La geopolitica del gasdotto EastMed di Israele

Brevissimo aggiornamento perché stanno salendo le tensioni nel Mediterraneo: Israele sceglie di firmare un accordo per un gasdotto con Grecia e Cipro.
Da molto tempo si parlava del gasdotto EastMed tra Israele Cipro e Grecia, si sapeva anche che era sostenuto dagli USA e dalla UE come alternativa al gas russo, ma tutti sanno anche del suo costo elevato rispetto ad altre alternative. Firmato il 2 gennaio è anche una chiara provocazione rivolta a Erdogan e alla sue mire sulle acque del Mediterraneo orientale (ZEE).
Se le attuali tensioni nel Medio Oriente non sono ancora giunte al punto di rottura, la mossa israeliana sferra un altro colpo alla problematica geopolitica della regione.
A dicembre 2019, le compagnie israeliane che studiano il loro giacimento offshore Leviatano, discutevano anche di raggiungere un accordo con Egitto e Giordania.
Quando Erdogan poi ha annunciato che stava inviando truppe turche per difendere il GNA di Fayez al Sarraj, le trattative sono decollate. Al momento la Libia ha il potenziale per deteriorare ulteriormente il Medio Oriente e il Mediterraneo.
Gli scontri energetici nel Mediterraneo: a gennaio 2020 la Turchia e la Russia hanno aperto il TurkStream russo del Mar Nero con le prime consegne di gas alla Bulgaria (https://liberticida.altervista.org/putin-ha-trascorso-il-suo-natale-in-siria-e-turchia-con-tanto-di-apertura-del-turkstream/), ma sempre la Turchia dichiara – tramite il ministro degli Esteri Mevlut Çavuşoğlu – che interverranno militarmente per impedire le perforazioni nelle acque al largo di Cipro (greca) che ora rivendica e le navi turche pattugliano le ZEE di Cipro rivendicando i diritti di perforazione. A dicembre 2019 la marina turca aveva intercettato Bat Galim, una nave israeliana (https://www.middleeastmonitor.com/20191216-israel-says-turkey-intercepted-forced-its-ship-out-of-cyprus-waters/) nelle acque cipriote e l’ha costretta a spostarsi fuori dalla zona. La nave della Israeli Oceanographic and Limnological Research Institution stava facendo delle ricerche nelle acque territoriali di Cipro in coordinamento con i funzionari ciprioti. Il Dipartimento di Stato USA ha avvertito la Turchia di arretrare ma con zero effetto finora.
La guerra in corso tra Haftar e il GNA di Tripoli si complica ulteriormente perché dal 2017 l’esercito israeliano ha segretamente sostenuto Haftar nel suo tentativo di ottenere il controllo della Libia.

Il progetto EastMed: appare chiaro che l’accordo appena firmato tra Israele Grecia e Cipro potrebbe rimanere una pura utopia a questo punto. Questo oleodotto sottomarino potrebbe costare circa $ 7 miliardi per i 1.900 km che deve percorrere. Un gasdotto lungo e profondo, che dovrebbe portare fino a 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno dalle acque israeliane e cipriote a Creta e poi sulla terraferma greca e infine in Italia. Sarebbe all’incirca al 4% del consumo totale di gas nell’UE, molto meno dell’attuale quota del 39% della Russia. Un costo assurdo se poi si tiene in considerazione che tra qualche mese sarà completato il NordStream 2 e il tratto finale di TurkStream (già aperto e funzionante). Questi due gasodotti forniranno 31 miliardi di metri cubi + altri 55 miliardi di metri cubi all’anno al mercato del gas della UE (https://journal-neo.org/2020/01/19/the-mad-geopolitics-of-israel-s-eastmed-gas-pipeline/) .

EastMed appare quindi superfluo visiti i costi elevati di costruzione e la UE ha chiarito che non ha i soldi per finanziare il progetto. Stesso discorso per Grecia e Cipro che sono “alla canna del gas”, la prima dopo la crisi greca del 2010 e i ciprioti dopo la crisi bancaria del 2013. Israele intende farsi finanziare da “società private e istituti di credito istituzionali” (ho detto per caso americane?), ma comunque è sempre un progetto economicamente rischioso in un momento di alta tensione geopolitica. 
Al momento quindi il gasdotto EastMed di Israele non è una valida alternativa energetica, è solo un’azione di disturbo geopolitico in una zona di conflitto molto calda. Alessia C. F. (ALKA)

  • Questo articolo si collega a questi precedenti articoli:
  • https://liberticida.altervista.org/dal-mediooriente-al-mediterraneo-la-lunga-scia-rossa-del-potere/
  • https://liberticida.altervista.org/la-mano-del-sultano-sulla-libia/
  • https://liberticida.altervista.org/tensioni-sui-giacimenti-di-petrolio-e-gas-nel-mediterraneo-orientale/
  • https://liberticida.altervista.org/cipro-giochi-potrebbero-cambiare-grazie-alla-turchia/