- Problemi di economia monetaria, a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969.
- Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria, Milano, Tamburini, 1970.
- Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico, Milano, Tamburini, 1974.
- Per un’analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana, Milano, O. Capriolo, 1974.
- Ricerca sul sistema creditizio, I, Quadro generale, con Tommaso Padoa-Schioppa, Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976.
- Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia, con Onorato Castellino, Mario Deaglio, Elsa Fornero, Sergio Ricossa, Giorgio Rota, Torino, Giappichelli, 1978.
- Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
- L’Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l’unione economica e monetaria europea, con Franco Bruni, Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Università commerciale Luigi Bocconi, 1989.
- Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano, con Franco Bruni, in Mario Arcelli (a cura di), Il ruolo della banca centrale nella politica economica, Bologna, Il Mulino, 1992.
- Il governo dell’economia e della moneta. Contributi per un’Italia europea, 1970-1992, Milano, Longanesi, 1992.
- Il mercato unico e l’Europa di domani. Rapporto della Commissione europea, presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997.
- Intervista sull’Italia in Europa, Roma-Bari, Laterza, 1998.
- La Democrazia in Europa: guardare lontano, con Sylvie Goulard, Rizzoli, novembre 2012.
- Il tuo primo “collaboratore” d’eccezione è Tommaso Padoa Schioppa, altro economista, e noto per essere stato il vero artefice teorico del concetto stesso di Euro.
- Altro personaggio Noto è Onorato Castellino, altro economista, noto per le sue teorie e la sua franchezza sul sistema pensionistico italiano.
- Mario Deaglio, Economista e marito della Fornero, teorico della globalizzazione e della macro e mini economia. Tra l’altro Il fratello minore di Deaglio, Enrico, è un famoso giornalista, noto per la sua puntigliosità nel dare contro Berlusconi, ma che strano.
- La famosa Elsa Fornero, altra economista, oltre che Ministro , altra seguace delle teorie Montiane e di Castellino sulle pensioni , e sulla necessità di regolare la spesa al più presto, venuta nello scorso anno a contatto con la realtà brutale delle sue azioni.
- Sergio Ricossa, invece, è il falco dei “compagni di Merende” montiani, propugnatore del più sfrenato liberismo , e della teoria che “il mercato si regola da solo” e dello “stato inutile” che mangia i soldi delle tasse.
- Giorgio Rota, ennesimo economista Keynesiano , ma con idee tutte sue sull’economia stessa, forse unica voce in contrasto con l’universo Montiano.
- Franco Bruni, è il primo laureatosi con Monti , ed è suo fedelissimo, nonché falco estremo europeo ,sogna una Europa Potente e unita e una banca centrale schiacciassi, oltre a interessanti teorie economiche, che meriteranno altra trattazione.
- Mario Arcelli, altro economista di spicco , studioso delle teorie monetarie.
- Sylvie Goudard, Francese, altra economista e tramite di Monti con l’Europa, membro dello Spinelli Group, ennesima associazione di cui Monti fa parte.
In Europa esiste un titolo di Stato considerato liquido e sicuro, il Bund tedesco,
la cui forza riflette la preferenza relativa degli investitori rispetto ad altri titoli
governativi presenti in Europa. Considerato in una prospettiva mondiale,
tuttavia, il Bund è un’entità relativamente piccola. Il recente crollo dell’euro
durante la crisi greca rispecchia un deflusso di capitali dall’Europa verso i titoli
di Stato USA che neanche la qualità del Bund è riuscita ad arginare. L’Europa è
chiaramente penalizzata dalla mancanza di un titolo di portata mondiale.
Siamo nel 2010 e già prospettava la creazione di un mercato unico del debito pubblico europeo .
l’enorme debito pubblico, non basterà ridurre le spese e imporre una disciplina di
bilancio, ma occorrerà anche aumentare le imposte. Si può anche
ragionevolmente immaginare che gli sforzi di risanamento del bilancio
determineranno uno spostamento dalle imposte sui redditi verso imposte
indirette e saranno imperniati su imposte con minori effetti distorsivi sulla
crescita, in particolare le imposte ambientali.
- Modifica delle pensioni , è chiaro che , già a partire dal 2013 le pensioni dovranno avere un drastico ridimensionamento (ovvero prenderete meno soldi, e da subito , se non avete capito) allo scopo di pagare il debito pubblico.
- riforma mecato del lavoro, dobbiamo essere competitivi , quindi bisognerà rivedere al ribasso i salari minimi , e ridurre lo stipendo agli statali , per essere “competitivi”
- Liberalizzare, ovvero vendere, tutto e a qualsiasi costo , anche le municipalizzate, l’acqua, anche se bloccata da vari referendum e le spiagge,. Con quello si spiega che , quest’anno o prossimamente verranno fatte delle “aste” per le aree demaniali , tipicamente le spiagge attrezzate, che verranno tolte ai gestori attuali (che le pagavano due soldi). I nuovi acquirenti , che le avranno comprate a fior di milioni , probabilmente si vedranno arrivare , a caro presso , la possibilità di aumentare il tempo della concessione (facevo solo un esempio).
- Eliminazione delle province,: è un provvedimento necessario , oltre che per ridurre soldi , per ridurre i livelli di controllo , in caso di un nuovo parlamento europeo, comuni , province, regioni , parlamento locale e parlamento europeo , sono francamente troppi.
Tutto questo al fine di convincere la Germania ad accollarsi la responsabilità del debito pubblico europeo, e sulla via di una nuova costituenda unità europea e banca centrale.
Però i tedeschi col cavolo che ci pensano.