Una proposta di legge in Ucraina, la pena di morte per i traditori della patria.

eccolo in elmetto e giubbotto antiproiettile, mentre va a salvare la patria.

Il personaggio di oggi è il buon Oleg lyashko, politico sui generis nel nuovo governo ucraino, anche se era presente pure nel vecchio.
Dopo un militanza nel partito della Tymoshenko si divide e diventa il leader del partito radicale Ucraino , e come tale siede nel parlamento.

Caratterizzato da un carattere vulcanico e difficile , capiamo la sua personalità dalla sua pagina Web.
Premetto ,non è un nazista come altri esponenti del governo, ma un acceso nazionalista con forti connotazioni religiose,
Il suo discorso di presentazione è illuminate, parte con: “l’ucraina che non sfrutta le risorse che Dio gli ha dato” e termina con So che vinceremo , perché Dio è con noi e l’Ucraina !”.
Matto come un capretto, fanatico religioso e in un paese con gravi problemi economici (gravi è un eufemismo, la loro economia sta per finire giù per lo scarico del cesso), cosa ti combina? 


Gliel’hanno fotografata mentre la teneva in mano….


Questa proposta di legge che riporta, Testualmente:

“L’adozione della pena di morte per gli aggressori della Patria in caso si intervento armato della Russia.
La pena di morte è prevista anche per: traditori, sabotatori, saccheggiatori, disertori e spie.”

Russi, se attaccate siete avvisati, non faranno prigionieri.

Non so quali sono le possibilità di questa legge di passare al vaglio del parlamento e del veto del presidente ucraino, ma comunque è una roba grossa, se ci pensate
E’ anche il principale sostenitore di alcune peculiari attività del governo ucraino:
la chiusura delle frontiere con la Crimea, oggi 22 marzo, i duemila militari della Crimea, in stanza nell’esercito , che vogliono tornare a casa (su diciottomila, ricordiamolo, gli altri si sono uniti all’esercito Russo) non possono rientrare.
Lo scavo di trincee e la posa di ostacoli per i carri armati lungo diverse strade dell’Ucraina.

Ma un altro aspetto del fantastico Oleg dobbiamo rimarcarlo:
la sua lotta e il desiderio di chiedere pesanti pene, certe e inappellabili a chi saccheggia le proprietà statali..

Quando era un ragazzo scapestrato, nel 1994 viene condannato a sei anni e mezzo di galera, poi condonati in seguito ad una amnistia, per saccheggio di proprietà statali.

Già.