Il problema ucraina, seconda parte.

Ho già parlato dei nostri amici ucraini, che hanno la sfortuna di essere un paese incasinato come pochi, tra quelli vicino all’Europa.

Prossimamente parlerò della crisi del gas e del perché si sono ridotti in quella situazione, adesso parliamo di come sono messi adesso, e, già che ci siamo parleremo della loro valuta sovrana.

Bella analogia anche con la nostra Italia, molti parlano di un ritorno alla lira.

Il debito pubblico ucraino è pari al 43 per cento del PIL, neanche tanto , confrontato al nostro, però già adesso non sono in grado di pagarlo.

Si tratta di un paese povero, i poveri le tasse non le pagano e i ricchi pure.

Quelli non si possono tassare, dato che sono politici o oligarchi loro amici.

La bilancia dei pagamenti è allo stremo, meno sette per cento , ovvero importano il sette per cento in più di quanto esportano.<br />
Il Hryvnia, la loro moneta si è svalutata del 40 per cento rispetto al dollaro , e, per pagare i debiti , probabilmente dovranno deprezzarla ancora, e di molto.

I debitori rimarrano con il cerino in mano. ma le materie prime, leggi gas, costerà molto di più.

Come saprete il gas naturale è la linfa vitale del paese, praticamente tutta l’elettricità, il riscaldamento e le fabbriche dipendono da esso.

Nel 2008 il gas costava 230 dollari, grazie agli accordi con la Russia, adesso siamo a 400 e con il Hryvnia svalutato , possiamo considerare un aumento del prezzo al 2013 più che doppio.
Il quaranta per cento lordo del paese serve a pagare il gas russo, e scusate se è poco.
Non ci vuole molto a capire cosa succederebbe, se il gas dovessero pagarlo il prezzo di mercato , ovvero un altro trenta-quaranta per cento in più e la moneta svalutasse ancora.

l’apocalisse.

La soluzione sarebbe il default, con un grosso danno per chi detiene i titoli di stato ucraini.

Chi li possiede?

Sono molto distribuiti , ma all’estero i titoli di stato sono di proprietà più che altro di banche russe e austriache.

Le banche russe, in particolare, rischierebbero qualche decina di miliardi di euro.

Le banche ucraine sono al collasso, con l’incredibile 35 per cento di crediti inesigibili, ovvero le aziende non pagano le fatture, dato che non ci sono soldi , e non sono in grado di pagare le rate dei mutui e i finanziamenti delle banche.

Vedremo bella prossime parti cosa hanno fatto russi e cinesi, nella quasi indifferenza dei media, e cosa avrebbero voluto fare gli europei.

Bella storia, questa.