La storia di un pazzo che voleva uccidere l’amata mettendogli acido fluoridrico nelle scarpe.

Oggi parliamo di un fatto di cronaca avvenuto in Giappone.

Un tizio , innammorato di una collega d’ufficio e ossessionato dai suoi rifiuti ha pensato bene di cercare di ucciderla imbevendogli le suole delle scarpe (in Giappone se le tolgono quando entrano in casa o in ufficio) con acido fluoridrico.
Per fortuna i medici si sono accorti in tempo del fattaccio e sono riusciti a salvarle la vita, ma purtroppo perderà uno o entrambi i piedi.

Ma che cosa è quest’acido fluoridico?
Si tratta di un acido particolarmente attivo e corrosivo, per il vetro e la pelle umana, che ha la caratteristica particolare di essere più pericoloso quando diluito che in forma concentrata.<br />
Mi spiego meglio , quando è concentrato , se l’ustione è di ridotta portata, ovvero interessa meno del due per cento della pelle e si interviene subito, c’è la possibilità di salvare la vita all’infortunato.

Se invece si viene a contatto con questa sostanza diluita, non si avverte il dolore se non dopo molte ore , e può essere troppo tardi per intervenire.

Una esposizione non curata subito di solito è fatale.

Come funziona?

Il liquido diluito al 15 per cento è inodore e quasi insapore, traparente e solo leggermente più pesante dell’acqua.

Un folle, che volesse utilizzarlo contro una persona che gli sta molto , ma molto antipatica, potrebbe riempire con essa una pistola ad acqua o un sacchetto di polietilene (facendo  attenzione ed indossando guanti , abiti protettivi in plastica, occhiali e maschera antigas).

Poi si avvicina a questa persona e gli spara tra i capelli ed in faccia con la pistola ad acqua, oppure gli tira il sacchetto in testa, stando abbastanza lontano da non essere colpito dagli schizzi.

Cosa succede?

Se si colpisce bene il bersaglio, salvo un leggero bruciore agli occhi la vittima, li per lì non sentirà niente, allora possono succedere tre cose:

  • Il colpito si toglie i vestiti si butta subito in una piscina e si friziona la pelle con sostanze basiche , non dovrebbe succedere niente, tranne un bello spavento.
  • Il colpito si risciacqua la faccia , ma tira avanti come niente fosse, per via della bassa costante di dissociazione l’acido penetra facilmente attraverso la pelle. Quando raggiunge le ossa allora comincia la reazione chimica, il fluoro si lega al calcio e causa un intensissimo dolore, che non viene diminuito neanche da morfina e potenti anestetici, la carne e le ossa colpite cominciano a disgregarsi e la vittima può venire salvata dopo parecchio tempo e continue trasfusione nell’arteria radiale con soluzioni di Gluconato di Calcio. Il paziente si salva, ma facilmente rimarrà sfigurato e senza capelli.
  • Come sopra, ma dopo alcuni giorni di sofferenze inimmaginabili sopraggiungerà la morte.

Direte voi, ma la sostanza che dici sarà di difficile reperibilità, giusto?

Si e no, in alte concentrazioni , oltre il cinquanta per cento è vendibile previa autorizzazione della questura, dato che in quelel concentrazioni o puro è considerato alla stregua di un gas nervino.
Concentrato al quaranta per cento si può ordinare online o acquistare direttamente in negozio, se non ci si presenta con gli occhi a palla dicendo di volere conquistare il mondo.
A basse diluizioni  tipo il 15-20 per cento viene venduto normalmente nei supermercati come antiruggine o smacchiatore.

Un aspetto positivo di questo ragionamento è che normalmente chi maneggia sostanze del genere , senza sapere esattamente quello che fa , di solito ci lascia le penne prima di fare veri danni.
E anche se sa quello che fa , se insiste non arriva alla pensione.
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E se uno se lo volesse fare in casa?

Occorre procurarsi della fluorite, un cristallo abbastanza diffuso in natura, caratterizzato da bellissimi colori.
I cristalli devono poi essere immersi nell’acido solforico (ovvero il liquido delle batterie concentrato oppure un qualsiasi prodotto per sturare gli scarichi) , si scalda il tutto  a duecentocinquanta gradi , e voilà.
Ovviamente , le prime volte che si tenterà di realizzare questa cosa si otterrà un piccolo incidente chimico personale , con gravi rischi per la salute , la casa inabitabile, e forti rischi di finire in galera, se si riesce a sopravvivere.

Un po quello che succedeva in passato con i prodotti antitarme, si utilizzava fino a pochi anni fa il diclorobenzene, ora vietato.
Aveva caratteristiche più simili a quelle di una arma chimica che un insetticida.

Pensandoci su ho capito perché adesso ai ragazzi , invece di farli studiare li fanno divertire con il Grande Fratello……