La guerra della Coca si sposta in Ucraina, ma da una direzione del tutto inaspettata.

La questione di oggi nasce da una immagine postata sul sito ufficiale russo di VK della Coca Cola Company, son sede ad Atlanta.
All’inizio non erano presenti l’enclave di Kalinkigrad, la Crimea e le Isole Kurili, come fatto notare da osservatori birichini.
Prontamente la Coca Cola si adegua e Apriti Cielo!

Oleg Tyanibook, il referente di tanti partiti di estrema destra tuona:
“dobbiamo boicottare le Coca Cola, che ha osato inserire i territori occupati nella mappa russa” ( in effetti ci sarebbe anche il Dombassa, i territori georgiani di Ossetia e la Transisnistria, ma tecnicamente non sono territori russi)”

Prontamente Mustafa Nayem, il presunto leader dei tatari della Crimea  si adegua.

E pubblica in rete l’elenco dei prodotti da boicottare, lanciano anche l’hashtag  #BanCocaCola..
Scontro diplomatico Poroshemo manda oggi l’ambasciatore a Washington per protestare presso la Coca Cola Di Atlanta.

Lo scontro si fa durissimo, quando i soliti russi impiccioni mettono in rete l’immagine , sempre sul sito del social russo (quello bannato in italia) della PepsiCo.
Con la Crimea in fondo a sinistra, of course.

Ma allora lo fanno apposta, sia i russi birichini che gli spacciatori di bibite gasate..

Beh, l’acqua del rubinetto scorre sempre ottima e abbondate , credo, e fa bene,alla glicemia e al portafoglio.
E, vista la stagione senz’altro รจ bella fresca.

Buon Natale, Ukropi!