Nuove sanzioni alla Russia, stavolta interessano un certo gruppo di persone, e anche un famoso cantante.

Nuovo “armistizio” e nuovo giro di sanzioni, “inaugurate” subito dopo il secondo trattato di Minsk.
Sarà un caso , certo , ma un altro giro di sanzioni dopo la faticosa firma di un accordo fa buon gioco a Putin, e alla sua propaganda.

Tra le persone “colpite” dal divieto di viaggiare in occidente e di avere rapporti con istituzioni bancarie occidentali c’è anche Josif Kobzon, il signore che vedere in foto.
Nato nel 1937 a Lugansk, allora facente parte dell’impero sovietico, presto diventa famosissimo in tutta la Russia per la sua voce potente e intonata, tale fa farlo definire il “Frank Sinatra Russo”.

Per darvi una idea in questo video lo potete vedere mentre interpreta la “Smuglyanka Moldovanka” nel 2009, quando era già più che settantenne.
Notate anche la sua capigliatura, ha una parte importane, in questa storia.
Ovviamente Josif è sempre stato schierato, idolo nelle masse ai tempi dell’impero comunista prima e poi simbolo della nuova “restauracjia” voluta da Putin.
Canta sempre in teatri strapieni e fa importanti comparsate in televisione, con il Coro dell’Armata Rossa sullo sfondo, di solito.

Le sanzioni lo hanno colpito per uno dei suoi ultimi concerti, quando si recò “senza permesso” nel Dombass a interpretare canzoni popolari insieme ad un tal Zakarchenko, il leader dei separatisti.
Famoso fu anche il discorso che pronunciò in quel frangente, che suonava più o meno così:
“io sono nato qui, questa è la mia terra, non conosco quei tizi che comandano adesso sulla mia terra (riferendosi a Kiev) non so chi sono e non mi rappresentano!”.
Schieramento ideologico a parte , parliamo sempre di un cantante, e sanzionarlo equivale, per esempio, a arrestare Fabrizio De Andrè ai tempi della tensione in Italia per la sua canzone “il bombarolo”.

Fesserie come questa aiutano molto Putin a aumentare il consenso e a “raccontare una storia” ai russi, ma di questo parleremo in una altra occasione.
E adesso arriviamo agli assurdi capelli di Josif, che sono così da anni, ormai.
Avrete capito che quella capigliatura da Ken, il fidanzato di Barbie, è una brutta parrucca, non si può proprio vedere.
Se prima era un vezzo di una persona anziana adesso è divenuta una necessità, dato che Josif è da tempo ammalato di tumore.
Dopo la notizia delle sanzioni, con la sua voce pacata e tranquilla, molto diversa dal tono quando canta, dice:
“mi dispiace per le sanzioni, adesso non potrò andare in Germania a curarmi, e non potrò andare a trovare mia figlia e la mia nipotina, che vivono lì”.

Bella mossa, questa di sanzionarlo.
I burocrati europei ne escono proprio bene.