Fotovoltaico Pazzo: come usare il metodo del bastone e della carota con gli agricoltori

<<E intanto l’Emilia Romagna prova a corrompere gli agricoltori della regione.
Una paghetta in cambio della promessa di abbandonare i campi per vent’anni.
Speriamo che i nostri contadini abbiano dignità e amore per il proprio lavoro.
Altrimenti siamo fottuti.>> TRATTO DA https://t.me/AndreaTosattoOfficial/6694

DA ALESSIA C. F. (ALKA) DI ORAZERO.ORG:
<<Offrono poco e chiedono di abbandonare i campi per venti anni. Ma lo fanno perché poi daranno una ulteriore paghetta. Stanno cercando campi pianeggianti per mettere milioni di pannelli fotovoltaici e solari per sopperire alla mancanza futura di energia.
Ieri parlavo con amici dei campi emiliani inondati dall’alluvione.
Non lì, ma a Novara e Biella è guerra, hanno preso risaie con l’esproprio per fare solo fotovoltaico. Ora là sono per vie legali e tutti i contadini si stanno sollevando per fermare il progetto. Perché venti anni? Perché è la durata massima di un campo fotovoltaico. In pianura ne stanno nascendo tanti, ma sono piccolissimi appezzamenti. Il problema underground è che necessitano di manutenzione continua, ruggine, smettono di girare, poi con la SOLITA IMMANCABILE grandine devi rifare tutto. Ma non basta, generano nelle vicinanze un grande aumento del caldo, infatti i pannelli neri raddoppiano il caldo. Quindi i guasti si legano al caldo che si crea in un’area estesa dove ci sono solo pannelli.
Poi ragioniamo sul fine. Mettiamo i pannelli nei parcheggi, ci sono mille aree dove li puoi mettere, non ha senso rubare area agricola.
Perché li devono fare?
Perché così vendono certificati green che servono alle aziende per il recupero della CO2.
Ha più senso montarli sul tetto ogni capannone o area industriale, dove si recupera tetti e posteggio.
Qua si parla di durata e di surriscaldamento del fotovoltaico: https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/durata-impianto-fotovoltaico : << un sistema tenuto in buone condizioni può durare anche oltre i 30 anni, ma in media la vita utile di un impianto fotovoltaico va dai 20 ai 30 anni, escluso l’inverter che in genere dura circa 10 anni.  I micro-inverter di nuova generazione, a quanto dicono i produttori, durerebbero 25 anni come gli stessi moduli a cui sono applicati.>>
https://innovasol.it/problemi-inverter-fotovoltaico/ :
Le cause più comuni dei guasti agli inverter fotovoltaici sono dovute a:
Surriscaldamento;
Sovraccarico;
Isolamento;
Tensione d’ingresso troppo alta;
Cortocircuito.
Dunque da https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214157X19305416 si scopre che il surriscaldamento dei pannelli fotovoltaici è una delle cause che più contribuiscono a ridurre l’efficienza dei moduli, rendendo così necessario valutare, da parte di chi realizza un grande impianto fotovoltaico, l’adozione di tecnologie di raffreddamento.
Un grande surriscaldamento su un terreno che già di suo è abbandonato, renderà sterili questi terreni per molto tempo.

<<Buongiorno a tutti. Nella giornata di ieri ho raccolto ed iniziato ad analizzare diversi doc ufficiali sul progetto fotovoltaico nella mia zona tra Vercelli e Biella. Abbiamo fatto un sopralluogo per comprendere insieme ai diretti interessati cosa stanno subendo direttamente i proprietari dei terreni agricoli. La situazione, chirurgicamente studiata e preparata stà evolvendo anche parecchio velocemente. In allegato qua sotto vi lascio alcuni screenshot di ciò che hanno in mente di fare.
Il progetto è anche stato affiancato ad una relazione ARPA che espone i possibili punti critici come:
-Aumento dell’elettromagnetismo
-Inquinamento da impatto ambientale
-Inquinamento dei terreni per deterioramento degli stessi impianti per causa agenti atmosferici

(https://www.ediltecnico.it/wp-content/uploads/2023/09/Bozza-luglio-2023-decreto-aree-idonee-rinnovabili.pdf)PROSPETTIVA 2023-2030 (https://www.ediltecnico.it/wp-content/uploads/2023/09/Bozza-luglio-2023-decreto-aree-idonee-rinnovabili.pdf)
Di seguito le relazioni dettagliate dei parchi fotovoltaici in via di inizio lavori
(https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10036/14787)PARCO 1 (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10036/14787)
(https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10268/15141)PARCO 2 (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/10268/15141)
(https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/9038/13299)PARCO 3 (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/9038/13299)
(https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/8841/12999)PARCO 4 (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/8841/12999)
Questi sono solo alcuni dei quali verranno realizzati e allacciati alla centrale elettrica di Carisio. La stessa avrà una potenza nominale di 750MW e i 4 parchi fotovoltaici complessivamente ne producono circa 250MW. Concludendo con una rapida analisi emerge l’evidente volontà di predisporre già preventivamente una centrale di portata superiore con la previsione di quadruplicare gli impianti entro il 2030. Ciò implica lo stop alla semina di riso/mais e altre culture di prima necessità per oltre 3000 ettari di terra. Saranno migliaia di tonnellate di prodotto che entro il 2030 mancheranno all’appello e verranno importate dall’estero riducendo drasticamente l’introito del MADE IN ITALY>> TRATTO DA https://t.me/osservatoriodisimone/5327

In EU si sta diffondendo il piano di distruggere i terreni agricolo, i più colpiti sono Belgio, Olanda e Germania. Qua in Italia si punta su Biella e Vercelli, zone nebbiose oltretutto dove il fotovoltaico lo trovo davvero poco utile. Si spinge nelle zone emiliane alluvionate. Comunque le pressioni europee rimangono alte.
11/1/01/204 poi spiegavo perché le piccole aziende agricole in Occidente stanno andando in bancarotta e cosa è veramente in gioco QUI>>

Poi guardiamo a cosa mira il PNRR https://www.ingenio-web.it/articoli/integrazione-agrivoltaica-secondo-la-uni-pdr-148-una-prospettiva-sostenibile/

E adesso arriva NUKE IL LIBERTICIDA

Salve a tutti ragazzi, chi vi scrive campa da anni con gli incentivi agli agricoltori, per cui so di cosa parlo.

Gli agricoltori sono in occidente drogati di sussidi. Non è una condizione saltuaria ogni anno si aspettano soldi a piovere da una miriade di paghette, che è troppo lungo elencare. Ogni tanto piovono anche crediti di imposta e in conto capitale. Solo a titolo di esempio, adesso ci i sono incentivi per macchinari elettrici che suscitano un certo interesse. Tutto al fine di garantire la manutenzione dei parchi solari. Diventeranno gestori, taglieranno l’erba e avranno vicino casa il loro orto con i polli. Qualche ora al giorno e saranno liberi. E andranno a fare la spesa con la Tesla invece di guidare il trattore. Non li dobbiamo biasimare.

Ma parliamo, nello specifico del campo solare.
Esistono una serie di incentivi, come l’affitto o la concessione del diritto di superficie, oltre alla paghetta regionale per chi dedica il terreno solo ad uso di produzione di crediti di carbonio (l’energia è abbastanza irrilevante).
Non solo, per il “fotovoltaico innovativo” esistono importanti aiuti. Questo preclude la paghetta di Bonaccini per chi non utilizza più il terreno, ma viene considerato un uso promiscuo sotto i pannelli . Energia e una qualche genere di attività agricola sottostante, tipo la pastorizia, per esempio. Questo comporta un incentivo in conto capitale, per impianti aventi capacità complessiva oltre un megawatt. Parliamo del 40 per cento, concesso ad un gruppo di imprese di cui fa parte un imprenditore agricolo. Credo sia il caso delle riserie vercellesi, il fulcro della protesta degli agricoltori vicini è che si sono visti sequestrare alcune particelle di terreno per “bene della collettività” e hanno ricevuto indennizzi irrisori.
L’agricoltore che ha messo insieme la baracca, non solo si vede garantita una rendita, ma riceve pesanti incentivi dallo stato (dal PNRR) per il suo campo di “crediti di carbonio”. Ma questo è un caso limite, un grosso agricoltore che usa il sistema per ottenere un reddito di milioni di euro, dimenticando i contoterzisti, il prezzo del gasolio, e altro, lasciando pascolare alcune pecore sotto i pannelli, in modo da beneficiare dei contributi. E della tassazione agricola.

Come ho scritto in privato ad Alessia questa è una porcheria, soldi della collettività usati per uno scopo ignobile. La vita, a volte ha un modo tutto suo per vendicarsi. Chi ci garantisce che questa follia vada avanti per decenni? Io spero proprio di no.

Ai miei colleghi (quelli che si occupano di fotovoltaico, io faccio altro) rimane solo la “caccia”.
Il procacciatore cerca appezzamenti pianeggianti, orientati nel modo giusto senza rilievi o costruzioni che possano fare ombra ai pannelli, trovati questi si verifica prima di tutto la vicinanza di una linea ad alta tensione o ad un trasformatore, in modo da minimizzare le spese di allaccio. Si controlla l’accessibilità, serve l’accesso per i mezzi pesanti, senza servitù o passaggi stretti. A questo punto si controlla al catasto chi possiede quegli appezzamenti, e soprattutto si verifica la solidità economica del proprietario. Se il proprietario è solido si decide se procedere e/o come. Se il proprietario si è arricchito con i suoi terreni ha poco senso parlare di destinazione di cambio d’uso, al massimo si può proporre una associazione d’impresa. Se il proprietario è indebitato o ha scarsa redditività del terreno, significa che la “caccia” può proseguire. Potrà cedere anche ad una tariffa inferiore ai 4000 euro ettaro… Molto inferiore.

Quindi cosa sta succedendo?

Boom dell’agri-voltaico: fino a 4mila euro all’anno per affittare un ettaro di terreno – Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile
https://greenreport.it/news/energia/boom-dellagrivoltaico-fino-a-4mila-euro-allanno-per-affittare-un-ettaro-di-terreno/#:~:text=Rifiuti%20e%20bonifiche-,Boom%20dell’agrivoltaico%3A%20fino%20a%204mila%20euro%20all’anno,affittare%20un%20ettaro%20di%20terreno

4000 euro sono tanti, il grano rende 1200 1500 euro ettaro, e se va bene. Senza considerare i fondi pac, che al massimo sono qualche centinaio di euro ettaro.
Quindi se arriva la paghetta per non lavorare i campi, dove ti danno 2000-4000 euro, ecco che allora puoi tranquillamente fregartene e concedere i terreni.
Ma attenzione alla tassazione. Come vengono tassati i diritti di superficie? E come mai le multinazionali non comprano i terreni, che in Italia valgono mediamente ventimila euro ettaro? A loro converrebbe, invece di pagare un diritto di superficie.
Oppure in pianura i seminativi adatti per il solare costano sui cinquantamila ha. Per cui 4500 ettaro è giusto e neanche troppo. Rimane il dubbio di un agricoltore con venti ettari, seduto su di un milione di terreno, più i macchinari e i capannoni che guadagna venticinquemila euro se va bene. Se ha 300 600 ettari ovviamente il discorso è molto diverso.

E poi non dimentichiamo che il credito di carbonio sono il fulcro della vicenda. Se è così il discorso per cui penso è che si va al COLLASSO, con una generazione persa e incapace di cambiare.

Sotto allego un telegram dove vengono fornite ulteriore spiegazioni su questa vicenda:

<<Nel vercellese dove si produce il 50% del riso nazionale (588 campi di calcio), la criminale EU vuole sostituire i campi di riso con i pannelli fotovoltaici
Alla domanda dell’agricoltore “Perché andare a sprecare questi terreni che producono cibo per fare energia?”, proviamo a rispondere noi. Per almeno quattro macro motivi.
1– Gli impianti fotovoltaici per quanto enormi, non sarebbero mai sufficienti a soddisfare la richiesta energetica per un paese come l’Italia, quindi si creerebbe de-industrializzazione selvaggia (che casualmente è nell’Agenda 2030 del WEF)
2– Riducendo l’offerta di cibo si genera disoccupazione ed inflazione. Si riduce pesantemente la media della qualità alimentare e si impoverisce la popolazione (anche questo è nell’ Agenda 2030)
3– L’alternativa alimentare a quel punto sarebbe gestita dalle multinazionali in mano ai soliti noti. Il loro cibo, morto, lo conosciamo: OGM, carne sintetica, insetti vari (Agenda 2030)
4– Instaurata la povertà, a quel punto i cittadini chiederebbero soluzioni. Sempre casualmente, nell’Agenda 2030 è presente il loro obiettivo finale: reddito universale e controllo completo con identità e portafoglio digitale. Problema-Reazione-Soluzione.
Il disegno adesso è cristallino anche a chi prima sghignazzava parlando di complottismo spiccio. Compreso perfettamente il progetto ed il suo obiettivo finale, serve avere una reazione e fornire una perentoria risposta alla sempre più traballante, imbarazzante e criminale EU. Il re, ormai nudo, non può solo lasciare il trono: deve iniziare a correre molto velocemente.>> TRATTO DA https://t.me/In_Telegram_Veritas/2792

Belli i campi a fotovoltaico vero?

BY ALESSIA E NUKE I LIBERTICIDI