani, tutti i gruppi politici della regione, Union Valdotaine, Federation autonomiste, Pdl, PD, Stella Alpina e Alpe, sono indagati per finanziamento illecito ai partiti e peculato, un vero record.

Spicca il PD per aver utilizzato i fondi pubblici riservati ai gruppi per l’acquisto di vivande e i premi per le feste locali.

Indagati per speck e formaggi, e non li hanno neanche mangiati loro, probabilmente.

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Augusto Rollandin, il presidente della regione , è indagato per abuso d’ufficio, per i costi gonfiati durante la costruzione di un parcheggio.

Insieme a lui sono indagate altre persone e altri politici locali, fra tutti spicca Giuseppe Tropiano, appena condannato per favoreggiamento dell’Andrangheta.

Tralasciando le altre numerose inchieste in loco per infiltrazioni mafiose, che cosa ne dite?

non ci sarebbe stato posto per Ingroia?

Inoltre un posto da procuratore era vacante, e a tutt’oggi nella procura di Aosta non hanno trovato un sostituto…..