Sulle tante “mappe” che circolano in rete sulla guerra del Dombass.

Premetto che la situazione sul campo reale la sapranno probabilmente solo alcuni strateghi delle due fazioni.
Fazioni che non sono i militari ucraini “buoni” e i “mercenari russi cattivi”, ma sono composti principalmente da:

Ucraini: per lo più soldati coscritti affiancati da battaglioni di mercenari , finanziati da alcuni oligarchi (ogni riferimento al Kolomoisky è puramente casuale).
pare che si siano anche notevoli tracce di “consiglieri”  Usa e polacchi, tra l’altro

Dalla parte degli oppositori possiamo annoverare.
Volontari locali
Mercenari e volontari provenienti da diversi paesi ex sovietici, Russia compresa.

Sfruculiando in rete possiamo trovare queste due mappe:

Situazione dei combattimenti dal punto di vista dei separatisti

Situazione dal punto di vista del governo di Kiev, anche questa ampiamente superata dagli avvenimenti..

Tralasciando le partigianerie e i desiderata, proviamo a fare un ragionamento:
la zona contesa è davvero molto piccola, e anche uno spostamento delle truppe di dieci chilometri è mnotevole.
Non sono soldati fermi in trincea che si scambiano colpi di fucile, sono truppe su mezzi blindati che si spostano , lanciano un attacco con artiglieria e mortai e si dirigono in un altra posizione.
Cosa ci mete un mezzo blindato a fare dieci chilometri?
Qualche minuto?
Inoltre i miliziani del Dombass mentono spesso e volentieri sulla situazione strategica, dato che molti degli “strateghi” dell’esercito ucraino si avvalgono dei loro comunicati per spostare le truppe.

Ritengo che per il controllo della zona contesa il numero di vittime, stimato in migliaia di persone, è troppo grande per il governo di Kiev, che sta buttando via letteralmente ogni euro (o dollaro) disponibile per ottenere il controllo del Dombass a qualsiasi costo.
La propaganda del governo di Kiev parla di una “battaglia contro i russi”, mentre sta bombardando il proprio territorio, uccidendo i propri civili .
Le case e le fabbriche che bombarda sono le “sue”, i mezzi militari utilizzati dai separatisti sono quelli del suo esercito.
Si parla molto di sostegno da parte dei russi, ma non si è ancora trovato un solo mezzo blindato in mano ai ribelli non proveniente dai magazzini dell’esercito ucraino.
il famoso “supporto ” russo si limiterebbe , forse, ad armi portatili e munizioni.
Un po’ poco, per parlare di “aiuti”soprattutto considerando l’appoggio militare e logistico dato da paesi come Usa e Polonia al governo di Kiev, neanche tanto nascosto..
Ma per chi stanno combattendo i militari di Kiev?
Per un governo composto dai partiti che prima stavano all’opposizione, con una rappresentanza anche dei piccoli partiti neonazisti.
Il partito comunista e il partito delle regioni, molto forti nell’est non sono praticamente più rappresentati,  anzi, il partito comunista, che otteneva il 15 per cento circa dei voti, è stato dichiarato illegale.
Il problema del paese , che ha portato alla rivoluzione di febbraio era l’immensa corruzione del paese, rappresentata dagli oligarchi, i ricchissimi “padroni” di tutto.
Bene, il cambiamento del potere a kiev ha portato alla ribalta alcuni di questi, come Taruta e Kolomoisky e ha messo in “disgrazia” altri come Firtash e Akhmetov, per non dimenticare un altro di questi oligarchi, Poroshenko, che è addirittura diventato presidente..
La propaganda anti russa e i continui riferimenti sul patriottismo servono a far dimenticare al popolo gli immensi problemi economici del paese, mai neanche sfiorati dal nuovo governo.

Francamente, se fossi un cittadino dell’ovest ucraina mi farei qualche domanda.