Mario Monti , alcune notizie non pubblicate sui giornali.

Il nostro “salvatore della patria”ha una storia complessa e con alcuni lati oscuri.
In questo post parleremo del lato “chiaro”, quello “oscuro” verrà esposto la prossima volta.
Andando a pescare a piene mani dai siti dei complottisti si sente ripetere spesso di una sua appartenenza alla religione ebraica, da lui stesso smentita con accenni a “messe” frequentate con la famiglia, ma timidamente.
Questa diceria è diffusa per via del nome del nonno, Abramo Monti, e per la sua appartenenza passata all’Aspen Istitute e a Goldman-.Sachs, istituzioni prettamente ebraiche.
Non credo che sia quello il problema, dato che comunque Monti è sempre stato in prima linea in un mondo ovattato e confuso ai nostri occhi, vicinissimo ali “poteri forti”, ma a livello internazionale, e quindi saldamente in mano agli ebrei, non è razzismo né nazismo, solo un dato di fatto.

Parliamo prima di tutto della sua bibliografia, malgrado si senta parlare di Mario Monti come Professore, e come “economista di vaglia” non è che abbia scritto molto , nella sia vita, infatti , più che come ricercatore la sua carriera è stata quella di rettore della Bocconi e poi di consulente o membro di commissioni , anche a livello internazionale.
Bibliografia:

  • Problemi di economia monetaria, a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969.
  • Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria, Milano, Tamburini, 1970.
  • Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico, Milano, Tamburini, 1974.
  • Per un’analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana, Milano, O. Capriolo, 1974.
  • Ricerca sul sistema creditizio, I, Quadro generale, con Tommaso Padoa-Schioppa, Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976.
  • Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Elsa Fornero, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978.
  • Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
  • L’Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l’unione economica e monetaria europea, con Franco Bruni, Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Università commerciale Luigi Bocconi, 1989.
  • Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano, con Franco Bruni, in Mario Arcelli (a cura di), Il ruolo della banca centrale nella politica economica, Bologna, Il Mulino, 1992.
  • Il governo dell’economia e della moneta. Contributi per un’Italia europea, 1970-1992, Milano, Longanesi, 1992.
  • Il mercato unico e l’Europa di domani. Rapporto della Commissione europea, presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997. 
  • Intervista sull’Italia in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1998. 
  • La Democrazia in Europa: guardare lontano, con Sylvie Goulard, Rizzoli, novembre 2012.
Più che analizzare CHE COSA ha scritto , proviamo a guardare CON chi ha scritto, tanto per farsi una idea del personaggio.
  • Il tuo primo “collaboratore” d’eccezione è Tommaso Padoa Schioppa, altro economista, e noto per essere stato il vero artefice teorico del concetto stesso di Euro.
  • Altro personaggio Noto è Onorato Castellino, altro economista, noto per le sue teorie e la sua franchezza sul sistema pensionistico italiano.
  • Mario Deaglio, Economista e marito della Fornero, teorico della globalizzazione e della macro e mini economia. Tra l’altro Il fratello minore di Deaglio, Enrico, è un famoso giornalista, noto per la sua puntigliosità nel dare contro Berlusconi, ma che strano.
  • La famosa Elsa Fornero, altra economista, oltre che Ministro , altra seguace delle teorie Montiane e di Castellino sulle pensioni , e sulla necessità di regolare la spesa al più presto, venuta nello scorso anno a contatto con la realtà brutale delle sue azioni.
  • Sergio Ricossa, invece, è il falco dei “compagni di Merende” montiani, propugnatore del più sfrenato liberismo , e della teoria che “il mercato si regola da solo” e dello “stato inutile” che mangia i soldi delle tasse.
  • Giorgio Rota, ennesimo economista Keynesiano , ma con idee tutte sue sull’economia stessa, forse unica voce  in contrasto con l’universo Montiano.
  • Franco Bruni, è il primo laureatosi con Monti , ed è suo fedelissimo, nonché falco estremo europeo ,sogna una Europa Potente e unita e una banca centrale schiacciassi, oltre a interessanti teorie economiche, che meriteranno altra trattazione.
  • Mario Arcelli, altro economista di spicco , studioso delle teorie monetarie.
  • Sylvie Goudard, Francese, altra economista e tramite di Monti con l’Europa, membro dello Spinelli Group, ennesima associazione di cui Monti fa parte.
Mario Monti , inoltre, si laurea nel 1965, e nel 1969 diventa professore ordinario , una carriera eccezionale, pare con l’aiutino dello zio , Raffaele Mattioli, altro peso massimo degli economisti italiani, ma non certo di destra e liberista.
Da tutta questa trattazione si evince che Monti non è un Parvenu dell’economia, come Brunetta e , in certa misura, Tremonti, si tratta di un personaggio perfino troppo introdotto nel gotha dell’economia mondiale e con una idea ben chiara su che cosa fare.
Dal suo rapporto sull’economia europea del 2010 e inviato a Barroso si ricavano molti spunti interessanti.
prima di tutto la necessità, secondo lui , di unificare l’Europa in una unica , grande nazione federale, a scapito delle autonomie locali , che da Statali diventerebbero “regionali”, con una progressiva e inarrestabile progressione.
Propongo alcuni passi tratti da questo studio, che sia Monti  a parlare di se stesso:

 In Europa esiste un titolo di Stato considerato liquido e sicuro, il Bund tedesco,
la cui forza riflette la preferenza relativa degli  investitori rispetto ad altri titoli
governativi presenti in Europa. Considerato in una  prospettiva mondiale,
tuttavia, il Bund è un’entità relativamente piccola. Il recente crollo dell’euro
durante la crisi greca rispecchia un deflusso di capitali dall’Europa verso i titoli
di Stato USA che neanche la qualità del Bund è riuscita ad arginare. L’Europa è
chiaramente penalizzata dalla mancanza di un titolo di portata mondiale. 

Siamo nel 2010 e già prospettava la creazione di un mercato unico del debito pubblico europeo .

È realistico ipotizzare  che in vari paesi, per ridurre
l’enorme debito pubblico, non basterà ridurre le spese e imporre una disciplina di
bilancio, ma occorrerà anche aumentare le imposte.  Si può anche
ragionevolmente immaginare che gli sforzi di risanamento del bilancio
determineranno uno spostamento dalle imposte sui redditi verso imposte
indirette e saranno imperniati su imposte con minori effetti distorsivi sulla
crescita, in particolare le imposte ambientali. 
Sempre nel 20101 già sapeva quello che sarebbe successo, e non ha detto niente , né fatto qualcosa per dircelo.
Secondo Monti , e la sua schiera di sostenitori , la soluzione per tutti i problemi economici Italiani ed Europei, è una sola, aprire le frontiere e creare al più presto una sorta di “stato federale” europeo. Il mercato , una volta libero da lacci e laccioli , con leggi omogenee, e condivise, divrebbe magicamante stabilizzarsi e creare benessere per tutti.
Vi ricordate la teoria della Mano Invisibile” ecco , siamo a quel punto , l’ombrello del mercato che , per magia ci salverà tutti.
In particolare, non sto a riportarvi tutto il trattato , per risolvere il problma del debito pubblico è facile , basta emettere bond europei garantiti da tutti….. gà , facile.
Per risolvere il problema della disoccupazione, altra soluzione geniale, garantire una completa liberalizzazione del mercato del lavoro , con il contratto europeo , e poi possiamo tutti prendere il treno ed andare a Praga o a Londra a cercare lavoro.Non siate Choosy, basta avere un paio di lauree , sapere tre o qualltro lingue e siete a posto! troverete lavoro dappertutto! Vendete la vostra casetta (se ci riuscite) e partite
Insomma, lui e i suoi amichetti ci hano buttato a capofitto in questo guazzabuglio di stati , con decine di lingue diverse, leggi diverse e culture diverse, con una moneta unica , e senza banca centrale.
L’unica strada , secondo loro , è continuare così, anzi accelerare, se lo sentono.
Proviamo a inquadrare nel “monti pensiero” molte delle azioni che ha fatto il suo governo:
  • Modifica delle pensioni , è chiaro che , già a partire dal 2013 le pensioni dovranno avere un drastico ridimensionamento (ovvero prenderete meno soldi, e da subito , se non avete capito) allo scopo di pagare il debito pubblico.
  • riforma mecato del lavoro, dobbiamo essere competitivi , quindi bisognerà rivedere al ribasso i salari minimi , e ridurre lo stipendo agli statali , per essere “competitivi”
  • Liberalizzare, ovvero vendere, tutto e a qualsiasi costo , anche le municipalizzate, l’acqua, anche se bloccata da vari referendum e le spiagge,. Con quello si spiega che , quest’anno o prossimamente verranno fatte delle “aste” per le aree demaniali , tipicamente le spiagge attrezzate, che verranno tolte ai gestori attuali (che le pagavano due soldi). I nuovi acquirenti , che le avranno comprate a fior di milioni , probabilmente si vedranno arrivare , a caro presso , la possibilità di aumentare il tempo della concessione (facevo solo un esempio).
  • Eliminazione delle province,: è un provvedimento necessario , oltre che per ridurre soldi , per ridurre i livelli di controllo , in caso di un nuovo parlamento europeo, comuni , province, regioni , parlamento locale e parlamento europeo , sono francamente troppi.

Tutto questo al fine di convincere la Germania ad accollarsi la responsabilità del debito pubblico europeo, e sulla via di una nuova costituenda unità europea e banca centrale.

Però i tedeschi col cavolo che ci pensano.