Le slot machine, le Iene e la Mondadori

Prendo spunto da questo servizio delle Iene, relativi ai videopoker.
Si parlava di percentuali in calo , dal 12 al 4 per cento.
Diciamo che erano molto imprecisi, come esposizione.
Le macchinette videopoker, o slot machine che vedete nei bar e nelle sale giochi sono gestite da gestori e dallo stato.
Sono progettate per restituire il settantacinque per cento dei soldi che vengono introdotti, quindi, matematicamente, se inserite all’interno della macchinetta 10 euro , al massimo potrete ricavarne 7,5 euro.

Potrei già fermarmi qui, pensandoci bisognerebbe essere matti per giocare con una percentuale di aggio, ovvero  i soldi dovuti allo stato, al gestore e all’esercente pari al 25 per cento circa.
Ma la gente gioca e non si limita a perdere il venticinque per cento , ma perde tutto., perché?
Un giocatore non si limita a giocare fino ad una cifra prefissata e tornare a casa gongolante per la vincita oppure con la coda tra le gambe, dopo aver perso.
Un giocatore gioca tutto , anche le vincite, fino a che non ha finito i soldi, poi se ne procura degli altri e continua.
Il bar o la sala giochi dove vedete le maledette macchinette quindi , si comporta così:
a grandi linee, incassa il venticinque per cento previsto dalle macchinette, poi ne consegna una metà allo stato e divide il ricavato con il concessionario.
Alla fine gli rimane il sei per cento del denaro giocato.
Se però consideriamo  i giocatori compulsivi, quelli che passano ore a giocare finchè non hanno finito i soldi, allora ,in vari passaggi successivi a loro rimane un quarto dei soldi che loro hanno perso……
Un bel business, tutto sommato. 
Lo stato , ovviamente la fa da padrone, non solo incassa metà del ricavato netto delle giocate, ma pretende anche le tasse sugli utili della sala giochi e del concessionario , durante il  proibizionismo al Capone non l’avrebbe fatto.
Per il Poker on line, invece il discorso è ben diverso, in quel caso la percentuale versata al giocatore arriva fino al novanta per cento e, grazie ad alcune leggi volute dai governi Berlusconi e Monti , la percentuale che lo stato ricava è passata dal 5 al 4 per cento.

E questo perché?
Per permettere ai concessionari del gioco on line di attrezzare le loro reti di computer……
Carino da parte dello stato aiutare le aziende che gestiscono il gioco d’azzardo, ricordate che quel punto percentuale in più corrisponde ad una maggiorazione del venti per cento dei ricavi complessivo.
E adesso arriviamo a Mondadori.
Come saprete la Mondadori è una delle aziende del nano malefico di Arcore, che , con una legge da hoc del dicembre 2012 è diventata concessionario del gioco on line tramite la controllata Glaming.
Ecco un estratto del decreto firmato dal governo Monti il 21 dicembre 2012.
GLAMING srl COSTITUENDA tra Arnoldo Mondadori Editore spa Milano e Fun

Gaming srl Roma, conc. n. 15008;

La costituenda società si è data molto da fare, oltre al gioco on line ha già aperto 49 sale in Italia……….
Non so cosa dire, quasi quasi mi arrendo al nuovo che avanza e metto su una sala giochi anche io.