Come non parlare del “più grande taglio delle tasse di sempre”, dei 18 miliardi che non sono diciotto e della finanziaria in “deficit spending”?

Il nostro efficientissimo governo ci ha presentato le slide, ecco la copertina.
Felicità, ricchi premi e cotillon per tutti, proviamo a spiegare senza entrare troppo in dettaglio che diavolo sta succedendo..

Ecco la doccia fredda, la trionfale esposizione delle “entrate” e delle uscite”.
Non sono un economista, però qualche bilancio l’ho visto pure io e , da subito, mi sono venuti dei dubbi.
Figurarsi agli gnomi operosi di Bruxelles, che hanno ricordato che “nel 2015 il deficit non deve aumentare, e bisogna cominciare a ristrutturare il debito pubblico”.
Vediamole le “entrate”.
Spicca un aumento del deficit di undici miliardi circa, ovvero il finanziamento dei tagli e altro con nuovo.
debito.
Un altro “spicchio” interessante sono i circa 4 miliardi ottenuti alla lotta contro l’evasione.
Se se ne incasserà un quinto sarà molto.
Poi un milarduzzo dall’aumento delle tasse alle slot machine, ovviamente costoro pagheranno senza fiatare , il settanta per cento che pagano adesso non basta…
Non che mi siano simpatici i figuri che gestiscono quel business, però tirare troppo la corda non paga.
Seicento milioni, una tantum, dalla vendita della concessione delle frequenze in banda L.
Auguri, ci sarebbe da scrivere un libro sull’argomento, ma , in questo caso e per svariati motivi, mi pare che si sia stati ottimisti.
Altra bella tassazione sulle rendite finanziarie e sui fondi pensione, ovviamente retroattivi, con somma gioia di molti.
Rimane una bella fettona di “riprogrammazione” e di “spending Rewiew”, ovvero tagli lineari , soprattutto a gli enti locali.
Enti locali che cercheranno di rifarsi sui cittadini, come al solito.
Non so voi, ma non sono particolarmente stupito o meravigliato da tutto questo.

I calcoli poi sono complicati dal fatto che la legge di stabilità è una faccenda complessa, occorre tenere conto anche degli aumenti delle tasse previsti per il 2015, e regolarsi di conseguenza.

Per quanto riguarda le “uscite” è stato fatto.

IRAP, componente lavoro tagliata, in gran parte compensata dall’aumento retroattivo dell’aliquota, passata al 3,9%, ma si sono dimenticati di dirlo.
“eliminazione nuove tasse” vuol dire che alcuni degli aumenti previsti per l’inizio del prossimo anno sono stati tagliati, non porta a una effettiva riduzione dei soldini che devono pagare gli italiani, significa solo che forse ci saranno meno aumenti.
“contratto a tempo indeterminato”, ovvero un taglio dei contributi per i neoassunti, ancora non è chiaro , ma pare che siano stati tolti altri contributi ai neoassunti, come apprendisti e simili.
Rimane confermato il Bonus degli ottanta euro e tutta una serie di interventi spettacolari.
Ovviamente quando si parla , per esempio , di “un miliardo per la scuola”, si parla di cinquecento milioni, dato che altrettanti erano stati assegnati per il 2015 dai governi precedenti, e così via.

Il risultato, certificato dal Ministero dell’economia e delle finanze , è un aumento del deficit previsto per il 2015 di 10,4 miliardi di euro.

Ovviamente se la previsione dell’aumento del PIL per il 2014 e il 2015 vengono confermate, altrimenti le finanziari lacrime e sangue per correggere i parametri saranno decisamente più pesanti.

Adesso la speranza per gli italiani è l’algido Renzi, forse riuscirà a convincere gli gnomi di Bruxelles a allentare le catene dei vincoli europei.
O forse no.

Vediamolo in questa foto, a Milano, nel tavolo insieme ai potenti.
Dimenticavo, quando hanno cominciato a trattare sul serio per il gas il capo dello stato che ospitava il summit non è stato neanche invitato, mentre Holland e la Merkel si.

Concludiamo, gli ottanta euro in busta paga, le concessioni ai neoassunti e il taglio dell’IRAP saranno compensati da nuove tasse e da aumento del deficit.

Scusate se non mi unisco ai tanti che applaudiscono, ma a far  così sono buoni tutti.