Pianeta Dei Pazzi: la guerra delle cipolle, e qualche aggiornamento.

Ciao Ragazzi, ecco il vostro Nuke, che oggi parla di cipolle.

Ma prima qualcosa di completamente diverso.

Molti di voi avranno avuto sentore della notizia della consegna da parte della Cina ai russi di attrezzature militari. Si tratta, nella fattispecie di obici e sistemi lanciamissili, ovvero artiglieria a lunga distanza (oltre i cento chilometri); non si sa ancora niente della quantità, ma pare che si tratti di versioni da esportazione, prodotti per essere utilizzati con i sistemi di puntamento e le munizioni russe. I cinesi infatti usano sistemi completamente diversi. E’ chiaro che hanno iniziato a fabbricare queste armi parecchi mesi fa. Vedremo, pare che questa faccenda inizi a diventare interessante. Posso ipotizzare l’arrivo anche di “turisti” in grande quantità, prima provenienti dal nord Corea e poi dalla Cina stessa.

Detto questo passiamo all’intrattenimento musicale:

A me piace tanto mettere musiche a caso…

Ed ora un messaggio in codice per i valorosi guerrieri urinali.. ehm ucraini.

e ancora

Spero che il messaggio subliminale possa essere recepito. La musica è potente, a volte.

Cipolle per tutti!

12 euro al chilo. No ,non è il prezzo della carne o di qualche astrusa prelibatezza, è il prezzo attuale al chilo delle cipolle nelle filippine (metto i link in fondo, cavalli golosi).

Come è potuto accadere?

Semplice, un insieme di tanti piccoli fattori scatenanti. prima di tutto la siccità e il freddo, che ha colpito molti paesi, tra cui Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan. Il raccolto è calato e da esportatori netti sono diventati importatori, con tanto di divieto di esportazione nelle cipolle partito da gennaio in tutti e tre i paesi. Un altro paese, colpito stavolta dalle inondazioni è il Pakistan, che parimenti ha visto ridurre tantissimo la produzione di quello che ormai potremmo chiamare “oro a strati”. Ovviamente la guerra urinale, pardon ucraina, ci ha messo del suo, le zone dove si coltivavano le cipolle o sono piene di bombe inesplose o sono sotto il controllo dei Kattivi russi. Inoltre i magazzini delle verdure hanno cercato di svendere all’estero il più possibile, dato che l’energia che alimenta le celle frigorifere è diventata , per qualche motivo, intermittente. Per cui gli Urinali hanno prima svenduto il raccolto di cipolle a basso prezzo e adesso acquistano a prezzo maggiorato le cipolle stesse dai polacchi. Tipico.

Il terremoto turco, vogliamo parlarne? Una altra tessera del puzzolente domino si palesa, il raccolto e la fornitura delle preziose cipolle viene meno per forza maggiore.

I musulmani e i popoli slavi sono decisamente ghiotti di cipolle e molti paesi iniziano a fare scorta. Buone notizie per i produttori europei, direte? Non tanto, dato che il raccolto europeo è molto diminuito per via della città. L’Europa rappresentava da sola il trenta dell’esportazione globale del prezioso bene. Ma l’aumento dei costi energetici e la siccità….

L’anello debole della catena sono le popolose filippine. è iniziato , pare il contrabbando di cipolle, piloti di linea comprano a Dubai sacchi di cipolle a cinque euro al chilo e le rivendono a Manila a prezzo raddoppiato… Una follia, simile al mercato nero dei pellett in Europa. quando anche un deficiente avrebbe potuto capire che oltre i dieci euro al sacco conveniva riscaldarsi con il gas, o il gasolio.

Questo serve come esempio per raccontarvi di come il commercio internazionale sia malato e febbricitante. Ogni piccola crisi ( e anche quelle grandi) viene amplificata e causa ripercussioni a livello globale, ebbene si , anche il prezzo delle cipolle in Russia è aumentato, di circa il sessanta per cento. Poveretti, ormai sono costretti a comprarle ad un prezzo pari ad un quarto di quello che costano in Europa. Moriranno tutti di fame. Loro.

Viviamo tempi interessanti.