siamo tutti spiati , la realtà sulle intercettazioni.

In questi giorni la polemica sulle intercettazioni illegali da parte degli Usa si è molto accentuata.

Però, si tratta di cose risapute, gli americani non possono chiedere autorizzazione ogni volta, altrimenti si perderebbe il segreto.

Ma come funziona in realtà?

Prima era più difficile, le comunicazioni telefoniche erano da intercettare fisicamente, con un filo collegato alla linea, e le conversazioni andavano registrate.
Il mondo si è globalizzato e le comunicazioni avvengono, perlopiù, attraverso internet.

E guarda caso i router, ovvero i computer che smistano i dat in giro per il mondo appartengono tutti ad una unica azienda, laCisco, che è americana, ovvio.

Pensare che il governo possa collegarsi ai router e scaricare tutto il traffico  è , come minimo, logico, dato che solo una intercettazione del genere può far venire a capo di reti tipo TOR e simili.<br />
Inoltre notizie di colossi del VOIP come Skype e Viber, che hanno portato i server negli USA, fanno capire di un interesse del governo americano in tal senso.

Ovviamente allo stato dell’arte attuale una telefonata fatta con skype non può essere intercettata , ovvero gli inquirenti  possono sapere chi telefona  e chi riceve, ma non possono registrare la telefonata.

I mafiosi lo sanno benissimo, e lo usano spesso, anche se probabilmente gli americani possono intercettarli ma agli USA dei nostri criminali non gliene frega niente…..

Una legge interessante è quella relativa alle reti Wi-fi free in Italia, che finalmente saranno “libere”, ovvero senza autenticazione, come in tutti gli altri paesi europei.
Rimane solo un obbligo al gestore della rete, quello di “identificare i dispositivi”.

Come funziona?

Ogni apparecchi che si collega ad Internet, cellulare o computer che sia, ha un suo codice identificativo univoco, il MAC Address.

Un poliziotto che viene a sapere di una mail inviata da un internet cafè, ha diverse frecce al suo arco.

Può cercare nelle innummerevoli telecame di sorvegliana della zona e vedere chi bazzicava in quei momenti.

Una volta ottenuto il Mac address può farsi dire dove e come l’apparecchio in oggetto si è collegato , e , una volta avuta l’autorizzazione, può spiare il suo traffico internet.

Non sarebbe molto utile, quindi utilizzare l’iphone per mandare un mail di minacce od insulti, e poi utilizzare il telefono per chiamare la mamma, anche se si è stati attenti , ci si può ritrovare la polizia sotto casa.

Tutto questo gli Usa lo fanno probabilmente da anni, incrociano i dati per ricercare i terroristi.

E le altre storie di microfoni nelle ambasciate o di controlli telefonici sono solamente la ciliegina sulla torta, ovvero il voler controllare dati che non transitano da internet.

I terroristi veri  o utilizzano computer cellulari comprati e usati appositamente per collegarsi ai loro “amichetti” oppure fanno come i mafiosi vecchio stile, ovvero messaggi imparati a memoria e consegnati di persona.

A cosa serve , allora tutto questo spionaggio della rete?

A sapere cosa fanno altre aziende concorrenti delle aziende americane, e che cosa fanno altro governi che dovrebbero essere alleati ma non lo sono poi molto , come la Francia e la Germania, per esempio.

Insomma, vale sempre un ragionamento, perchè un governo può impunemente spiare i politici e diplomatici di diversi paesi, tipo la Russia , La Corea del Nord e la Cina, senza che nessuno protesti, a parte i diretti interessati, e non può fare la stessa cosa con i paesi europei?