Le mail di Giulia Sarti -il vero scandalo del Web

In questi giorni sui parla delle mail di alcuni dei deputati del Movimento 5 stelle messi in rete, in particolare “gli Anonymous del PD” hano messo in rete la copia degli account hotmail del deputato Giulia Sarti, riminese e di 25 anni, dal 2008 fino a qualche giorno fa.
Noto senza sorpresa che  la presidentessa della Camera dei Deputati, la Signora Laura Boldrini, riesce a procurarsi velocemente mandati dal giudice per bloccare siti che ritrarrebbero sue foto discinta (si tratta di una signora che le somiglia, ovvio), ne ho già parlato.
Mentre le denunce della Sarti rimangono, per il momento, lettera muta.

Arriviamo al punto , questi sedicenti anonymous , che non c’entranon niente con quelli veri, pare, hanno minacciato di rendere pubbliche altre mail se Bepe Grillo e Casaleggio non rendono pubblici i loro introiti e i loro patrimoni.
Ne parlo io , così sono contenti.
Casaleggio , malgrado tutto non è ricco , la sua azienda ha fatturato anche uno o due milioni di euro all’anno, ma c’è del personale da pagare, alla fine rimangono circa cento-centocinquantamila euro all’anno, da spartirsi tra lui e il figlio.
Cari anonimi, basta guardare i bilanci.
Beppe Grillo , invece è benestante, se non ricco, e lo è da prima di entrare in politica, al suo livello nel mondo dello spettacolo si fattura tutto, quindi dove è il problema?
Paolo Villaggio e Celentano ,solo per fare un esempio,  pare siano più ricchi di lui, e nessuno dice niente , in proposito……
Arriviamo all’altro punto elencato dagli anonimo del PD.
Dunque, se io misuro gli accessi del sito in centinaia al giorno non posso che rimanere estrefatto dal milione e mezzo di accessi giornalieri medi del sito beppegrillo.it.
Già altri si sono posti il problema dei guadagni dovuti alla pubblicita.
Dunque, una campagna pubblicitaria grosso modo può remunerare i click fatti dal pubblico , diciamo intorno a qualche centesimo ogni cento visite.
Con un milione e mezzo di accessi, diciamo che si può parlare di quanto , mille euro al giorno?
Arriveremmo a trecentocinquantamila euro all’anno , come minimo , più probabilmente la cifra incassata è circa 500-700 mila euro all’anno.
Sembra molto , ma il sito ha tantissimi accessi, è aperto da anni e c’è gente che se ne prende cura a livello professionale, e va pagata.
Altro discorso è al vendita di libri e DVD relativi al movimento e a Beppe Grillo ampiamente pubblicizzati sul sito stesso, anche li le vendite possono essere importanti, ma si tratta, più o meno , di fondi che servono per la gestione del partito, sia pur minima, ma le spese ci sono.
Ricordo che altri partiti  non si fanno bastare decine di milioni all’anno, e a spese dei contribuenti.
Però ricordo che la Polizia non ha ancora fatto niente per bloccare le mail , si tratta di un file di 1,2 GB, hostato in diversi posti, comunico che si sono aggiunti altri cinque archivi, basta cercare altre mail, tra cui quelle di Stefano Vigna sono stati messe in rete.
Una notizia di cui mi sono reso conto pochi minuti fa, nel sito di ParAnoia (no il link non ve lo metto , ragazzi).
E qui sorge un problema, come sapete non è possibile bloccare realmente la diffusione di un archivio, una volta che qualcuno lo ha scaricato, si tratta di un fatto gravissimo, e che solo adesso si comincia a capire nella sua estensione.
Infatti non succederebbe niente a hackeare le Mail di Gasparri o di La Russa, per esempio, credo che i due vecchi dinosauri non siano neanche capaci di usare un computer.
I deputati del M5S , in vece vivono e lavorano connessi permanentemente ad internet, e , pare che avessero utilizzato dei sistemi per sincronizzare le mail sia utilizzando il cellulare che il computer, una grave falla perla sicurezza.
Beh, ragzzi, la prossima volta state più attenti, utilizzate dei sistemi di gestione della posta, scaricatela nel computer e eliminatela periodicamente dal web (fatevi una copia per sicurezza).
E poi, periodicamente: