Terza Guerra Nondiale: news dai fronti di Ucraina e Siria (guerra tiepidina, per il momento)

Fronte ucraino.

Beh, a qualcuno deve essere venuto in mente delle piccole conseguenze del maldestro sistema utilizzato dai facinorosi per interrompere il transito di energia elettrica verso la Crimea “occupata”.
Intanto parecchi loro compatrioti si sono trovati al freschino, dato che le stesse linee alimentavano anche le loro città.
Inoltre questa energia se non va verso la Russia non va da nessuna parte, per via della mancanza di elettrodotti alternativi.
Chiedetelo agli addetti delle centrali nucleari di Zaporithie, che si sono trovati a dover implementare un bello spegnimento di emergenza, per evitare l’esplosione delle sottostazioni elettriche.
E lo spegnimento di emergenza , in una centrale nucleare, è una cosa brutta brutta, che sottopone a un bello stress le strutture.

Meglio avvisarli, la prossima volta, altrimenti, a lungo andare, potrebbero esserci problemi.
Inoltre le compagnie elettriche del luogo hanno fatto sapere ai “patrioti” che, se non vendono l’energia agli “invasori russi” non fatturano, e che se non fatturano chiudono.
Dall’altra la minaccia russa di bloccare afflussi di gas e carbone, ha funzionato, pare.
Dopo un bel weekend patriottico i tecnici ucraini stanno riparando le linee.
Nessuno impedisce però ai nazifroci di riprovarci, sono per la lotta dura e pura e , diciamocelo francamente, non sono delle aquile.
Lo dicevo che , da quelle parti si prospetta un natale interessante, per ucraini e crimeani, e anche per i poveretti del Dombass, che rischino di passarlo sotto le bombe.
Beh, auguri a tutti.

Fronte siriano

Che bella situazione, vero?
Intanto i russi fanno sapere che “ci saranno conseguenze”, e, come al solito mi sa che si pianifica a lungo termine.
Il turismo turco prenderà una bella botta, dato che i russi erano una voce importante del loro business.
Anche il commercio, pare, dato che anche una buona parte delle esportazioni era diretta verso al Russia, anche in “nero”.
Un giro di vite ai doganieri locali, che si troveranno a dover tirare fuori libroni polverosi e ad applicare alla lettere le prescrizioni , daranno una bella botta ai commercianti turchi.
In Ucraina ha funzionato, senza neanche emettere leggi speciali, oltre il 75 per cento della merce ha smesso di passare verso la Russia, e pare che solo alcuni imprenditori , vicini a Mosca, non abbiano problemi.
E da gennaio embargo totale.
Si parla già di rivedere le norme per il visto e di togliere tutte le agevolazioni speciali date a tantissimi , e ricchissimi, commercianti turchi.
Sarà un problema anche per i russi, che non potranno comperare vestiti griffati falsi nei negozi di Lusso (pare che almeno i tre quarti dei vestii in vendita nelle boutique esclusive di Mosca siano in realtà imitazioni cucite nei sottoscala turchi).
Rimane di capire che cazzo gli sia venuto in mente ai turchi, oggi, soprattutto pensando alle ripercussioni economiche per il paese.
O Edorgan ha sbroccato o qualcuno ha fatto davvero una cazzata..
Intanto, però , mi sa che agli aerei con la mezzaluna faranno meglio a stare accuratamente entro il loro confine, e a evitare altrettanto accuratamente anche le zone del loro paese con forte presenza curda.
Meglio evitare Istanbul come località di vacanza, nei prossimi giorni, i “terroristi ” curdi potrebbero improvvisamente trovare abbandonate per terra delle armi molto, molto sofisticate.
Il giochino : “io aiuto un terrorista che non è mio amico , ma è molto TUO nemico” funziona in ambo i sensi.

P.S anche in Turchia ci sarà un natale interessante, temo, meglio evitarla accuratamente, perlomeno fino a guerra finita. Niente auguri, per loro.