Speciale Terra Dei Pazzi, ovvero l’Ucraina: bombe, rimorchiatori, confusione e figure di merda.

Grande casino in Ucraina, nei giorni scorsi, vediamo di ricapitolare:

In Ucraina intere città sono senza riscaldamento , in quanto le società che gestiscono la distribuzione del gas a livello locale non sono in grado di pagare i debiti alla Naftogaz, la controllata statale che gestisce il servizio a livello statale. In pratica molti non riescono a pagare le bollette aumentate di parecchie volte, molte attività statali non possono , dato che non arrivano fondi da Kiev, e comunque le società concessionarie rubano tutto quello che non è saldamente fissato al pavimento. Dato che pure colore che pagavano si sono trovati al freschino ucraino, quei pochi gradi sotto zero che ritemprano la pelle, un “certo” malcontento comincia a serpeggiare.

Una aperta rivolta, più che malcontento.

Il presidente ucraino si trova in una posizione difficile,  sondaggi a picco, e il prossimo anno ci saranno le elezioni presidenziali. E da loro perdere le elezioni è una cosa seria, rischi di trovarti esule, in galera o “suicidato” con due colpi di pistola alla nuca.

Il Presidente Poroschemo, pardon , Poroschenko fa la “mossa di Kansas City”(1).

Manda alcune navi, un gruppetto eterogeneo di due piccoli scafi militari e un rimorchiatore in acque russe, ovvero dirette verso lo stretto di Kerk.

Il ponte di attraversamento dello stretto, quel famoso ponte “inesistente”, lungo diversi chilometri, che collega la Crimea al continente russo era il probabile obbiettivo delle navi ucraine;: Tutto comincia alle ore locali 16:40 del 24 novembre scorso. Il piccolo gruppo di navi , affiancate da una nave di supporto è avvisato dalla marina russa che in quel tratto di mare la circolazione delle navi militari è strettamente regolata, e occorre comunque un permesso per navigare. Gli ucraini tergiversano, affermano di non aver intenzione di oltrepassare lo stretto, ma rimangono in zona e fanno rifornimento.

Nel frattempo i russi chiudono il passaggio sotto il ponte, e avvisano che useranno qualsiasi mezzo per fermarli, se intendessero avanzare.

Comincia un curioso rimpiattino , gli ucraini senza fretta si avvicinano, e, già che ci sono tolgono le coperture dei cannoni e alzano le canne, giusto per far capire che ci si avvicina con intenti ostili. I russi si avvicinano ancora più minacciosi, fino a quando , circa dodici ore e dieci miglia percorse in direzione del ponte dopo alle 20:55 locali del 25 novembre gli ucraini riescono a farsi sparare addosso.

Risultato tre feriti, ventitré arrestati e le tre navi trasportare al porto russo di Kerk per indagini. Leggenda vuole che uno dei tre feriti sia stato colpito da uno dei suoi ufficiali, per essersi rifiutato di aprire il fuoco. Plausibile e molto ucraino, anche se non confermato.

Già dal nove novembre scorso il governo ucraino si preparava per l’istituzione della legge marziale: questo comporta ampi poteri al governo e alle forze armate, ottimi per tacitare oppositori e oligarchi concorrenti,e , soprattutto impedirebbe le elezioni. Anche questo tipicamente ucraino, per trovare una ventina di giuggioloni disposti a andare contro i russi e farsi sparare addosso occorrono settimane. Infatti gli eroi, al primo fuoco si arrendono e chiamano aiuto ai russi, senza sparare manco un colpo.

Giusto oggi, alle sedici, la legge marziale è approvata, ma con dei limiti , e solo fino al 25 gennaio: in pratica tutti i partiti di governo e di opposizione, escluso quello di maggioranza relativa di Poroshenko, si sono rifiutati di andare oltre e di consegnargli il paese.

Una vittoria risicata, e con possibili effetti deleteri anche per le regioni dei separatisti, colpite in questo momento dai soliti bombardamenti “ab cazzum” sulle zone popolate da civili.

E probabilmente anche un effetto sanzionatorio, dato che i cattivi russi non debbono azzardarsi a sparare addosso a navi militari di una altra nazione straniera che si avventurano nelle loro acque territoriali pronte a sparare: neanche dopo averli avvistati decine di volte con segnali radio, fumogeni, luci e sirene debbono farlo, se non ricevono risposta.

Insomma, hanno fatto di tutto per farsi sparare addosso e ci sono riusciti, e la colpa è dei russi.

Immagino che il metodo americano e norvegese ( a proposito, al comando della nave militare affondata alcuni giorni fa in Norvegia pare ci fosse  un militare americano(2), prosegue il trend di autoaffondamenti(3)) ovvero speronare la nave avversaria ed affondare fosse meglio.

Alla fine il solito farsesco dramma a cui siamo abituati da diversi anni: se la gente non soffrisse e morisse, sarebbe anche divertente. Poveri Ucraini.

Ah, quest Pazzi…

By Nuke, pardon Giuditta di www.liberticida. altervista.org per gli amici di Orazero

(1) https://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/It/MossaKansasCity

(2) https://www.lastampa.it/2018/11/08/esteri/norvegia-mJYAWWcTjXmJVzGiooH7EO/pagina.html

(3) http://www.occhidellaguerra.it/gli-hacker-dietro-gli-incidenti-alla-flotta-usa-nel-pacifico/