Il discorso del Papa contro i “cattolici adulti”

Il caro Ratzinger non finisce mai di stupire, ogni sua esternazione è una fonte infinita di sorprese,come questa.

In occasione del tradizionale incontro con il clero romano ad inizio quaresima (febbraio 2012),ecco un  breve ma illuminante estratto:
“…Certo, in questi ultimi decenni, abbiamo vissuto anche un altro uso della parola «fede adulta». Si parla di «fede adulta», cioè emancipata dal Magistero della Chiesa. Fino a quando sono sotto la madre, sono fanciullo, devo emanciparmi; emancipato dal Magistero, sono finalmente adulto. Ma il risultato non è una fede adulta, il risultato è la dipendenza dalle onde del mondo, dalle opinioni del mondo, dalla dittatura dei mezzi di comunicazione, dall’ opinione che tutti pensano e vogliono.

female viagra cocktaiensano e vogliono.

Non è vera emancipazione, l’ emancipazione dalla comunione del Corpo di Cristo!

Al contrario, è cadere sotto la dittatura delle onde, del vento del mondo.

La vera emancipazione è proprio liberarsi da questa dittatura, nella libertà dei figli di Dio che credono insieme nel Corpo di Cristo, con il Cristo Risorto, e vedono così la realtà, e sono capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo…”

Come al solito questo discorso da da pensare , se l’avesse detto un politico , per esempio, sarebbe finito in manicomio.
Ratzinger, invece, dice che , in prima istanza , occorre essere fedeli al magistero della chiesa e , in ultima istanza, al papa stesso.
Come “bambini”, incapaci ed impediti a pensare, privi di autonomia e raziocinio.
Certo , essere un bambini privo di autonomia e raziocinio è avere “fede”.
Fede nell’infallibilità del Papa, unico depositario della fede divina (e chi l’ha detto?).
Preferisco emanciparmi da entrambi , dalla religione e dalla dittatura dei mezzi di comunicazione e provare a pensare, anche sbagliando , con la mia testa.