Come al solito Twitter rivela molte cose.
Padoan, ha anche commentato su vari media, lo stesso giorno:
“Con la legge di Stabilità, la pressione fiscale «mostra una riduzione contenuta nel 2015, passando dal 43,3% del 2014 al 43,2%, e si stabilizza al 43,6% in ciascuno degli anni 2016 e 2017». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione alla Camera (Ansa, 4 novembre 2014)”
A novembre dire che la pressione fiscale di quest’anno sarà minore di uno 0,1 per cento e che il prossimo anno l’aumento sarà, se tutto va bene solo superiore di tre volte al calo attuale, non credo che possa essere definito una “riduzione”.
Io tutta questa riduzione della pressione fiscale non la vedo, possiamo dire che è stata tagliata una parte dell’IRAP, quella relativa ai neoassunti, compensata dall’aumento retroattivo dell’aliquota da 3,5 a 3,9%.
I veri tagli sono stati fatti agli enti locali e un uccellino mi ha detto che anche a loro verrà permesso di alzare le aliquote, il prossimo anno, per cui quello che non si pagherà allo stato i cittadini dovranno versarlo a comuni , provincie e regioni.
Per quanto riguarda le clausole di salvaguardia non è stato fatto altro che spostarle nei prossimi anni, il bilancio 2015 prevede nuovi tagli alla spesa pubblica e nuove tasse.
Rispetto la figura, il suo onesto militare nel Fondo Monetario Internazionale e in tanti altri consessi, ma a “calare le tasse” così ero buono pure io.
Nel titolo ho parlato di Pierpaolo (io lo chiamo così) come di un abituale consumatore di droghe pesanti.
Non sono in grado di affermarlo con certezza, ma alcuni altri dei suoi post su twitter mi danno da pensare…
Certe volte è meglio essere realisti.