I Grandi Papi del Passato – Papa Urbano VI , alla fine la colpa fu del mulo.

Urbano VI fu il 202º Papa della Chiesa cattolica dal 1378 alla morte, avvenuta nel 1379.

Un tipo particolare, ostinato e intenzionato a ridare alla Chiesa Cattolica un nuovo corso.

A quei tempi la sede del Papato era ad Avignone, non a Roma, e i cardinali lo elessero , pensando di poterlo controllare, e perché era italiano.

Però, dopo la sua elezione non coprì d’oro i cardinali che lo avevano eletto, li destinò a tornare a vivere a Roma e li obbligò a pagare la ricostruzione delle cattedrali romane con i loro fondi personali. <br />
Si fece volere così bene che dopo solo cinque mesi dalla sua elezione (e consideriamo che ci voleva un mesetto per andare da Avignone a Roma, ai tempi), i cardinali a Roma, invece di aprire cantieri edili elessero un nuovo Papa, Clemente VII.
Cominciò la paradossale situazione di due papi in lotta per i predominio, uno eletto a Avignone dai cardinali Romani e uno eletto a Roma dai Cardinali di Avignone.

Urbano riuscì ad accattivarsi le simpatie dell’imperatore di allora, Carlo di Durazzo.

Ma non durò molto la luna di miele.

Le promesse fatte dal Papa non vennero mantenute e Carlo lo attaccò con il suo esercito.

Il Papa si rinchiuse nella fortezza di Nocera, insieme ai suoi cardinali.

I cardinali pensarono di tradirlo, organizzarono una congiura, ma vennero scoperti ed imprigionati.

Cominciò un lungo assedio, il Papa dagli spalti tutte le mattine si affacciava e scomunicava gli assedianti, poi si ritirava, andava nelle segrete e assisteva alla tortura dei cardinali traditori.

L’assedio si risolse con l’arrivo degli Orsini, alleati del Papa, che lo aiutarono a fuggire con il tesoro papale e i prigionieri.

I salvatori erano genovesi e aiutarono il Papa a trarsi in salvo, però gli chiesero il suo tesoro in cambio (erano genovesi, che cavolo!) .

Dopo un viaggio avventuroso il nostro eroe arrivò a Genova, e lì, per festeggiare decise di far uccidere i cardinali traditori, che si era portato dietro per tutto il viaggio, come souvenir.

Carlo di Durazzo muore e si leva di torno , e il nostro Urbano si fa condottiero e decide di riprendersi il Sud Italia, con l’esercito di Carlo stesso, che lo sceglie come leader.

Però, senza soldi, senza alleati potenti  e senza cardinali si accorge che perlomeno i soldi gli servono, ma non ne ha, e decide pertanto di fare un giubileo fuori ordinanza, per rimpinguare le casse papali.

Prima di coronare il suo sogno e le sue manie di potere cade da un mulo e muore per le ferite riportate, nel 1379.

E poi dicono che la storia è noiosa, vero?