Il discorso di insediamento del premier Enrico Letta.

Diciamolo, Enrico Letta è un signore distinto e , probabilmente non usa accompagnarsi a Minorenni, come altri in passato hanno fatto, ma a parte quello è un signore addentro , molto addentro a istituti organizzati come l’Aspen Institute e il Bilderberg, il primo fucina di nuovi talenti per le banche istituzioni europee, e il secondo raduno di incappucciati studiosi ed economisti.

Rimane sempre quella sensazione di essere passati dal re Travicello al re cicogna.

Ecco alcuni punti salienti del discorso di insediamento:
L’ Europa è in crisi di legittimità ed efficacia proprio quando tutti i Paesi membri e tutti i cittadini ne hanno più bisogno. L’Europa può tornare ad essere motore di sviluppo sostenibile – e quindi di speranza e di costruzione di futuro – solo se finalmente si apre. Il destino di tutto il continente è strettamente legato. Non ci possono essere vincitori e vinti se l’Europa fallisce questa prova. Saremmo tutti perdenti: sia nel Sud che nel Nord del continente.

E’ per questo che se otterrò la vostra fiducia, immediatamente visiterò in un unico viaggio Bruxelles, Berlino e Parigi per dare subito il segno che il nostro è un governo europeo ed europeista.

La risposta, dunque, è una maggiore integrazione verso un’Europa Federale. Altrimenti il costo della non-Europa, il peso della mancata integrazione, il rischio di un’unione monetaria senza unione politica e unione bancaria diventeranno insostenibili: come la crisi di questi cinque anni ci ha mostrato. Questo Parlamento ha già dimostrato di poter trovare intese per dare all’Europa un contributo italiano innovativo. Questo è avvenuto nel sostegno all’azione europea del governo Monti e nell’elaborazione di posizioni comuni come quella elaborata dai colleghi Baretta, Brunetta e Occhiuto in vista del Consiglio Europeo del Giugno scorso. Da quelle premesse politiche ripartiremo.
Le premesse macroeconomiche sono quelle dell’Euro e della Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi:

Europa, fortissimamamente Europa , per magia tutti gli stati europei si uniranno in una vera federazione, la crisi finirà, le disparità spariranno e , sarà tre volte natale, pasqua e capodanno……..

Certo, come no.

 
Un altro passo importante:

Ecco perché la riduzione fiscale senza indebitamento sarà un obiettivo continuo e a tutto campo. Anzitutto, quindi, ridurre le tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile e quello per i giovani neo assunti. Poi una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi in un settore strategico come quello dell’edilizia, che includa incentivi per ristrutturazioni ecologiche e affitti e mutui agevolati per giovani coppie. E poi bisogna superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti.
Misure ulteriori dovrebbero essere il pagamento di parte dei debiti delle Amministrazioni pubbliche; l’allentamento del Patto di stabilità interno; la rinuncia all’inasprimento dell’IVA; l’aumento delle dotazioni del Fondo Centrale di Garanzie per le piccole e medie imprese e del Fondo di Solidarietà per i mutui. Ma questi provvedimenti – sebbene necessari nel breve termine – non sono sufficienti. 
E qui entriamo nel misticismo, le tasse caleranno e aumenteranno i sussidi per le famiglie, caleremo l’Iva e le accise e ci saranno per magia i soldi per pagare i debiti dello stato verso le imprese.
E mentre succederanno tutte queste cose meravigliose il debito pubblico calerà, e tutti i brutti momenti svaniranno come lacrime nella pioggia……….
E mi sento cinico e anche un filino preso per il culo, a questo punto. 
Ma come ha fatto il genio , il ragazzo prodigio che tutti ha stupito a cacciarsi in una situazione del genere?
Da una parte ci sono le infinite correnti del PD, pronte a sbranarsi le une con le altre.
C’è il PDL che non vede l’ora di sbranare il PD, e aspetta solo il momento giusto.
Con alleati così, chi ha bisogno di nemici?
C’è Berlusconi che offre aiuto e porge il contrattino da firmare con il sangue (non di Letta, ma degli elettori PD) , e dice :
“Che cosa vuoi che sia , ti do qualche voto e tu mi aiuti nei processi, che sarà mai!” 
I soldini che non ci sono , nada, niente in cassa per pagare il calo delle tasse, la TAV , gli F35 , la cassa integrazione, il debito statale, gli interessi e quant’altro, e sarà sempre peggio
Che genio!
E ho pensato a questo:
– Taccone, ‘nnalza le insegne!
– Non le tengo!
- Bene! E tu levale in alto!