Domande da non fare ad un ex comunista che vota PD

Volevo intitolare questo post “ma che fine hanno fatto i comunisti?”.
Errore, i comunisti ci sono ancora, pochi, negletti e disuniti, ma ci sono.
Do loro l’onore delle armi, il mio infinito rispetto per aver lottato fino in fondo senza salire sul carro del vincitore e vado avanti.
Ma loro non c’entrano, parliamo del PD, il primo partito di sinistra europeo senza tracce di grassi idrogenati  e di comunismo.

Il PD , partito nato dalla fusione del PCI (Partito Comunista Italiano, ricordate?), con alcuni esponenti della Ex Democrazia Cristiana, la Margherita.
Un manipolo di disperati che , o non erano riusciti a trovarsi un posto con Forza Italia, oppure non ne avevano lo stomaco.

Un matrimonio di convenienza, senza amore e con baci senza la lingua, destinato a finire nel peggiore dei modi, ovvero con la vittoria schiacciante degli ex DC.

Come il sindachino di Firenze, Arthur Herbert Renziarelli, che , non dimentichiamolo , ha sangue democristiano nelle vene, come Letta, tra l’altro (il giovane, non quello bravo, eh).
Costui, ha scoperto di essere di sinistra, folgorato sulla via delle primarie, e ha deciso che , dopo la vittoria, non deve accanirsi troppo sugli avversari.
Ovvero deve smembrarli, bruciarli e spargere sale sui loro corpi ormai senza vita, ma senza farli soffrire.
E abbiamo assistito a scene toccanti e a volte piacevoli, come D’Alema che si aggira per i corridoi dei palazzi del potere con lo sguardo smarrito di un cucciolo di foca, Fassina che prima si spezza e poi si piega e Cuperlo non pervenuto.
Oddio, sono loro i principali artefici delle loro sfortune, con i loro interminabili discorsi, le supercazzole che ci propinavano ogni tanto e il desiderio di non fare una beneamata minchia per vent’anni e aspettare che succeda qualcosa.
Ma Berlusconi , tenuto insieme dalle iniezioni di  collagene e dal Viagra, purtroppo non è morto, e sono rimasti con il cerino in mano.
Ultimamente il nano barzotto gli ha fatto così schifo che hanno fatto due governi di larghe intese insieme .
Ma ormai i funzionari del PD li possiamo dare per spacciati, si scapicollano per leccare il prodigioso posteriore del supersindaco, anche se solo pochi di loro ce la faranno, gli altri dovranno unirsi a noi comuni mortale e  a lavorare
Se riescono a trovare uno straccio di posto, ovvio.
Ma i poveri votanti del PD, quelli che da volontari cucinavano tortellini e cuocevano salcicce ai festival dell’Unità, cosa ne pensano?
Io ho preparato alcune domande per loro:

“Ma è vero che Napolitano era Comunista?”

Loro lo negano , ma mi risulta, questa foto lo prova.
Sua Altezza Serenissima l’Innominabile da membro del GUF (Gruppo universitario fascista, lui poi disse che era un covo di antifascisti) entrò nella direzione del PCI.
Memorabile il suo discorso in difesa dei rivoltosi ungheresi contro l’Unione Sovietica:
” L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo”.
A oltre ottant’anni suonati si può cambiare idea , e passare al lato oscuro della forza, però…
Il sospetto ci doveva venire quando Berlusconi ha benedetto al sua elezione come presidente della Repubblica.

“Renzi è di sinistra?”

“trova l’intruso”

Bella domanda questa, loro risponderanno che i diritti civili, e gli immigrati , e la rava e la fava, ecc. ecc.
Adesso pagate le bollette, fate il pieno di benzina o la spesa con i diritti civili, poi ne parliamo.
Per il resto non trovo particelle di sinistra in Renzi.
Lo avete votato tutti in blocco, per cui non lamentatevi dopo, ok?

“E della Boldrini cosa ne pensi?”

Presa in un momento allegro.

Anche qui tocchiamo un tasto molto sensibile, la Boldrini ha il carisma e la simpatia di un sacchetto pieno di escrementi che ti cade sulla testa dal quinto piano , però lei è di sinistra Doc, un difensore dei deboli e degli oppressi.
Ovvero una giornalista, funzionaria della Nato che ha dedicato la sua vita a difendere i poveri e gli oppressi, purché, ovviamente, non si parli di italiani, ovvio.
I poveri italiani sono tutti ricchi, i ristoranti sono pieni e i fascisti devono essere puniti…
Il suo blog è illuminante in merito.
Mi è particolarmente simpatica, di lei ne ho già parlato, della storia di “Napolitano non si deve nominare” e della sua foto nuda (foto che era falsa, tra l’altro).
Ma la sua personalità si evince dai quattro milioni di euro spesi per rifare il sito della Camera e per aver fatto ristampare tutta la carta intestata con scritto “La Presidente” invece del “Il Presidente della Camera”.
E per avercela con i grillini cattivi.

“Prodi, parliamone”:

“Massimo prendi questo, se faccio qualcosa di sinistra avvisami”

Da atomi di Prodi fluttuanti nell’aria si è sviluppato Renzi, suo degno erede, dotato di attivismo e di parlantina.
Prodi , colto , frequentatore di comunistoni come Andreatta a e Andreotti (il primo suo mentore e l’altro uno che si fidava di lui), rispettabilissimo professore e personaggio al di sopra di ogni sospetto , è riuscito a svendere alcune delle più grandi aziende statali italiane, facendo guadagnare miliardi (di euro , non di lire) agli acquirenti, e nascondendo sotto il tappeto decine di migliaia di miliardi di perdite dell’IRI (di lire , non di euro).
Si evince dai bilanci , per risanare alcune aziende del gruppo IRI chiede ventiquattromila miliardi e ne ottiene diciassettemila dalla vendita delle stesse, un eventuale fallimento sarebbe costato molto meno allo stato.
Emblematico è il caso del’Alfa Romeo , venduta a 1450 miliardi di euro alla Fiat, contro i seimila offerti dalla Ford, miliardi che la Fiat non versò neanche per intero, nel 1995 ne doveva pagare ancora 450 , poi lo stato si è dimenticato di chiederli, tra una cassa integrazione e l’altra.
Ma si sa, la Fiat offriva investimenti , che non ha fatto , posti di lavoro , che non ha garantito , mentre la Ford offriva solo soldi, cosa poteva fare Prodi?
Malgrado le sue imprese leggenda vuole che si tratti di un grande economista, però di solito lo dice De Benedetti, che a lui deve praticamente tutto..
Però, da brava persona integra, non ha preso soldi per sé , per cui è riconosciuto come  integerrimo, Berlusconi lo odia e non lo capisce.
Bel curriculum , questo.
Mio padre se lo ricorda come gestore di una società in difficoltà ravennate, tanti anni fa, non si vedeva mai , e il suo “risanamento” consistette nella vendita a quattro soldi ad uno squalo della finanza… proprio quando i bilanci erano in forte attivo.
Ma era addirittura l’ultima speranza per il popolo della sinistra….

“E la risata di Vendola?”

Questo è un colpo basso , parlare male del gaio presidente della regione Puglia solo per quell’episodio  è sbagliato, però, ricordiamolo, non è un esponente del PD, ma uno del SEL , ovvero l’estrema sinistra di governo, pronti a soccorrere i loro padroni alleati alla bisogna.
D’altronde la forza di un partito si riconosce dagli alleati no?
E le sue immortali parole? “Io voglio mettere in discussione e bruciare la mia tradizione culturale, quella di chi non si dichiara ex, ma comunista”.
Ditelo al volontario che si faceva un culo così a montare i padiglioni del Festival dell’unità e a cuocer salcicce…
“E papa Bergoglio?”.
Non dimentichiamoci del 2013, l’anno dei due papi, con l’elezione di un argentino attivista, che, stretto dalla morsa di tradizioni millenarie riesce a sembrare più di sinistra dei sinistri.
Dopo alcuni mesi, a parte dei tranquillizzanti discorsi , un frigorifero consegnato ad una signora romana , lavacri di piedi di disoccupati, galeotti, ammalati e varia umanità, poco altro è stato fatto.
Ma l’impressione di cambiamento è tanta.
Infiliamo bene il coltello nella piaga e rigiriamolo per bene, ormai a questo punto il nostro militante è cotto a puntino.
Ok, poi dopo cosa ce ne facciamo?