Dimitri Firtash – Un “povero” oligarca ucraino perseguitato dagli Usa.

Il faccione che vedete appartiene al miliardario (in euro) ucraino Dimitri Firtash agli arresti domiciliari in Austria e sottoposto ad una richiesta di arresto Usa.

Non voglio certo difendere uno dei tanti oligarchi diventati miliardari grazie a dubbie acquisizioni e a torbidi traffici con i politici.
Firtash divenne miliardario con la vendita all’Ucraina di gas proveniente dal Kazakistan, venduto a prezzo scontato.
Un business che, si narra, viene “aiutato” dalla Gazporm, il colosso statale del gas, che intendeva utilizzarlo come prestanome per l’acquisto delle compagnie statali del gas ucraino , in via di privatizzazione.
Non si sa se è vero , ma certamente Firtash utilizzò i soldi per comprare stazioni di pompaggio e altre aziende legate al mercato del gas.<br />
Arriviamo ai suoi guai giudiziari.

Gli usa lo accusano di aver pagato tangenti in India, per favorire la concessione lo sfruttamento di alcuni giacimenti di titanio di sua proprietà.

Ovviamente né Firtash, né le sue aziende e neanche chi avrebbe ricevuto le regalie frutto della corruzione, sono americani, non possiedono hanno società negli Usa e neanche conti correnti ivi locati.

Cosa c’entra il governo americano?

Si appellano a due loro leggi , i capitoli 1963 e 1964 dell’articolo 18 , la legge sulla lotta alla corruzione.

In pratica i “cospiratori” si sarebbero recati a trattare negli Usa , avrebbero utilizzato sistemi di trasmissione dati di proprietà di aziende americane (la posta elettronica) e avrebbero partecipato ad una gara per fornire il titanio delle miniere ad una controllata della Boeing.
Gara che non hanno vinto , tra l’altro.

Un tizio che non è un cittadino americano, che non ha società, conti correnti e attività negli Usa, riceve un mandato di arresto internazionale per aver parlato di tangenti in America con dei cittadini indiani, per aver inviato mail don Gmail e per aver partecipato dall’India ad una gara internazionale, perdendola.

Cosa rischia per questi terribili reati il “povero” oligarca?

Rischia da venti a cinquanta anni di galera, se condannato, oltre al sequestro di tutti i suoi beni, a favore del Governo degli Stati Uniti.

Tutti i beni suoi, in tutto il mondo e anche dei dei parenti di primo grado, se riescono a metterci le mani sopra.

Non so voi , lungi da me difendere uno dei tanti che si è arricchito a spese del popolo ucraino, ma il tutto mi sembra vagamente pretestuoso.

Mi sembra di ricordare vagamente di un tizio Italiano, un certo Silvio, famoso pregiudicato condannato per aver corrotto giudici e per aver frodato il fisco grazie anche all’aiuto di un certo Agrama, un cittadino statunitense.

Quando l’Italia consegnerà i suoi possedimenti e quelli della sua famiglia agli Stati Uniti?