Decline and Fall of America as a Federation of States

Decline and Fall of America as a Federation of States.

Il titolo iniziale di questo articolo era “Declino e caduta di un Impero”, tuttavia ci si è posti il problema se l’America fosse un impero e sono sortite queste considerazioni relative a:

– Temporalità e permanenza nei secoli.

– Influenza delle/sulle altre civiltà nella misura in cui le stesse non decadano (nel mondo Imperiale vi erano delle politiche estere e delle politiche imperiali all’interno della stessa nazione o Impero al fine di mantenere una sorta di equilibrio).

– Soft power vs. Hard Power. L’America utilizza il soft power non propriamente a scopo dissuasivo (oggi è così) ma più che altro per far accettare un modello, uno stile di vite relativo al consumo.

– La Tradizione di riferimento ed il suo Pantheon come eredità di mantenere in vita per i posteri e come elemento collante la società.

– Il collante della sacralità ed il senso di bene e male.

L’ideologia borghese del capitalismo così come l’ideologia marxista hanno sia una propria escatologia terrena che lo stesso padre: l’Illuminismo. Le idee positiviste di progresso e di libertà è l’elemento basilare per cancellare le disuguaglianze; le idee di lotta di classe e di redistribuzione dei beni di sovietica memoria; questi aspetti di unità nichilista tra un sovietismo à la carte ed un capitalismo estremizzato ben caratterizza il mondo Occidentale in una sorta di nemesi storica, filosofica e politica.

Su tali basi il punto di azione di ambo le ideologie si interseca nella repressione delle Tradizioni, del Folklore, del Costume, della Religione, dello Spirito e nella costruzione di modelli di comportamento che lentamente divengono adattati ed omologabili al fine di sovvertire il mondo. In questa illusione di pseudo-verità e valori vive l’America di oggi come uno stadio terminale di un processo e di esperimenti sociali che sono propriamente irrazionali come da tempi ultimi. La repressione sovietica avveniva attraverso i lager, quella americana avviene attraverso il relativismo ed il dialogo; un procedimento più sottile perché si basa sul principio che Dio è morto pertanto le norme ed i valori sono privati della sanzione. Molto chiaramente Dostoevskij disse: “Se Dio non esiste tutto è permesso”.

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Non avendo più un riferimento il mondo Occidentale e l’America, tutto permette, tutto rende valido, a tutto da valore giuridico e quando tutto ciò si raggruppa in forme di potere che dispongono la nascita e la morte delle Nazioni con le loro Tradizioni, allora la desacralizzazione della vita iniziata con l’umanesimo è diventata irreversibile. In tale ambito la co-partecipazione della Chiesa è fondamentale per travalicare le barriere ed abbattere sulle masse il mondo nelle neo-parole della fratellanza, dell’altro, del rifugiato, dell’Islam “religione di pace”, della solidarietà e con tutto ciò che è contrario sia al classico buon senso, sia a tutto ciò che può riferirsi ad una mistica dello spirito.

La sovversione verso l’idea solare della Tradizione si comprende nella pusillanimità e nelle loro nuove amicizie con i nemici della Civiltà ai quali stringono le mani (spesso sporche di sangue) e discutono i nuovi piani sovvertitori della vita sociale. Nasce in pratica una sorta di fenomenologia della vigliaccheria che si cela dietro la parola dialogo.

Si parla di mistica dello spirito e non di teologie, perché queste ultime si sono immerse nel mondo scientista e quindi producono idee, ma non producono amore per il prossimo ma iniziano ad esser fascinate dallo psichico. Sarebbe da constatare come, a fronte di questa esigenza di rimuovere la via mistica, siano al contempo nate in Europa, ma diffuse dall’America, la “terra della libertà” dove sono permesse costituzionalmente le più svariate forme di neo-spiritualismo di concezione ermetista, neo-gnostica, luciferina ed altre tendenze dichiaratamente sataniste. Il che ci porta a pensare alla luce di quale filosofia esistenziale il mondo americano pretenda di mantenere vivo il legame obiettivo tra il sacro ed il profano o anche come questo profano stia lentamente diventando il “sacro” nella vita quotidiana americana.

Evola mette in luce che “non sfuggono ulteriori connotazioni, altrettanto negative, il filosofo le riserva alla civiltà americana e dipinge un tipo di civiltà da lui giudicata inferiore. Lo stesso ricorda che gli Usa sono frutto dell’equivoco del “popolo giovane”, commenta l’influenza “anormale che l’elemento femminile ha in America” (p. 29 della silloge recensita), finisce per evocare e richiamare “il matriarcato e la ginecocrazia propria alle società umane più basse” (p. 29). Lo stesso vale per l’America ‘negrizzata’, chiarissimo indice di una civiltà rimasta a uno stadio primitivo e malata d’infantilismo (vedi sempre p. 29).

Sorge pertanto la domanda: a quale principio di ordine superiore fanno riferimento gli Stati Uniti? Alla Costituzione? La Costituzione non è un principio di ordine superiore, ma un principio di ordine legale. A Dio? Sì, lo stampano sul dollaro ma a quale Dio (visto che hanno un senso relativista della religione) fanno riferimento? Sarà il Dio Denaro forse?! Pensano a Cristo? Lo è, seppur nella grave crisi creata dalla Chiesa, ancora come punto di vista di ognuno il “non possiamo non dirci Cristiani” assume ancora il suo valore. L’America è un Impero?

Gli Imperi nascono da Civiltà e l’America non è nemmeno questo. E’ una potenza militare temporanea nel mondo millenario dei veri Imperi. Una amalgama di Stati che, dopo una guerra civile hanno deciso di concordare un certo tipo di unione. Sono una potenza, ma non in senso Tradizionale. Gli Usa proclamano di discendere dal mondo greco-romano, quindi dall’Europa, come centro di civiltà solare ed apollinea, ma come chiaramente espresse la Sig.ra Nuland “nel suo elegante Fuck EU” è esattamente l’opposto.

Gli Stati Uniti perseguono un individualismo materialistico sfrenato; essi sono stati sedotti da una visione praticista, empirica e disumana della società.

La graziosa Nuland ed i suoi sodali, sono solo degli allibratori della politica: si dimenticano che distruggere Europa e Russia è come demolire un museo o un patrimonio dell’umanità. Perseguendo tale folle piano essi perderanno i riferimenti, le radici, il proprio senso di esistenza, il proprio fine. Gli statunitensi sono un melting pot di culture tutte costituzionalmente sullo stesso piano, non avranno nulla a cui riferirsi. Volente o nolente devono capire che se scenderanno in guerra contro la Russia, pagheranno un prezzo molto alto: ci vorranno millenni per avere almeno una libellula in un paese distrutto dalle atomiche.

Perché l’America pensa di poter padroneggiare il mondo? Perché introduce idee malsane e contro natura? Perché finanzia la guerra in vari paesi per ridurli sul lastrico, perché FA RIVOLTARE DALLE TOMBE I PROPRI SOLDATI CHE HANNO COMBATTUTO IL NAZISMO permettendo che il neo-nazismo prendesse potete in Ucraina? Perché hanno permesso la nascita del Kosovo, quando i Serbi, nella piana del Kosovo, la piana dei Merli nel 1389 si sono fatti AMMAZZARE SINO ALL’ULTIMO UOMO PER FRENARE L’AVANZATA TURCA ed oggi lo hanno virtualmente staccato dalla Serbia in una sorta di protettorato islamico? Ed oggi abbiamo i soliti soldati Italiani che debbono difendere le chiese Ortodosse contro gli attacchi di gruppi di islamisti.

Sembra che sia in atto un piano molto più raffinato che è quello di distruggere il Cristianesimo in tutte le sue espressioni. Nel mondo Cattolico e in quello Ortodosso ci sono molte fonti di resistenza e di conseguenza i loro governi faticano a convincere il popolo alla nuova moda “dobbiamo essere sempre indulgenti e con tutti”. Ma è interessante citare “alcune emerite e democratiche società e fondazioni” che fanno parte di questo mondo americano corrotto e che finanziano la politica in certe direzioni: ovviamente quelle democratiche, liberali, della vera democrazia occidentale … non certamente il mondo ortodosso con le sue Tradizioni anche se ha circa mille anni di vita. Chi non può amare le “emerite e democratiche”: Commissione trilaterale, Council of Foreign relations, Bildelbergs, Fondazione Rockefeller, The Coca Cola Company, NAFTA?

Lentamente ma inesorabilmente, i segnali arrivano: importanti fattori metteranno sotto stress il tradizionale sistema di alleanze costruite dagli Stati Uniti. Washington sta vedendo:

-crollare i rapporti cordiali con la Cina

-consolidare l’intesa sino-russa

-implementare il partenariato economico e strategico tra vari Stati

-creare nuove alleanze grazie all’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione tra Russia, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan (sono interessati ad aderirvi India, Pakistan e Iran)

-avviare verso una crisi profonda l’asse politico-militare statunitense con Germania e Giappone, queste due nazioni si stanno stancando di fungere da braccio armato nella politica del contenimento verso Russia e Cina

-arenare l’alleanza coi paesi del medio-oriente per fronteggiare il jihadismo (manca l’appoggio diplomatico di Mosca)

-alienare le simpatie medio-orientali grazie alla nuova e intensa attività diplomatica russe in tale area (Turchia e Israele comprese)

L’impianto geopolitico dell’eminenza grigia del Cremlino – Vladislav Surkov – prevede uno sbarramento dai Balcani al Danubio, dal Mar Egeo al Mar Rosso fino ad arrivare alla Grande Muraglia.

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Il piano di Washington per governare il mondo dovrà essere profondamente revisionato, se vuole sopravvivere dovrà imparare a forgiare nuovi legami con Russia e Cina. L’establishment politico americano se vorrà mantenere un minimo di egemonia in tutto il Medio Oriente e in Asia dovrà abbandonare la dottrina impostata da Brzezinski – il principale fautore del progetto di espansione geo-strategica americana – ma dovrà anche abbandonare la dottrina Wolfowitz. Gli Stati Uniti, sottolinea Brzezinski, «sono ancora l’entità politicamente, economicamente e militarmente più potente del mondo». Ma, aggiunge, «dati i complessi cambiamenti geopolitici negli equilibri regionali, non sono più la potenza imperiale globale».

Nel libro “Massoni”, Gioele Magaldi (http://www.movimentoroosevelt.com/) presenta Brzezinski anche sotto un’altra luce: come leader del cartello super-massonico, neo-aristocratico e ultra-conservatore. Un fronte che, però, si starebbe incrinando, davanti al cinismo della strategia della tensione – dall’11 Settembre all’Isis – e, soprattutto, alla crescente resistenza di Russia, Cina e loro alleati. Una parte di quell’élite, fino a ieri granitica, si starebbe “sfilando”. E questo, avvertono alcuni osservatori provenienti dalla cultura massonica democratica, forse spiega il crescente ricorso agli attentati: l’oligarchia teme di perdere la presa sulla scena geopolitica e sull’opinione pubblica occidentale. Anche così si spiega Gioele Magaldi il clamoroso successo degli outsider nella campagna elettorale americana: Bernie Sanders e soprattutto Donald Trump, così morbido con Putin. Una “prudenza” che sembra ora pienamente condivisa da un ex super-falco come Brzezinski.

Visto che la grande epoca di dominio globale sta per finire, gli Usa hanno bisogno di aggiornare l’architettura del potere, devono accettare la ridistribuzione del potere politico globale. Anche se gli Stati Uniti sono ancora politicamente, economicamente e militarmente una entità molto potente, devono affrontare i nuovi cambiamenti geopolitici e riallinearsi per poter dialogare con i nuovi centri di potere. L’ascesa di Russia e Cina, la debolezza dell’Europa e l’avanzata violenta dell’Islam, hanno innescato il declino dell’impero americano. Se la politica statunitense non cambierà atteggiamento non sarà capace di costruire in futuro i nuovi legami economici, politici e militari con Russia, Cina, Iran, Turchia e tutte le altre nazioni dell’Asia centrale.

La folle politica estera di Obama – il rovesciamento dei governi di Libia e Ucraina, aver armato e foraggiato per anni l’Isis – ha accelerato la velocità delle coalizioni anti-America e ha innescato il declino dell’impero a stelle e strisce. I nemici di Washington sono nati nello stesso cuore di Washington, gli americani sono i fautori dello loro declino.

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Putin ha rafforzato le alleanze con paesi perimetro della Russia e in tutto il Medio Oriente, con Brasile, Iran, Cina e Sud Africa ha stabilito un sistema bancario alternativo (BRICS Bank e AIIB) che potrebbe spezzare il sistema dominato dal dollaro.

Gli Usa si sono accorti che in “molti” si sono stancati del loro bullismo, del loro dominio e delle loro sanzioni, per questo sono diventati più aggressivi, prima era un soft power ora no, impongono e se non ti allineai arriva un “casuale” attentato dell’Isis.

Esiste una “pseudo-civiltà americana” ma non un’erudizione americana nel senso che non esiste un modello spirituale che si ponga a base sia del diritto che dell’etica sociale bensì una relativizzazione di pseudo-modelli umanistici che escludono l’idea di contemplazione, mettendola sul piano di un soggetto di ricerca scientifica in una sorta di standardizzazione del pensiero. Vi sono dei modelli di comportamento che pur emblematici gratificano il bisogno spirituale attraverso movimenti neo-cristiani, neo-buddisti neo-qualche cosa. Il modello americano è un modello effimero di per sé e per trovare il suo significato deve rivolgersi continuativamente all’Europa al fine di rintracciare le radici che dovrebbero correggere il senso civile e politico americano. In questo scrutare verso Est sorgono motivi di estraneità più inerenti la visione calvinista. Si mette in luce con prepotenza quel senso di realismo sentimentale che si pone lontano dal ritrovare un’idea superiore. L’America ha fatto dell’economia l’oppio dei popoli. La cultura americana è un estetismo umanistico, vanitoso, totalitario e profondamente individualista. Il miscuglio di razze è necessario per creare una super personalità che viene appropriatamente reindirizzata al consumo.

Ovviamente non tutti gli Americani sono così, molti di costoro amano la civiltà europea e riconoscono in essa la loro eredità. Ma in un modo o nell’altro l’America persegue questo suo comportamento: assorbe cervelli non produce nulla se non ciò che è creato da coloro che vi sono immigrati. Per usare un ossimoro la società americana è un collettivismo individualista guidato da una nomenclatura tecnica, rivoluzionaria che con abilità padroneggia o travolge i modelli di comportamento. In questo processo hanno preteso di negare agli “sconfitti” la loro cultura per adattarla “bonariamente” alla loro, quella che ritengono sia “superiore a livello mondiale”; un modello rivoluzionario capitalistico-bolscevico; un nomadismo globale che esprime il completo scollamento da modelli Tradizionali che rifiutano preferendo un caos che lobotomizza i popoli che vivono un ambito illusorio ed atrofizzato. L’élite satanocratica è completamente disinteressata alla cultura ed alle tradizioni si sbarazza di tutto perché infondere nei popoli l’illuminazione quella che oggi chiamano NWO.

Nei popoli più o meno conquistati al fine di rimuovere lentamente le loro le tradizioni ed “americanizzarli” sempre di più, si demoliscono i costumi, il buonsenso, tutto in virtù del “nuovo mondo”. Progetto simile a quello dell’Unione Sovietica, ma con metodi simpatici, amabili, accettabili e fruibili dai pensatori medi ed ampiamente veicolati dai “giornalisti”. Se l’Europa, forte della sua cultura, avesse coscienza di questa sua potenza che è anche saggezza antica, l’America avrebbe molti problemi e l’Europa sarebbe non influenzabile. Le crisi mondiali sono crisi democratiche, il materialismo americano vuole livellare, non vuole innalzare. Essi si comportano come la Chiesa, non vogliono aiutare il popolo ad essere libero. La soluzione rivoluzionaria americana è suddivisa in vari frammenti:

– nichilismo e distruzione della società nei valori e nell’etica, rendere primitiva il più possibile una società e rimuovere i valori che la tengono unita.

– imposizione minacciosa di un nuovo ordine mondiale al quale sottomettersi, pena una serie di contromisure economiche, politiche e di stampo mafioso.

– introduzione di neo-parole al fine di mantenere l’obbedienza.

– ridicolizzare le antiche conquiste del passato rendendole senso di colpa da vivere, come errori da correggere grazie a modelli di comportamento che siano quanto più possibile “politicamente corretti”.

– estremizzazione della tecnica al fine di ottenere una generazione di idioti sempre collegati ai social media o ai network.

– attivare processi di maldicenza contro coloro che parlano fuori dal coro, negando ad essi la possibilità di accedere ai media e creando attorno a queste persone un cordone di contenimento.

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Ben si adatta all’idea americana ciò che disse Malaparte di Lenin: “Un’immaginazione creatrice sorprendente, per cui calcola ogni dettaglio, ogni piccolo fatto entrante nella composizione dei grandi avvenimenti; un’immaginazione priva del carattere irrazionale, ardente e esaltato, e invece fredda e meticolosa…”

Questa creazione di un messianismo del bisogno dove dio è l’oggetto, ha spinto gli uomini a vivere in un mondo del nuovo umanesimo della materia, questa supervaluta l’elemento economico per fondersi con quello politico. Eliminando i riferimenti al passato e quindi il lato spirituale, la società lentamente crolla. La sacralità viene intesa non come una realtà soprannaturale ma attraverso tipologie speculative fenomenologiche più o meno legate a psichicità.

L’ho detto e lo ripeto: senza Cristo le società divengono facili prede di “società o tradizioni” più primitive. Il declino americano nasce dal fatto che gli Stati Uniti non hanno mai creato un vero impero, ma bensì una zona di influenza, e non è la stessa cosa.

Gli alleati sono stati trattati come vassalli, i nemici come rappresentanti del male. L’importanza che ricopre la religione nella zona eurasiatica è impareggiabile. Nonostante le imposizioni del periodo sovietico, a seguito del crollo dell’URSS, la Russia ha intrapreso la strada della rinascita spirituale, attuando una vera e propria rilettura della religione come forza sociale e politica. Molti sociologi e politologi concordano nel porre in evidenza la particolare collocazione del cristianesimo ortodosso nel processo decisionale politico russo.

Bisogna andare sempre più nel profondo per ritrovare la Luce di Dio, Luce che auguro anche agli stessi americani di trovare. Deve ancora nascere una Civiltà Americana e dovrà nascere dall’umiltà!

BY Diacono Martino e Alessia  http://liberticida.altervista.org/