Femminicidio – il grande bluff

Di questi giorni è di moda la solita “distrazione di massa”, invece di parlare di debito pubblico , disoccupazione, della Tav , della multa sul Ponte e di tante altre cosucce che ci riguardano, talkshow e programmi televisivi insorgono per il femminicidio , i cani abbandonati e altre fesserie del genere.
Lo so , è brutto parlare di fesserie, intendiamoci è una tragedia la morte di un centinaio o pocopiù di done uccise da qualche folle o dai loro compagni, certo.
Ma statistiche alla mano la morte di un centinaio di donne è un fenomeno abbastanza limitato ,rispetto al numero totale di omicidi , ai morti per incidente stradale e agli incidenti sul laoro , solo per fare un esempio.
Riprendo da wikipedia:

Con un tasso di 0,013 per 1.000 persone, l’Italia è al 47º posto nel mondo per omicidi. Questo rende il tasso di omicidi in Italia meno di 1/3 di quello degli Stati Uniti, per fare una comparazione. L’Italia è anche più sicura di Finlandia, Francia, Islanda, Australia, Canada e Regno Unito e solo marginalmente meno sicura di Spagna, Germania e Olanda[1].
L’Italia è anche un paese con bassi tassi di stupro rispetto alla maggior parte delle altre nazioni del mondo occidentale (46° nel mondo).

Facendo due conti , con un tasso di 0,013 per mille di omicidi e calcolando una popolazione di sessanta milioni di persone arriviamo ad un tasso medio di omicidi ano di circa 780 morti ammazzati all’anno, di questi circa 120 sono donne……
Chiaramente il problema del femminicidio è una delle bufale propagate dai media allo scopo di accontentare le curiosità pruriginose della massa e quella di alimentare un falso senso di insicurezza nella popolazione.
Certo , se un marito/fidanzato/compagno  esce di testa e uccide la moglie/fidanzata/compagna è una tragedia, ma lo sarebbe stato anche se l’omicidio riguardasse  un bambino , un vecchio , un disabile o un culturista armato di mitragliatrice.
Al fine di proteggre le “donne” si chiede un inasprimento della pena , una maggiore consapevolezza , un non si sa bene cosa per impedire il “femminicidio”.
Come se le “femmine” fossero una categoria protetta, povere creature che devono essere difese con maggior veemenza rispetto agli altri.
Non vedo come la stessa veemenza e la stessa indignazione non debbano essere rivolte a chi uccide un pensionato , una vecchietta o anche un poliziotto durante una rapina.
Non sono “gerontocidi”, “disabilicidi” , “poliziotticidi” o “femminicidi”, sono assassini di un essere umano , e devono essere perseguiti nello stesso modo.
Inoltre , le solite profetesse del femminicidio non dicono come potremmo ridurlo.
Inasprendo le pene per chi uccide una “femmina” rispetto agli altri assassini?
Ragionandoci bene non ha molto senso , e se la maggior parte di essi sono cagionati da atti di follia , non ha proprio senso inasprire le pene carcerarie.
Facendo prevenzione?
Prevenendo cosa, un atto di follia?
Il nostro servizio sanitario segue già abbastanza i malati di mente, e esiste già una legge contro lo stalking.
Si parla di casi di persone malate che ritornate in libertà hanno ucciso più volte.
Pensateci , sono due o tre casi in un anno, e al massimo.
I malati di mente sono molte migliaia, e solo pochi di essi hanno commesso atti violenti.
Per queste due o tre vittime vorreste condannare i “matti” ad una vita di manicomio, quando dopo anni si sono finalmente chiusi gli istituti psichiatrici?
Forse, si tratta di rivedere tutto il nostro concetto di giusto e di sbagliato.
Inoltre le statistiche presentate negli ultimi anni a favore del “femminicidio” sono assolutamente campate in aria, parlano di “prima causa di morte ” e altre fesserie del genere.
Proviamo a fare i conti , si parla di decine di milioni di donne in Italia, e stiamo facendo casino per 120 (al massimo) di queste.
Se analizziamo i dati solo i morti per incidente stradale sono molti di più e se andiamo a verificare , allora scopriremo che i guidatori di sesso maschile implicati erano in numero maggiore……
Io vorrei solo che la gente ragionasse un po di più.
Se andiamo a vedere i dati , probabilmente l’Ilva ha ucciso più persone, gli incidenti stradali sono un maggior pericolo e azioni scellerate dello stato , come la riduzione dei finanziamenti agli ammalati di malattie croniche, porteranno ad un maggior numero di vittime, sempre rispetto al “femminicidio”.
E pensiamo alle cose importanti e lasciamo perdere le fesserie , per favore.