I prezzi delle case in Grecia in caduta libera – e in Italia?

Dagospia oggi pubblica un articolo sul crollo dei prezzi delle case, si parla di appartamenti in vendita a sette-diecimila euro, prezzo basso anche per la Bulgaria.

Molti si saranno detti :

“D’agostino è un cazzaro, non sarà mica possibile!”

Visto che sono anche io un cialtrone, ho pensato bene di dare una occhiata:

sul sito spiti24 sono disponibili moltissime case ed appartamenti in vendita, a partire da prezzi molto bassi, eccone alcune:

monolocale di 30 metri quadri , con cucinotto e bagnetto , in vendita a 12’500 euro dal 2012.

monolocale di 18 metri quadrati, con bagno, in vendita a 7’000 euro (settemila!)

 appartamento di 49 metri quadri da sistemare – dodicimila euro.

Monolocale di 18 metri quadri sistemato – diecimila euro.
Tanto per rimanere sul sicuro mi sono limitato nella ricerca nella zona sud di Atene, in centro, comunque.
E ricordo che non sono i prezzi di vendita, ma quelli richiesti dal proprietario, e molti appartamenti sono in vendita da anche un anno , e sono rimasti senza acquirenti.
E’ anche vero che la zona sud del Pireo , ovvero la zona del porto di Atene è brutta, incasinata e senza parcheggi e gli appartamenti a poco prezzo sono le case affittate dagli immigrati (che sono scappati) e i monolocali che i dipendenti pubblici e i professionisti usavano per portarci le ragazze.
Ma accidenti, diecimila euro sono diecimila euro, adesso siamo a cinquecento euro al metro quadro!

I prezzi di vendita reali  saranno anche più bassi.

Vorrei vedere per quanto tempo rimarrebbe invenduto un monolocale a Roma, a diecimila euro, anche in zona termini o in periferia, pure da ristrutturare..

Se fate una ricerca su Spiti24 vedrete che a ottantamila-centocinquantamila vi portate a casa un attico, roba che a Cosenza non ci comprate un monolocale (a proposito, conosco uno che ha un attico da vendere , ad Atene , non a Cosenza, e a sessantamila euro in contanti ve lo vende…)

Come mai le case non si vendono, neanche a quei prezzi?

C’è la crisi, è vero , ma , soprattutto , le tasse sulle case sono ormai altissime.

Provate ad immaginare, comprare casa a diecimila euro e , magari , pagarne almeno mille all’anno per le tasse, il dieci per cento del valore dell’immobile!

E in Italia?

Se state bene attenti vedrete il cetriolone in arrivo, si parla da tempo di rivalutazione dei valori catastali, fermi da tempo.

I valori catastali sono quelli che vengono utilizzati per calcolare l’IMU.

In Grecia , appena iniziata la crisi li hanno aumentati, e nel contempo il valore delle case è calato di tre o quattro volte, come minimo.

Il risultato è che il mattone, da un investimento è diventata una perdita secca per i proprietari.

Il Bel Paese ha una situazione diversa, è vero , prima di tutto siamo più ricchi , e esiste una borghesia storica che ha come capitale immobili di pregio, valutati milioni di euro , specie nella grandi città, e che poteva permettersi di aspettare anche decenni, prima di vendere.

Proviamo , però a ipotizzare uno scenario tipo Greco , per l’Italia:

prima di tutto gli immigrati fuggono per via della crisi , e lasciano vuoti gli appartamenti da poco prezzo , causando un crollo verticale di quella fascia di mercato.

Le tasse sulle case di lusso aumentano, l’IMU ritorna per loro e aumentata di diverse volte, migliaia di euro a botta.

Prima o poi i palazzinari saranno costretti a vendere e si accorgeranno che le banche non vogliono immobili in garanzia, ma soldi, e il prezzo di vendita richiesto è irrealizzabile.

E i prezzi crolleranno a valanga………..

Dite che non è possibile?

Vedremo, però sono contento di non avere un mutuo da pagare……