Ablyazov e Nazarbayev – oligarchi del Kazakistan for dummies

Quel grosso, grasso , brutto pasticciaccio Kazako continua a far parlare di se, ma ci sono alcune cose sa puntualizzare.
Prima di tutto il trattamento riservato alla moglie e alla figlioletta di Ablyazov è immondo.
Stanno venendo fuori particolari succosi, erano dotati di un visto della Lettonia e di un passaporto diplomatico, per cui non dovevano essere estradate , se non dopo una procedura complessa ed un sacco di avvocati.
Ricordate il caso brasiliano di Cesare Battisti, addirittura condannato per omicidio?
Col cavolo che lo hanno estradato…..
Ma l’immaginario collettivo si scatena , si immagina un povero rifugiato kazako, con la barba e il libretto rosso , fuggito dal dittatore, che finalmente riesce a prendere in ostaggio la moglie e la figlia.

Niente di questo è vero , tranne il dittatore e la famiglia in ostaggio.
Il tutto parte dalle repubbliche ex sovietiche, con la nascita di imperi economici dal nulla e la creazione dei famosi oligarchi, ovvero persone arricchitesi illegalmente , grazie ai favori dei politici di turno.
Si, perché , sapete, da quelle parti si dice:
“io faccio il politico e comando , tu se miliardario , mi appoggi ma non entri in politica
In Italia non facciamo così.
E negli anni si sono visti tanti personaggi che non si sono accontentati di essere miliardari (in euro , non in rubli), ma hanno voluto entrare in politica.
Alcuni di essi , come la Tymoshenko o Khodorkovsky, sono attualmente in galera. 
Lo sapevate che la Tymoshenko insieme alla famiglai controllava un quarto dell’economia ucraina, vero?
Altro che rivoluzionaria…..
Altri, come Roman Abramovich, Boris Berezovski e Ablyazov stesso sono fuggiti a Londra e hanno ottenuto asilo politico.
Perché?
Perché erano “nemici ” della Russia, quando possono mettere un bastone tra le ruote dei sovietici i britannici son contenti.
Arriviamo a Ablyazov, il famoso dissidente.
Trattasi si un miliardario, che , insieme ad alcuni amici, fondò una banca, la BTA.
Questa banca diventò moto importante in Kazakistan, e cominciò ad espandersi in molte repubbliche ex sovietiche.
Cominciarono gli attriti con il boss kazako,  Nazarbayev, venne arrrestato e rilasciato, ma continuò ad occuparsi della politica, fino alla fuga avvenuta nel 2009 a Londra.
Diversamente da quello che successe a Abramoivich, le istanze processuali della Bta vennero accolte dai giudici inglesi, e cominciò una serie di processi.
Come molti altri oligarchi russi fuggiti all’estero, il nostro eroe si era portato dietro qualche miliardo per le spesette, oltre ad aver fatto un sacco di debiti con operazioni spregiudicate , in giro per il mondo, si tratta di parecchi miliardi in totale.
Però  Ablyazov era un sostenitore non dell’occidente, ma della Russia, e il suo progetto politico , oltre ad un ridimensionamento del potere del leader kazako, prevedeva accordi economici con la Russia.
Il leader kazako, Nazarbayev, deve essersi accorto che la Russia è molto più potente economicamente del suo paese ricco di risorse , ma in via di sviluppo, e ha cercato di avvicinarsi all’occidente, dandogli petrolio in cambio di appalti.
Tanti, tantissimi appalti, tra ferrovie, impianti per l’estrazione, palazzi e altro, decine di miliardi di euro.
E l’Italia, oltre ad aver preso una fetta tramite Finmeccanica ed Eni, ha fatto la bella figura diplomatica appoggiando un rapimento legalizzato di una donna e della sua bambina di sei anni, tanto per fare un favore  al Kazakistan.
Proprio la mossa degna di una delle nazioni più potenti del mondo.
Ma la colpa , come ha detto Alfanino, è dei brutti kazaki cattivi e di qualche funzionario italiano ,che ha approfittato del vuoto di potere, non c’era il capo della polizia e il ministro dell’interno.
Dite che Alfano era ed è il ministro dell’interno?
Infatti, in quella posizione non c’era nessuno, come dicevo.