News dalla Terra Dei Pazzi . Stipendi, inflazione, maionese e prezzi al consumo.

Grazie ai miei amici agenti sul campo X e Y (non posso dare i loro nomi, altri menti li arrestano) ho fatto una simpatica indagine sui prezzi al consumo e sul costo della vita.

Il risultato è stato scoraggiante, il costo delle bollette e del cibo è ampiamente al di sopra delle pensioni e degli stipendi normali, rendendo, di fatto ,estremamente difficile sopravvivere.

Prendiamo come base lo stipendio minimo, e, sempre per essere realistici utilizziamo come riferimento lo stipendio di una commessa in uno dei paesini a 70-100 km da Kiev.
Sei giorni di lavoro minimo sette ore al giorno , a 1000 Grivnie al mese, circa 30 euro.

Più o meno la stessa cifra li guadagna un pensionato con la minima.

Ora, vediamo cosa si fa a Kiev con mille Grivnie.

1) due cene al ristorante giapponese, senza acqua e vino, of course.

2) 350 Grivnie manicure e 650 pedicure, ovvero lo stipendio di un mese della commessa.  Duemila euro colore e taglio dei capelli, senza esagerare.

3) due manghi  molto belli, al Domosfera, arrivati via aerea dal Sud America, sempre 1000 Grivnie.

4) Un filetto mignon al beef , ristorante di lusso.

5) due bistecche con contorno al Pasternack, di lusso ma meno caro.

6) ci lavi il cane con toelettatura completa nel posto dove vanno i VIP.

Ora vediamo le spese della commessa di cui parlavamo prima, prende 1000 grivnie al mese lavorando nelle cittadine lontane  qualche decina di chilometri da Kiev, tipo Kuzhin, Bila Tzherka, Malin, ecc.

Prende il solito stipendio di mille grivnie, probabilmente in nero, e paga altrettanto per l’affitto di un miniappartamento di venti metri quadri, e millequattrocento, d’inverno per il gas.
Adesso che il primo aprile il gas passa da 7 grivnie al metro cubo a 11 le cose si faranno più difficili.

Ma  Kiev va meglio?

Guardiamo gli stipendi:

Dipendenti pubblici e lavoratori da ufficio:  4000 grivnie/mese.

Commesso in negozio : 2200 Grivnie/mese

Gestore di ristorante di lusso : 5000-6000 grivnie mese

Cameriere, sempre nel suddetto ristorante: 3500 Grivnie/mese.

Pensioni di contabili e dipendenti statali, ovunque: 1300 Grivnie/mese.

C’è poco da scialare, dato che anche solo fare il pieno all’auto, con il gasolio e la benzina quasi ad un euro o un taglio di capelli, possono intaccare gravemente il bilancio mensile.

Il problema non è come mai ci sia questa differenza tra ricchi e poveri, è evidente che il colpo di stato di due anno fa ha esacerbato grandemente il problema, quei maledetti manghi a quindici euro l’uno saranno pure comprati da qualcuno, giusto?

La domanda, a cui non si sa ancora dare risposta è come faccia la gente normale a sopravvivere.

Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione:

1) semplicemente le bollette non le pagano, solo nei mesi scorsi sono state istituite delle penali per gli inadempienti, e chi non paga da tempo può vedersi pignorata la casa da aprile in poi, grazie ad una nuova legge.

2) Ogni famiglia ha un emigrato in europa o in Russia, e i soldi che arrivano servono per sopravvivere. Ogni badante ucraina nel Belpaese ha mediamente un’orda di figlie , sorelle e nipoti da mantenere e un parimente cospicuo numero di parenti maschi alcoolizzati.

3) si vende di tutto, chi vende il corpo, chi armi provenienti dal fronte e tanti piccoli traffici, illegali o meno. Chi ha due soldi da parte attrezza un’auto e va in centro città a vendere caffè e biscotti ai passanti, per esempio, e poco che incassi guadagnerà sempre di più di un dipendente.

4) la dieta, per via della scarsità di soldi il piatto principale della tavola della gente normale, in tutto il paese sono le patate, fritte in oli strani oppure bollite e condite con la maionese. Maionese che viene venduta in latte da un litro come quella in foto, a poco più di un euro , oppure sfusa in bidoni da 20-25 litri, a molto meno. Ingredienti misteriosi e una percentuale di grasso, leggibile dall’etichetta, del 74%, in pratica oli vegetali con uova in polvere e poco altro.

Ovviamente, gas a parte, che costa sempre uguale, tutto il resto a Kiev costa quattro volte più caro che in provincia, vanificando la differenza degli stipendi, che, come al solito adesso sono appena sufficienti per sopravvivere.

Altri mi hanno confermato che in Pietroburgo e a Mosca, città russe dove gli stipendi sono almeno quattro volte quelli ucraini il cibo, la benzina e altro costa molto meno, rendendo possibile acquistare e consumare carne e verdure, persino d’inverno.
Un esempio per i cari trollini ucraini?
la carne di maiale a due euro o meno al chilo, in negozi belli, fate i confronti con Kiev e poi riferite.

Cosa appare chiaro, da questa mia esposizione di dati?

Semplice, la situazione è fuori controllo, con lo stato che non riesce neanche a imporre una parvenza di controllo dei prezzi, poi, per effetto della corruzione molti hanno tanti soldi da spendere, e i prezzi degli articoli di lusso sono cresciuti a dismisura.

I commercianti, inoltre, che si vedono erodere i margini dall’inflazione , praticano ricarichi incredibili sui prodotti.

Per una automobile , non di lusso è normale sentirsi chiedere 500 euro per un tagliando, tanto il solo fatto di averla dimostra che sei “ricco”, non oso immaginare cosa succederebbe a chi si presentasse al concessionario con una Ferrari o una Maserati.

Delinquenza fuori controllo con i reati, omicidio compreso, che crescono di 4-8 volte ogni anno, prostituzione compresa.
Ormai In Russia le ucraine dominano completamente il mercato e il 90 per cento dei video porno provenienti dall’est europa è interpretato da performers ucraini.

Come andrà a finire?

Io una idea ce l’ho, da una parte i le prime agenzie  cominciano ad alzare il Rating della Russai, grazie anche al fatto che il debito pubblico cale e le riserve auree e monetarie crescono.

Dall’altra a Kiev pare abbiano sbagliato le previsioni, il calo del PIL nel solo mese di febbraio è statoi poco meno del tre per cento, e il trend negativo continua.

Sempre a Kiev nelle classi medie, ovvero i funzionari ministeriali e nei piccoli imprenditori comincia a serpeggiare la frase “io al Maidan non c’ero”, come a volersi distaccare dal governo golpista, un sentimento o molto pericoloso, dato che si può essere arrestati nella civilissima e europea Ucraina per alcuni commenti su di un blog o per aver importato libri russi contenuti nel bagaglio.
Nel frattempo nei media continuano a essere pubblicate notizie come “stiamo vincendo la guerra” o “è tutta colpa dei russi”, con sempre più rabbia e odio, ma la gente comincia a fregarsene, presa dal problema della sopravvivenza.

Nel frattempo alcuni giornalisti fanno esternazioni tipo: “non diciamo cavolate, in tutto l’est del paese ai carri armati russi verrebbero infilati fiori nei cannoni, non resisterebbero certamente”.
per poi sentirsi dire dal solito nazifrocio galiziano presente che :” in quel caso dobbiamo uccidere o deportare tutti gli abitanti dell’est del paese, altrimenti non vinceremo mai!”

Andrà a finire male per molta gente, temo, prima che sia finita.