Forza Nuova e Rinascita insieme per la Siria, quando la politica crea strani compagni di letto.

E’ il 16 Giugno  2012, una eterogenea riunione di persone in Piazza del Popolo , a Roma, si riunisce per manifestare a favore del dittatore Siriano, Bashar el Hassad.

Qualche centinaio di persone in tutto , non di più e nessuna copertura mediatica, per via della manifestazione unitaria sindacale che avveniva poco lontano, davvero una pessima scelta dei tempi.

Poche persone, ma interessanti, eccone alcune:

Ugo Gaudenzi , direttore di Rinascita, insieme ad una delegazione del suo giornale, quotidiano di Sinistra nazionale.

Il giornalista Fulvio Grimaldi e la collega Marinella Correggia, che scrive anche per il Manifesto.

Quest’ultima, anzi, è la punta di lancia della propaganda in Italia del regime di Assad, rilanciando le veline del centro di informazione cattolico integralista “Vox clamans”, gestito da suor Mariam Agnès De La Croix, monaca lèfebvriana in ottimi rapporti con i falangisti libanesi ed i fascisti francesi del Front National di Marine Le Pen.

Joe Fallisi, anarchico e cantautore italiano

Giulietto Chiesa, leader del movimento “L’Alternativa”.

Hilarion Capucci, arcivescovo cattolico e attivista politico di nazionalità siriana, ma soprattutto c’erano tanti siriani, che riuniti intorno a Ouday Ramadan e Jamal Abo Abbas, capi della comunità siriana a Roma.

I ragazzi dello Zenit bel gruppo, partito da destra e conclusosi “quasi a sinistra”

E , per finire la delegazione di  Stato & Potenza periodico socialista.

E’ difficile immaginare una coalizione meno eterogenea, estrema destra, sinistra e anarchici insieme, sventolio di bandiere rosse e saluti romani, e nessun incidente.

Le anime organizzatrici di questa manifestazione sono due:

Ouday Ramadan è un siriano che vive in Italia ed è stato consigliere comunale del Partito dei Comunisti Italiani a Cascina, un grosso centro della provincia di Pisa, nella foto lo vediamo durante la sua ultima visita in Siria, mentre parla di come far pace con i ribelli, almeno credo.
Ed è di pochi mesi fa una sua violenta polemica contro Paolo Ferrero, il segretario di Rifondazione Comunista, reo di avere – sia pure timidamente – difeso le ragioni della rivolta siriana”.
Notevole il fatto che sia un esponente di spicco della setta alawita, che fa capo ad Hassad.

Filippo Pilato Fortunato, iscritto a Forza Nuova, Sezione di Palermo.
Stranamente ripreso nella foto anche lui a Damasco, poco prima della manifestazione.
Tralasciamo gli aspetti dialettici e il violento scontro tra alcune frange della sinistra estrema, tra oltranzisti e chi cerca un dialogo con le destre in nome dello scopo comune.
Si, perché questo gruppo eterogeneo di persone e esperienze politiche diverse hanno in comune il sostegno , per vari motivi, del dittatore Siriano Hassadm, contro i “ribelli”, a loro dire mercenari pagati da Usa, Israele e Arabia Saudita per metter il paese a ferro e fuoco (e c’è molto di vero in questo, davvero molto).
Un altro elemento che tutte queste persone hanno in comune è una avversione feroce per le politiche espansioniste di Usa e Israele, guarda caso.
E non crediate che sia l’unica manifestazione del genere, nel mondo, con Comunisti e Destre estreme insieme a manifestare.


Ecco una delle rarissime immagini esplicite, scattata A Mosca vicino al Cremlino, si vedono bene saluti romani e bandiere rosse insieme.

Rilanciando il titolo, la politica crea strani compagni di letto.

Riprendendo un discorso fatto con un mio amico poche ore fa , ricordo che bisogna seguire i soldi, per capire meglio questo tipo di manifetazioni.

Un vero militante politico, soprattutto se fa parte di un movimento trans nazionale, ha bisogno di soldi.

Non come un esponente del PD, che li usa per comprarsi l’Iphone e per andare ad escort, ma per le comunicazioni , per i viaggi e per poter finanziare i vari attivisti, che sottraggono tempo al lavoro e devono comunque mantenersi.

Si può pensare alla Siria stessa e alla Russia, ovvio, ma il grosso dei soldi, pare provenga da Gheddafi.

Gheddafi è morto, ma sembra che una cifra spropositata, alcune fonti parlano di 220 miliardi di dollari, sia partita in direzione Algeria e Ciad, e da lì stiano finanziando movimenti in tutto il mondo.

Non è dato sapere chi li stia controllando, ma è ovvio che non i tratti di ammiratori del Nobel per la Pace Obama