GLi obitori di Kiev sono pieni di corpi, non ci sono i soldi per seppellirli.

Cercherò di intensificare le mie “cronache del ghiaccio e del fuoco ” personali, ovvero la storia di come l’Ucraina stia andando in vacca, come entità civile.
Il fuoco adesso, soprattutto nel Dombass, e il ghiaccio tra qualche mese al massimo.
Notizia di poche ore fa, nei due obitori di Kiev sono abbandonati  i corpi di 155 persone circa, cadaveri non reclamati, sconosciuti o rifiutati per qualche modo dai parenti.

Fino a poco tempo fa aziende private si occupavano dela sepoltura o delal cremazione dei corpi in eccesso, ma , dato che la municipalità di Kiev non paga, queste aziende si rigfiutano di eseguire il servizio.
L’ultima sepoltura collettiva, è avvenuta il 29 aprile , quando vennero seppelliti 17 corpi.
Il dramma è che le celle frigorifere sono in grado di conservare solo 14 corpi, gli altri sono abbandonati qua e nell’obitorio, ad una temperatura di circa 30 gradi.
Uno dei due obitori, il n.2  è stato chiuso il 19 giugno per carenza di personale e per ridurre i costi, e al suo interno ci sarebbero ancora “depositati” 53 corpi, dei 155 totali..
Francamente mi riesce difficile immaginare una situazione del genere, e quali conseguenze potrebbero esserci.
I patologi hanno denunciato un pericolo per la salute pubblica, dovuto ai corpi in decomposizione, e affermano che già due loro colleghi si sarebbero ammalati di tubercolosi, in seguito alle cattive condizioni igieniche dei loro posti di lavoro.
Ovviamente il conteggio è fermo al 19 giugno , nuovi corpi non reclamati arrivano ogni giorno.
La realtà supera ogni fantasia.