Pianeta Dei Pazzi: Siria e Ucraina: bombardamenti “misti” e elettrodotti che saltano.

Post preparato giusto ieri, ampiamente superato dagli eventi odierni, parrebbe.
Però, tante volte occorre capire cosa è successo “prima”, per sapere cosa succederà “dopo”.
Come al solito seguiremo alcuni dei punti più “caldi” del pianeta.

Cronache dalla terza guerra mondiale.

Fronte Siriano

Come volevasi dimostrare, giusto ieri scrivevo dei turchi “birichini” e quelli cosa ti fanno?, abbattono un aereo russo…

La Siria è il solito, gigantesco e inverosimile casino.
L’esercito siriano avanza, riconquistando posizioni perse alcuni anni fa.
Evidentemente i bombardamenti russi aiutano.
Ufficialmente adesso cominciano le azioni di terra dell’esercito di Mosca, anche se sospetto che molti “Pipistrelli” con la maglietta a righe fossero già da tempo  sul posto.
Intanto però i francesi hanno cominciato a bombardare non si sa cosa, dato che hanno rifiutato la proposta russa di scambiarsi informazioni sui bersagli.
Dall’altra gli ammerregani, forti dei loro “cinquanta” uomini messi sul campo, una forza così titanica che per permette di schierare 10-anche 15 uomini alla volta in operazioni di combattimento, stanno bombardando di brutto i loro ex amichetti dell’ISIS.
Per capire cosa succede basta leggere tra le righe i resoconti dei bersagli colpiti.

I russi bombardano le colonne di camion che dal nord della Siria e dell’Iraq, si dirigono in Turchia per vendere il greggio.
Si parla di almeno 500 camion cisterna distrutti.

Gli americani bombardano i camion, ma, soprattutto , spianano le vecchie raffinerie che prima appartenevano ad Assad, e che potrebbero tornare sotto il controllo del governo siriano.

Si fanno i dispetti come i bambini, sarebbe ancora più comico se il pensiero dei conducenti delle autobotti e degli addetti alle raffinerie, non tornasse in mente.

E nel cielo siriano si incrociano:

Aerei russi, impegnati a bombardare freneticamente.

Aerei francesi, impegnati a bombardare altrettanto freneticamente bersagli fornitegli dalla CIA, di cui non conoscono niente.

Aerei israeliani, impegnati a bombardare nel sud gli stessi fanatici Jahdisti che hanno supportato per anni.
Perlomeno così dice il governo di Tel Aviv.

Aerei del governo siriano, condotti da piloti fin troppo coscienti del grande numero di missili antiaerei presenti in zona.

Aerei Turchi, intenti a operazioni di” pattuglia”, pattuglia molto aggressiva, a dire il vero.

Incredibile che gravi “incidenti” non siano ancora avvenuti, come , per esempio un bombardiere americano che si “sbaglia” e bombarda l’ambasciata russa di Damasco per “errore”. (QED)

secondo me rischia di andare a finire male.

Non dimentichiamo inoltre il grande numero di droni e missili da crociera che svolazzano qua e là. l’incubo di un controllore di volo divenuto realtà.

Fronte mediatico

Osservatorio Siriano Dei Diritti Umani.

Un protagonista dei questa piccola, sporca guerra è il signore che vedete qui sotto, un nuovo amico.

Il buon Rabi Abdulrahman è il direttore, responsabile e unico esponente di questa fantomatica organizzazione, la fonte originaria di tante notizie riportate dai media occidentali, come i “barili bomba” e gli attacchi con il “gas” delle truppe di Assad prima e poi delle statue “distrutte” ad Aleppo e dei “Gay buttati dalle finestre”.
Lui in persona, un placido immigrato in Inghilterra, che gestisce con la moglie un negozio di abbigliamento a Coventry, è la fonte delle notizie più eclatanti sulla Siria, riportata da tutti i media occidentali, al Jaazeera compresa (questa è sottile, spero che molti possano apprezzarla).
Il mistero è come mai costui , che si avvale di alcuni amici in Siria che gli telefonano come informatori, sia ancora vivo e vegeto.
In fondo non è mica nascosto , e sull’elenco telefonico di Coventry, mi sa che non ce ne sono tanti, di Abdulrahman.
Si vede che al governo di Damasco non gliene frega niente di costui, lo sanno benissimo che qualsiasi cosa facciano e dicono, i governi occidentali vorranno bombardarli lo stesso.
Per quanto riguarda i pazzerelli con la barbetta, beh, di quelli ce ne sono parecchi in tutta europa.
O sono d’accordo con la balle propinate da questo tizio, oppure la fantomatica organizzazione dell’Isis non esiste proprio.
Magari il buon Rabi non è altro che uno scrittore al soldo della CIA.
O del Mossad, che poi, quando si parla di quelle zone è la stessa cosa.
Quale è la verità?  Ah, saperlo.
Forse tutte queste cose insieme, sarebbe molto mediorientale.

P.S. del nostro amico è la notizia dell’abbattimento dell’elicottero russo , arrivato per salvare i piloti. Spero tanto che anche stavolta sia una balla.
Per ora le fonti russe parlano di otto aerei mandati al soccorso e di uno di questi che ha dovutoa atterrare per via di una avaria, senza altre vittime.

Fronte Ucraino

immagine simbolica, i fascistelli che si gloriano di aver fatto saltare un “loro” traliccio , 
nel loro territorio, lasciando al buio, oltre ai “russi” un altro milione di ucraini.  
Bella mossa.

Solito casino, indicatori economici in quel di Kiev “leggermente negativi”, come al solito.

Ma la notizia vera è la distruzione dei tralicci di quattro linee ad alta tensione che alimentavano la Crimea.

Pare che i soliti buontemponi filoeruopei, ovvero il classico branco di nazifroci, ha legato ai suddetti tralicci delle munizioni da carro armato, facendole saltare.
Non un sistema ad alta tecnologa, però il traliccio è andato giù lo stesso.
Il risultato è che una buona parte degli abitanti della Crimea subisce continui blackout e sbalzi di corrente.
E la situazione non sarà risolta prima di Natale o giù di li.
Ora, in qualche modo il milione e otto di crimeani, adesso russi, ce la farà, turbine a gas di emergenza dovrebbero riuscire in qualche modo a farli andare avanti, anche se con gravi disagi.
La causa di questo casino è il vecchio sistema di trasmissione di energia sovietico, che creava delle belle centrali qua e là , preferibilmente nucleari e poi mandava tralicci in giro a distribuire l’energia.
In Ucraina, paese artificiale creato ventitré anni fa, ricordiamolo, oltre alla Crimea , adesso territorio russo, altri territori, ucraini ricevono energia solamente dalla Russia, e milioni di questi cittadini sono adesso “leggermente preoccupati”.
Ma sarebbe infantile tagliare l’energia tout court.
Infatti il gas nei depositi ucraini, e anche il carbone, basta giusto per pochi giorni, non c’è bisogno di fare proprio niente, da parte di Mosca.
E mosca infatti non fa niente, solamente blocca le fornitura di carbone e di gas all’ucraina per “ritardo nei pagamenti” e aspetta il “freschino” che sta arrivando da nord.
Una simpatica situazione, foriera di interessanti sviluppi.
Ora parliamo del “piccolissimo problema” degli ucraini in generale.
Ora, come saprete si stanno occidentalizzando, e, la cura del FMI è la solita, inflazione, tasse e stipendi che rimangono bassi.
I nostri amici ukropitechi pagano il gas la bellezza di 27 centesimi di euro al metro cubo.
Beati voi, direte, solo che prima del colpo di stato del 2014 , lo pagavano 4 centesimi circa.
M ano solo , non ci mettiamo i costi di distribuzione e di incasso delle bollette.
Mediamente ogni passaggio da una società distributrice all’altra costa il 25 per cento e ci sono almeno due passaggi.
Per pareggiare i conti le società del gas ucraine dovrebbero incassare minimo 60 centesimi di euro al metro cubo, che è poco , rispetto al più di un euro del costo dello stesso gas in Italia, ma non molto.
Problema di oggi: come fa un ucraino, che guadagna 120 euro al mese, quando va bene, a pagarsi il gas a 60 centesimi al metro cubo , con una casa vecchia piena di spifferi e -30 gradi fuori?
Risultato : non ce la fa.
Adesso, anche con le miti temperature di questo inverno, oltre il 30 per cento delle utenze risulta morosa.
Il bello è che , adesso, tranne che per i primi cento metri cubi a prezzo politico, gli ucraini continuano a pagare il gas a 40 centesimi.
lo vendono ancora sottocosto , i minchioni, e continuano a chiedere soldi agli occidentali  per riscaldarsi.
Gli ultimi 500 milioni di euro di finanziamento per il gas sono stati versati più o meno integralmente alla Russia, e sono durati … 12 giorni.
Comincio a sentire un certo freschino, e voi?
P.S. sono tempi duri, questi, state attenti nei commenti!
Trollino avvisato…