Guerra dei Pazzi: treni, bombe e opportunità – Post tecnico.

Ciao Ragazzi, il vostro Nuke oggi gioca con i treni.

Come dovreste sapere le armi e tutto quello che serve agli ucraini per combattere, carta igienica compresa arriva via treno dalla polonia. Non solo dallo snodo di Motstyska come indicato dal diagramma, ma il senso è quello.

Questa mappa dettagliata spiega meglio. praticamente tutto il materiale arriva via treno attraverso tre collegamenti con la Polonia, presidente rincoglionito degli Usa compreso. Un migliaio minimo di chilometri da percorrere in tempo di guerra.

Poiché la guerra è uno scontro di risorse, la logistica delle attrezzature militari e delle munizioni nell’attuale guerra in Ucraina è una questione fondamentale. In effetti, questa è l’infrastruttura critica, la cui distruzione garantisce il successo dell’avanzata della prima linea.

La consegna più rapida, economica ed efficiente di armi, munizioni, carburante e lubrificanti alla linea di contatto è il trasporto ferroviario.

Analizziamo ora la rete ferroviaria in termini di importanza, facilità di distruzione e tempi di ripristino:

1. Percorso. Facile colpire la linea ferroviaria . Il tempo di ripristino è di 5-6 ore. Conclusione: non ha senso colpire la linea.
2. Trasformatori delle sottostazioni elettriche , che alimentano le linee. Bersagli ancora più facili. Velocità di recupero – 2-3 giorni (in presenza di trasformatori di ricambio). Precauzioni – locomotive diesel. Conclusione: ha senso distruggere solo in caso di necessità tattica.
3. Ponti sul Dnepr. La complessità della distruzione del bersaglio è estremamente elevata e costosa. Il tempo di recupero è di un anno o più. Conclusione: i bersagli sarebbero appropriati e andrebbero distrutti se si spensasse di terminare la guerra una volta raggiunto il Dnepr.
4. Deposito locomotive. Bersaglio di media difficoltà. La velocità di recupero è di diversi mesi. Conclusione: dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari.
5. Segnalazione e comunicazione (EC – centralizzazione elettrica). Bersaglio facile. Velocità di ripristino – minimo un mese. Conclusione: dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari.
6. Stazioni nodali e deviatoi. Bersagli grossi ed indifesi (!!!). Velocità di ripristino – operativo 2-3 giorni (la velocità effettiva è ridotta di 5-10 volte), ripristino completo – minimo un mese. Conclusione: dovrebbero essere obiettivi prioritari per i missili russi.

Per ogni unità territoriale, lunghezza binario ~1000 km, trasformatori delle sottostazioni elettriche 10-15, depositi locomotive 1-3.

Quali sono le principali stazioni di giunzione in Ucraina con scambi e centri di segnalazione e comunicazione (EC):


1) Kremenchug. Oltre 100 scambi.
2) Kiev. Darnitsa. Oltre 100 scambi.
3) Dnepr. Nizhnedneprovsk. Oltre 100 scambi.
4)Zaporozhia.100+ scambi.
5) Anatoly Alimov. Oltre 100 scambi.

6) Cherkasy. Stazione di giunzione oltre 100+ scambi.

Ci sono 6 EC in totale, stazioni di scambio, depositi , sottostazioni di trazione, compresi i principali generatori diesel di emergenza. tutti raggruppati. centinaia di treni al giorno e milioni di tonnellate di carico da gestire.

Qui sono indicate le posizioni approssimative di quei sei punti nevralgici

La distruzione permetterà di rallentare la fornitura di armi, se non all’intero territorio dell’Ucraina, allora è garantito alla sponda orientale del Dnepr.

I russi ora stanno colpendo le centrali elettriche per diseccitare l’infrastruttura. Tuttavia, tecnologicamente, ciò non complica molto la logistica su rotaia.

Supponiamo che venga interrotta completamente la fornitura di energia elettrica alle linee ferroviarie.

Sì, vengono fermate le motrici elettriche, ma è sempre pronto un piccolo numero di motrici diesel.
Il lavoro delle stazioni passa ai generatori di emergenza.
I treni si muovono tra le stazioni non secondo le indicazioni dei semafori, ma alla vecchia maniera: comunicazioni telefoniche, Fogli scritti a mano, scambi attivati a mano.

Sì, è un po ‘scomodo, ma un po’ più lungo, ma non complica il problema dell’approvvigionamento delle truppe e il processo di passaggio a questo sistema di movimento non richiede più di un’ora.

Tuttavia, un colpo inferto ad un centro di smistamento importante porta al fatto che non rimangono né generatori diesel né sistemi di controllo del traffico.

Il periodo di recupero è superiore a un mese per uno di questi centri nevralgici, sempre se fossero disponibili i ricambi, ovvio.

Ed è teoricamente possibile correre intorno alle stazioni e azionare gli scambi a mano, ma in realtà si blocca quasi tutto il movimento dei treni ferroviari attraverso la stazione di giunzione.

Sì, questo non fermerà completamente il movimento sulle rotaie, ma lo rallenterà fino a 30 volte, cioè l’effetto logistico sarà colossale.

Questo perlomeno se ragioni come demolitore, non come stratega.

Come mai i russi non fanno di tutto per fermare l’arrivo delle armi occidentali al fronte est?

Possiamo fare una serie di ipotesi, tralasciando quella di immaginare gli analisti militari russi come stupidi od incapaci.

Sicuramente i russi intendono lasciare arrivare al fronte le armi inviate dal nemico, a loro fa comodo una linea di rifornimento lunga e complicata per gli occidentali. Le loro armi e le munizioni faticano molto meno ad arrivare al fronte e il vantaggio logistico diventa impressionante.

Lasciano arrivare le armi alla spicciolata, rallentandole quanto serve e distruggendole possibilmente durante il percorso. così possono distruggerle , insieme ai soldati ucraini con il minimo dispendio di forze.

Inoltre non colpiscono certi tipo di infrastrutture in quanto evidentemente pensano di servirsene loro per spostare le truppe, in un prossimo futuro.

Questo dovrebbe preoccupare seriamente gli strateghi ucraini. Pensano che i russi sono così coglioni da non impedire il transito di migliaia di tonnellate di armi su rotaia, ma non ragionano sul perchè questo accade.

La mossa che spiazzerebbe del tutto i russi sarebbe un immediato ritiro delle truppe ucraine di alcune centinaia di chilometri, su posizioni molto meglio difendibili, per esempio sulla costa occidentale del Dnepr, il grande fiume che divide a metà il paese. Questo allungherebbe le linee di rifornimento russo e complicherebbe molto la guerra a Mosca.

Ma sono Pazzi e Zucconi, e non lo faranno mai.

Per cui giocheranno al gioco di Mosca, aiutati dagli occidentali, disposti a combattere fino all’ultimo ucraino.

By Nuke il birichino di Liberticida e OraZero