“Guadagni, concorrenza e crescita” – uno studio della Deutsche Bank

Di questo studio, scritto ormai un anno fa, il 1 Dicembre 2011 , di Dieter Bräuninger , se ne è parlato molto , e se ne continua a parlare.

Prima di tutto , vediamo chi è questo tal Dieter.

Dieter Bräuninger è un analista tedesco e lavora per la DB research simpatico gruppo di analisti che consigliano la Deutsche Bank e altri istituti sugli investimenti e sulle tendenze del mercato.
A lui è stato commissionato uno studio sulle proprietà statali e sui “benefici” delle dismissioni e/o privatizzazioni.

Parlando dell’Italia ecco cosa scrive:
Italy
The government was a major player in the Italian economy for a  long time. 
For a while, the Istituto per la Ricostruzione Industriale, a  holding company, owned a portfolio of 1,000 enterprises and  employed up to 500,000 people. 
Finally, in the 1990s, an extensive  privatisation and deregulation process reduced the volume of  government holdings. 
This process also revealed inefficiency and misallocation of resources, especially since public-sector companies served not least to preserve jobs. 
More than half of the privatisation receipts were generated between 1997 and 1999 when state-owned enterprises and facilities were (partially) privatised in the telecommunications, energy (especially ENEL), infrastructure (incl. motorways) and transport sectors. 
However, today the government still owns stakes in the large energy supply utilities and in aerospace
technology. 
Furthermore, so far the privatisation drive has in many cases not applied to firms at the municipal level. 
One noticeable exception here, though, is the banking sector, which the municipalities and the government in general largely exited in the course of the past ten years.
 The municipalities offer the greatest privatisation potential, notwithstanding. 
In a report tabled at the end of September 2011 the Ministry of Economy and Finance estimated that the remaining corporate holdings had a total value of EUR 80 bn (or roughly 5.2% of GDP).
Furthermore, the plan to grant concessions could generate around EUR 70 bn in revenue. 
Besides, this step could boost competition.
On top of this, the Ministry‟s plan envisions income of EUR 10 bn for the granting of CO2 emission rights.
Particular attention should be paid to public buildings and property.
Cassa Depositi e Prestiti says their total value runs to EUR 421 bn.
This institute estimates that real estate worth EUR 42 bn is not being used at present. For this reason it could probably be put up for sale with relatively little effort or expense. 
Since the real estate largely belongs to the municipalities, the government ought to set out a well-structured process in advance. As things stand today, the
Ministry of Economy and Finance expects proceeds from real estate disposals to total EUR 25-30 bn besides cost savings of an initial EUR 3 bn per year.
So going by the official information, the government‟s assets  (incl. those of the regions and municipalities but excluding potential proceeds from the sale of emission rights) add up to EUR 571 bn,  or close to 37% of GDP. Of course, the potential can also be expanded. The OECD for one recommended privatising further parts of the infrastructure, such as the water supply system in particular.
Precisely this last proposal seems to make sense, especially as there is a pronounced need for investment in this area – manifested above all in heavy losses totalling 30% of the water distributed.
However, this faces the hurdle of a referendum.
All in all, the OECD determined a sizeable need to deregulate structures and open the markets.
Up to now, Italy has sought to maintain its influence in privatised companies. This is shown for example by the European Commission‟s request in February 2011 that Italy amend a law which enables the government to prevent individual investors from buying shares of privatised companies in strategically important sectors.
However, the Ministry‟s most recent economic programme strengthens hopes that the government has now embarked on a new path.
La lettura è interessante e tutto quello che ha scritto è ancora attuale , dato che un anno è passato e sembra che non sia successo niente.
Sembra, ecco la parolina magica.
Parlando terra terra (e mi si scusi per le imperfezioni) partiamo dalle aste del debito pubblico. 
Le aste del debito pubblico sono esclusiva di grossi gruppi bancari , sono loro che acquistano e loro che decidono lo spread, in massima parte.
Tra queste banche c’è la Deutsche Bank, naturalmente.
Loro sono il ,mercato primario , ovvero pochi gruppi che decidono , bontà loro , di comprare e vendere i titoli pubblici, poi loro venderanno i titoli , sempre guadagnandoci o rimettendoci (si , possono anche decidere di svendere) sul mercato secondario , ovvero i piccoli istituti di credito e i privati.
Stranamente , a ridosso della relazione del buon Dieter la Deutsche Bank decide di vendere all,improvviso 7 miliardi di titoli italiani , causando una improvvisa impennata dello Spread, il cambio del Governo e la venuta del Simpaticone Monti.
Detto in soldoni , cosa ha detto il buon Dieter?
lasciando perdere il corollario del suo studio , dove spiega argomentando come Privato è Bello e Lo Stato deve fare il Controllore e Basta, arriviamo al nostro amato paese.
All’inizio l’Italia aveva tante aziende statali (cattiva cattiva!) ma poi sono arrivati  i Politici Buoni (Prodi?) e hanno (S)venduto , però tanta carne è ancora attaccata all’osso.
Prima di tutto le municipalizzate , i Cattivi Italiani continuano a fare referendum per non lasciare privatizzare l’acqua e le altre commodities!
Poi il patrimonio immobiliare statale (ospedali, caserme , appartamenti , ecc. ecc.) è sterminato e ha un valore molto alto e si possono fare tanti bei soldoni.
In pratica si (S)venderebbe tutto a società private che incasserebbero gli affitti . 
Affitti tali da poter pagare il costo finanziario dell’impresa, e garantire un guadagno.
Questo non è scritto , ma è implicito.
Cosa serve per poter fare questo Business?
Innanzitutto bisogna comprare a poco e rivendere a molto.

Serve un bel Governo forte e debole allo stesso tempo, ecco il problema.
Il governo deve essere forte per poter fare quello che gli pare , malgrado le proteste in piazza e simili.
E debole per  non disturbare la fase di “ripulitura dell’osso” con norme, regolamenti e controlli.
E quindi L’Europa chiede il ritorno e gran voce di Monti , coalizzando insieme uno zibaldone di partiti e movimenti privi di un reale comune denominatore, se non l’attaccamento alla poltrona e alle prebende.
Da questo minestrone politico non può scaturire altro che un governo privo di identità , capace solo di emettere norme apparentemente casuali e innocue e, soprattutto, non spiegate ai cittadini.
Proviamo ad immaginare cosa succederà il prossimo anno.
Se si instaurasse un Governo Monti (o anche Bersani), cosa succede?
All’improvviso le cose precipiteranno e , soprattutto le quotazioni degli immobili avranno un tracollo, STRANAMENTE le banche saranno sempre più restie a concedere mutui e i proprietari diventeranno disposti a vendere a prezzi bassi.
Crollo della quotazione degli immobili , i proprietari resistono , ma la mancanza di finanziamenti , e il fatto di dover pagare l’IMU li costringerà, prima o poi.
All’improvviso il governo , in un sussulto di lucidità rivedrà i redditi catastali e dirà:
“si , la crisi è grave , ma rivalutando gli estimi l’IMU calerà”
E tutti a giubilare e saltare dalla gioia, magari qualche politico accorto farà di questo la sua battaglia e dirà:
“visto , volevano tenere i valori catastali alti ma io glieli ho fatti abbassare!”
Però , il governo , incapace di guardare aldilà del proprio (lungo) naso si accorgerà che meno IMU significa meno soldi , anche per i comuni, quindi saremo ancor in emergenza.
Il nostro amato Priemier ,allora farà una riunione d’urgenza e fonderà un istituto , che si occuperà di valorizzare tutti i beni immobili italiani , naturalmente comuni , province e altro avranno la loro parte.
La valorizzazione , naturalmente , avverrà al nuovo e ribassato , valore catastale (il mercato non tira, ricordate?)
I privati (le banche) aiuteranno volentieri lo stato Italiano, e , lentamente , piano piano acquisteranno quote sempre maggiori della nuova società.
Poi, quando avranno raggiunto il controllo , miracolo!
I mutui diventano più facili ,soprattutto quelli concessi a chi acquista immobili venduti dalla nuova società (strano , vero?) il valore degli immobili comincia a salire, l’IMU torna come prima , viva l’Italia! 
Però , all’improvviso , chi ha occupato un appartamento pubblico o paga un affitto agevolato , si ritroverà ad avere un brutto risveglio , con la forza pubblica che lo sgombera in fretta o un affitto quintuplicato.
La caserma dei Carabinieri in Centro o la Questura all’improvviso si troveranno un bell’affitto da pagare, oppure si ritroveranno in periferia , in una nuova location.
E tutti i miliardi investiti dovranno tornare sotto forma di affitti, da pagare ineluttabilmente, da parte di caserme , ospedali e uffici dello Stato.
 E della svendita delle municipalizzate non parliamo neanche.
Per non parlare del discorso fatto da Monti in merito alla “Sanità Insostenibile”, aspettiamoci il prossimo anno una ventata di privatizzazione anche nel settore Sanitario.

Volete dire qualcosa al buon Dieter?
Dieter Bräuninger
+49 69 910-31708
[email protected]
Mandategli gli auguri di Natale, mi raccomando!