Alla fine anche Andreotti è morto.

Non l’avrei mai voluto dire, ma forse lo rimpiango.
Intendiamoci, per essere un uomo così mite e tranquillo di angoletti scuri e di armadi con scheletro annesso ne aveva fin troppi.
Ecco cosa rimane , l’impronta della gobba nello schienale (foto autentica)

Però diciamolo, ha passato il dopoguerra, lo scontro DC-PCI, la guerra fredda, gli anni di piombo, i socialisti , la prima repubblica, infiniti cambi di governo e piccoli incidenti di percorso come processi per associazione mafiosa, l’omicidio di Salvo Lima e l’abbraccio mortale della Chiesa Cattolica.

E ne è sempre uscito , con dignità e senza accusare giudici o liberare nipoti di Mubarak.
Cosa ci rimane della sua epopea?
Decenni e decenni di governo DC, liti e faide interne al partito , che al confronto la storia dei Borgia sembra una telenovela (e chiedetelo ad Aldo Moro, se esagero).
Bombe che scoppiavano come petardi, la polizia che sparava sui manifestanti, e i manifestanti che allegramente ricambiavano , con varie centinaia di vittime, negli anni.
E il perdurante dubbio :
Ma era Andreotti al servizio del Vaticano e della Mafia o era il contrario?
E dopo decenni di DC e le macerie della prima repubblica ci ritroviamo con una accozzaglia di buffoni, incapaci di prendersi ogni minima responsabilità.
Persone che pochi giorni prima dicevano:
 “non faremo MAI il governo con Berlusconi”.
E poi ritrattare clamorosamente, come ha fatto Monti un paio di giorni fa:
“sono cose che si dicono durante la campagna elettorale”
E così capiamo che il re è nudo e neanche tanto furbo, a dire il vero.
Per concludere riportiamo le parole di quel volpone di Cicchitto:
”Con Giulio Andreotti muore una personalita’ che nel bene e nel male ha espresso lo spirito piu’ profondo della Dc. Per lui la mediazione era l’essenza della politica e andava esercitata con tutti, dal Pci ai grandi gruppi economico finanziari agli alleati politici fino anche alla mafia tradizionale, mentre invece condusse una lotta senza quartiere contro quella corleonese, fedele in modo totale in una prima fase alla Alleanza Atlantica, in una seconda persegui intese e rapporti anche con l’URSS e il mondo comunista”.
 ‘Egli diede anche espressione a quella parte della Dc che scelse di avere rapporti preferenziali con il mondo arabo nella moltelplicita’ delle sue espressioni. Rispetto a De Gasperi e anche a Moro e a Fanfani egli e’ stato piu’ l’uomo della continuita’ e della normalita’ della gestione del potere che non il protagonista di grandi progetti politici e di grandi cambiamenti strutturali”
Ricordiamo che Andreotti è stato condannato per associazione mafiosa (reato prescritto) prima di fargli un bel funerale di stato, ok?
Infatti pare che su sua richiesta si farà una cerimonia privata, in sordina.
Il potere logorerà anche chi ce l’ha, alla fine ,ma la dignità , quella rimane.