Aggiornamento sui combattimenti nel Dombass, Le cose non vanno proprio lisce per i militari di Kiev, e il ministro della difesa russo parla di “bombardamenti chirurgici”


Eccola foto di un T64 Bulat Ucraino , i più moderni mezzi in mano all’esercito ucraino, ne avevano dieci  o dodici di quelli, adesso almeno uno di meno.

I giorni scorsi sono stati pieni di vittorie da parte dell’esercito ucraino, forte di mezzi e di uomini molto superiori di numero , si sono addentrati sempre di più nei dintorni di Donetsk e Lugansk, le roccaforti del “nemico” , ovvero dei separatisti filorussi.
Non senza incontrare una forte resistenza, logicamente.


La decisione del governo ucraino deve essere stata quella di “circondare” le città controllate da nemico e di “isolare le frontiere”.
Sulla carta una ottima decisione tattica, ma sono cominciati i problemi.
Nella parte nord est il piano della chiusura dei confini non è riuscito proprio, per colpa dei “cosacchi” locali, che hanno fatto una resistenza incredibile, fatta di scontri sul campo e di continui attacchi di guerriglia.
Nella parte sud, come potete vedere dallo schema il piano originario ha avuto successo , gli strateghi di Kiev hanno inviato almeno tremila dei loro uomini migliori lungo una stretta striscia di confine.
E sono cominciati i guai, sono stati attaccati lungo la stretta linea dalle artiglierie dei ribelli e si sono trovati tra l’incudine dei ribelli e il martello dell’esercito russo in attesa spasmodica di un loro sconfinamento, come era prevedibile.
I “ribelli ” stanno cercando di isolare questi soldati chiudendoli in una “sacca” e stanno facendo molta pressione nelle città di Saur-Mogila (САУР-МОГИЛА nella mappa) e Amvrosievka (АМВРОСИЕВКА nella mappa).
ovviamente l’esercito ucraino sta cercando di rompere l’accerchiamento nelle proprie truppe e sta ammassando truppe in quella zona, al confine con la Russia.
L’obbiettivo è quello di salvare i tremila soldati ormai quasi del tutto accerchiati, e a corto di carburante e di munizioni. 
Una volta rotto l’assedio , l’esercito ucraino potrebbe cercare di accerchiare la città di Donetsk da sud, chiudendo in una sacca parte dei “ribelli”.
Una gara a chi accerchia prima , nata solo grazie all’incredibile stupidità degli strateghi ucraini.
Ovviamente le linee di rifornimento sono molto vulnerabili e in quella situazione è difficile manovrare.
Questo spiega anche come mai tanti colpi di artiglieria siano piovuti in territorio russo negli scorsi giorni, facendo dei feriti e anche una vittima tra la popolazione civile.
Penso che sia difficile stabilire chi abbia fatto fuoco in territorio russo, se i separatisti o l’esercito regolare ucraino. 
Ovviamente questo stato di cose dà un bell’assist agli interventisti russi, basti pensare alla reazione di Israele, un cinquantina di razzi sparati sul suolo israeliano, senza danni rilievo né vittime , hanno “giustificato” centinaia di morti e di bombardamenti nella striscia di Gaza.
Non so chi farà fuoco sul territorio russo nei prossimi giorni, so però che gli attacchi, se ci saranno, saranno molto “chirurgici” in pieno stile russo, ovvero bombe pesanti centinaia di chili che arriveranno sopra le forze dell’esercito ucraino, senza preavviso.

Malgrado la disparità delle forze in campo l’esercito di Kiev sta spingendo tutte le forze disponibili all’attacco , e la media di due velivoli al giorno abbattuti dai separatisti, lo conferma, oltre alle ingenti perdite quotidiane di uomini e di mezzi blindati.

E questo dà da pensare, forse il governo di Kiev sa qualcosa che noi non sappiamo, qualcosa che li spinge disperatamente a cercare di “chiudere la faccenda” nel più breve tempo possibile.

Forse altre zone dell’ucraina fremono per l’indipendenza, forse i neonazisti della milizia sono fuori controllo, o forse l’inverno che si avvicina.
Probabilmente tutte queste cose insieme, e anche qualcosa in più.