Mons. Silvano Maria Tommasi – Il Nunzio presso l’ONU

Prendo sempre dal sito Pontifex, sito di integralismo cattolico , lo spunto per farsi qualche risata e anche degli spunti di riflessione, a volte.
Si , questo sito è il portavoce non ufficiale del buon vecchio Ratzy , il capo di questa setta cattolica che ancora non si capacita del fatto che non tutti amiamo flagellarci e, nel contempo , indossare il cilicio intonando nenie contro l’omosessualità e l’aborto.
E dire che c’è un governatore di regione che intraprende attività simili insieme al suo compagno , mentre è in vacanza ai Caraibi…va beh, quella è un’altra storia.
Torniamo a Pontifex, quel gruppo di giovinastri.

Un interessante articolo contro l’omosessualità ha riportato in auge il discorso del Mons. Silvano Maria Tommasi, non un pretino qualunque , ma l’inviato della santa sede presso l’Onu.
Nel marzo 2011 costui fece un interessante discorso sugli omosessuali e la discriminazione.
Prima comincia con una sparata contro il legittimo diritto di esprimere in ogni modo i propri sentimenti e convinzioni , poi termina così:
«Le persone sono attaccate se prendono una posizione che non sostiene il comportamento sessuale tra persone dello stesso sesso. Quando esprimono le loro convinzioni morali o il loro punto di vista sulla natura umana vengono stigmatizzate e, peggio ancora, vilipese e perseguitate».
Con un tuffo logico con doppio avvitamento , degno di un vero gesuita (todo modo para buscar la voluntad divina,  giusto?), paragona i gay ai pedofili ed agli incestuosi, poi afferma che i cattolici che criticano i gay medesimi sono dei poveri perseguitati.
Da questo attraente personaggio potevamo aspettarci tutto , tranne quello che asserì dopo , in merito al problema di preti pedofili:
Dichiarazione ufficiale del 22 Marzo 2011: “La maggior parte del clero cattolico che ha commesso questi atti, non è rappresentata da pedofili, bensì da omosessuali attratti da maschi adolescenti“.  Per questo si dovrebbe piuttosto parlare di “efebofilia”. “Di tutti i preti coinvolti negli abusi – ha sottolineato – dall’80 al 90% appartenevano a questo orientamento sessuale minoritario, impegnati sessualmente con ragazzi adolescenti fra gli undici e i diciassette anni”.  Secondo gli ultimi dati disponibili , “solo l’1,5-5% del clero cattolico è stato coinvolto in storie di abusi sessuali su bambini“. “La maggior parte delle chiese americane coinvolte in storie di abusi sessuali, era protestante”; inoltre, “gli abusi sessuali nelle comunità ebraiche sono comuni”. “Gli abusi di questo tipo vedono più frequentemente coinvolti membri …
Secondo le sue asserzioni l’ottanta o il novanta per cento dei preti che ha sbagliato era attirato dai bambini tra gli undici e i diciassette anni, quindi efebi.
Quelli che hanno “sbagliato “con i minori di undici anni solo l’1,5-5  per cento dei sacerdoti.
Sempre seguendo la politica dello “straw Man Argument” argomenta come il problema della pedofilia si molto diffusa anche nella chiesa protestante e nella confessione ebraica.

Purtroppo , stranamente la setta cattolica ha pensato bene di far sparire quasi del tutto il testo completo delle dichiarazioni del buon Tommasi.

E dire che è illuminante, pare che solo fino al cinque per cento dei sacerdoti sia interessato al sederino dei nostri bimbi, e questo è un bene, purtroppo dopo gli undici anni i ragazzi si trasformano in efebi tentatori , e la percentuale cresce, e di molto.
Riporto testualmente le statistiche fornite da buon Tommasi, rispettabilissimo, sia chiaro.
Se l’ottanta o il novanta per cento dei sacerdoti che sbagliano lo ha fatto è stato tentato da efebi  minorenni , ma ben sviluppati , calcolando che se l’uno e mezzo per cento è il venti per cento dei preti che se la fanno con i bambini , ne consegue che gli efebofili sono un altro sei percento , come minimo.
Quindi solamente un sacerdote ogni dieci circa  può essere tentato di mettere le mani sui vostri ragazzi.
Facendo i conti , con la media più sfavorevole, ovvero calcolando che il cinque per cento dei sacerdoi amanti dei bambini  pedofili sia il dieci per cento del totale (compreso gli efebofili) , arriviamo ad un cinquanta per cento  dei sacerdoti che incorrono in tentazione.
Francamente mi pare un dato esagerato , ci sono anche gli adulti e le bambine , da considerare.
sempre riportando le parole di Mons: Tommasi, persona rispettabilissima e degna di rispetto (chi sono io per contraddirlo?), penso che sia meglio tenere lontani dalle canoniche i ragazzi dagli undici ai diciotto anni , naturalmente per non indurre in tentazione i sacerdoti , che poverini , devono sopportare tante privazioni in nome della fede.
Certo , magari alcuni diranno che Mons. Tommasi voleva dire : “i sacerdoti che hanno sbagliato sono al massimo il cinque per cento , e di questi la maggioranza non era pedoifilo , ma efebofilo”

Mi piacerebbe vedere da dove la chiesa cattolica ha tratto queste percentuali .
Vorrei sapere come mai il testo competo delle dichiarazioni di Mons Tommasi è stato fatto sparire quasi del tutto dalla rete, se non c’erano problemi.

Facciamo così diciamo che la percentuale dei sacerdoti a “rischio ” è il dieci -quindici per cento al massimo, così siamo tutti tranquilli.
Altro interessante spunto è il considerare, che , se secondo i livelli più alti del clero cattolico un parte degli appartenenti a detto clero è coinvolta in atti illegali.
Non mi risultano statistiche tali da farmi pensare che dall’1,5 al 5 per cento dei sacerdoti è stato arrestato e processato per pedofilia.
Con queste affermazioni , Mons: Tommasi dichiara che la Chiesa copre intenzionalmente atti illegali , e pertanto è complice degli stessi?
Non è che il vecchio Ratzy dovrebbe essere arrestato?
Speriamo di no, poverino , che non se lo aspetta.
Grazie Pontifex per aver dato pubblicità alle dichiarazioni di Mons. Tommasi!
Ma porca pupazza, cos’è , una nuova forma di penitenza, di autolesionismo rituale cattolico?
ecco la mail di Mons. Tommasi:  [email protected]
fategli gli auguri!