News dalla Terra Dei Pazzi: Motorola, guerra e crisi.

Crisi

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Continua senza fine la caduta verso il basso dell’economia ucraina, strangolata dalla sua stessa irrilevanza, dall’emigrazione di milioni di persone, dalla guerra civile e da una classe politica che definire “inadeguata” è riduttivo.

Ormai l’unico comparto economico del paese che tira è l’agricoltura, intesa come mera coltivazione di cereali e di prodotti agricola a basso costo, le aziende di trasformazione sono praticamente tutte chiuse od in crisi. Persino la carne ormai viene in gran parte importata, malgrado la svalutazione le aziende locali non riescono a competere con le multinazionali polacche e tedesche.

Solo l’agricoltura infatti ha attirato investimenti stranieri, centinaia di migliaia di ettari di terra che stanno per finire nelle mani delle multinazionali, ed il motivo lo capirete nelle prossime puntate della “guerra climatica”. Anche il livello particolarmente basso del Dnepr, che dovrebbe preoccupare i governanti ucraini nei prossimi anni, passa inosservato di fronte ai tanti e terribili problemi del paese.

La classe media

Seguendo un copione ormai tanto caro ai “Paesi democratici”, ma con un trend enormemente accelerato, le spese della crisi le pagano alcuni più degli altri. Crisi che oltre al popolino, ha colpito forte la classe media ucraina.

Questo comporta che tra professionisti e piccoli imprenditori chi non mangia alla greppia statale o non riceve finanziamenti dagli occidentali – tipicamente politici, magistrati, giornalisti e pochi altri gruppi di potere – si è visto svanire completamente le proprie fonti di reddito.

E questo genere di persone non ha aspettato, sono tutti emigrati, i più in Russia (paese a loro affine per lingua e cultura) e chi in Europa o altrove. E la mancanza della piccola classe di persone capaci e attive si è fatta sentire. I super-ricchi  si sono arricchiti ancora di più.

La fotografia del paese è pessima, politici litigiosi che si spartiscono le ultime prede da razziale, crescente straniamento nella popolazione e martellante propaganda. Tutto come al solito.

Ai cari trollini filo-ucraini ed atlantisti ricordo che in Russia NON esiste la censura, se non per la diffusione di segreti militari e per il vilipendio alla religione, qualunque essa sia. In Russia puoi parlare bene degli Usa quanto vuoi e male del governo russo, puoi anche inventarti notizie false, al massimo la giustizia ti perseguirà legalmente per calunnia. In Russia non oscurano i siti filo-atlantisti.

http://www.dirittorusso.it/costituzione/capo_ii.htm CAPO II. DIRITTI E LIBERTA’ DELLA PERSONA E DEL CITTADINO: Articoli 17-64

Articolo 29

1. A ognuno e’ garantita la liberta’ di pensiero e di parola.

2. Non sono ammessi la propaganda o l’attivismo volti a suscitare odio e ostilita’ sociale, razziale, nazionalistica o religiosa. E’ vietato propagandare la superiorita’ sociale, razziale, nazionale, religiosa o linguistica.

3. Nessuno puo’ essere costretto a dichiarare le proprie opinioni e convinzioni o a rinnegarle.

4. Ognuno ha il diritto di cercare, ricevere, trasmettere, creare e diffondere liberamente informazioni, in tutti i modi conformi alla legge. L’elenco delle notizie coperte dal segreto di Stato e’ definito con legge federale.

5. E’ garantita la liberta’ delle comunicazioni di massa. E’ vietata la censura.

In Europa non è così: presto post come questo, siti come Sputnik e RT spariranno, colpiti da censura preventiva. Questo dovrebbe farvi capire qualcosa.

Intanto la prostituzione è diventata un fenomeno di massa, tutte le ragazze che non vengono aiutate dalla famiglia e non dispongono di redditi certi ed abbondanti sono costrette a farlo saltuariamente. E non potrebbe essere diverso, dato che se cerchi lavoro a Kiev ti viene offerto uno stipendio di cento euro mensili, quando te ne servono duecento per l’affitto (minimo) e cento per un pasto per due in un ristorante non di lusso, ma di fascia alta. I maschi non si sa come facciano a sopravvivere, questo mi è stato assicurato dal mio agente all’Havana a Kiev, che ne vede di tutti i colori ogni giorno.

Ma non tutte le aziende vanno male, dato che la compagnia statale del gas ha ottenuto finalmente un utile, grazie al calo dei prezzi del gas stesso e all’aumento di venti volte delle tariffe. Chi non paga adesso (e questa è una cosa inaudita nei paesi ex sovietici), dopo alcune bollette non pagate, si vedrà cacciato per strada e la sua casa messa all’asta. Senza processo: adesso le compagnie dei servizi e le banche potranno farlo d’ufficio, senza intervento del magistrato. Chiameranno la polizia direttamente e con dei facchini aiuteranno i poveretti a portare i mobili in strada.

Non so come andrà a finire, oltre cento banche sono fallite nel paese dal 2014, il 55% dei debiti bancari del paese è in sofferenza, così come oltre metà della popolazione paga in ritardo le bollette o non le paga affatto. Prevedo un crollo del mercato immobiliare.

Motorola

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Arsenij Pavlov (soprannominato Motorola), volontario russo che combatteva nelle file dei separatisti viene ucciso domenica 16 ottobre – ore 20:30 locali circa – da una bomba piazzata nell’ascensore del suo condominio, a Donetsk nelle zone controllate dai separatisti. Si tratta di uno dei due leggendari comandanti di alcuni battaglioni di volontari separatisti, Motorola e Givi. Pur volontari russi, non si tratta di ex militari di carriera, il primo lavorava in un autolavaggio ed il secondo era una guardia giurata nel supermercato. Persone normali, arrivate per passione e che hanno fatto una carriera fulminea, oltre a  vincere tante battaglie.

Sulla morte di Arsenij c’è mistero, era evidentemente una persona protetta, eppure sono riusciti a piazzare una bomba nel suo condominio. Questo implica l’uso di una squadra nutrita di persone, che si davano il cambio spesso per non destare sospetti e l’uso di tecniche di comunicazione complicate. Quindi servizi ucraini o forse occidentali (ho detto americani?). Ovviamente lo scopo è quello di fare incazzare di brutto i separatisti, se è così ci sono riusciti in pieno. In ogni caso fonti del Guardian e altre fonti occidentali parlano di “separatisti” che lo avrebbero ucciso. Fonti affidabilissime,  le stesse che ci narrano dei trenta ospedali di Aleppo bombardati ogni giorno dai russi. A proposito, di ospedali ad Aleppo ce ne era solo uno ed è stato fatto saltare dagli islamisti anni fa. L’autore di questo articolo di Panorama lo inserisco con una menzione d’onore nel gotha delle Puttanazze dei media italiani.

Esmpio di giornalista del Foreign Affairs, che non è una “puttanazza” e scrive in modo obbiettivo, presto potrebbe avere dei problemi.

Solo pochi giorni fa una colonna di mezzi blindati ucraini ha provato a sfondare il fronte, “pacificato dalla tregua“. Risultato? Quindici morti, trenta feriti gravi ed un numero imprecisato di “dispersi”.

Per il resto tutto rimane come congelato dalla “pax elettorale”, mai come in nessuna parte del mondo si aspettano il risultato delle elezioni americane. Se vince la Clinton sarà guerra, con un attacco delle forze ucraine. Se vince Trump sarà un armistizio, ovvero Kiev dovrà venire a patti con la Russia. Perlomeno questo è il sentire comune in Ucraina, personalmente non vedo una grande differenza tra i due personaggi.

Dedico a Arsenij alcune parole del poeta russo Evtusenko:

Quando un uomo muore,
muore con lui la sua prima neve,

e il primo bacio e la prima battaglia…
Tutto questo egli porta con sé.

Rimangono certo i libri, i ponti,
le macchine, le tele dei pittori.

Certo, molto è destinato a restare,
eppur sempre qualcosa se ne va.

È la legge di un gioco spietato.
Non sono uomini che muoiono, ma mondi.

Notizie

Groisman, il primo ministro ucraino, ha certificato un bel buco di centocinquanta miliardi di Grivine nel bilancio del fondo pensioni statale, ha accusato quelli che “non hanno pagato i contributi” e che alla fine si vedono “scorrere i soldi come acqua”. Tutto vero, però in passato i contributi coprivano circa un quinto della pensione, al resto pensava lo stato che ogni tanto riceveva sovvenzioni “allo scopo” dai Kattifi russi. Soldi regalati, non prestiti.

Cattive notizie per i pensionati attuali, che si sono già visti ridurre la pensione ad un terzo: già che c’era il primo ministro ha confermato che chi adesso lavora in nero, senza versare contributi, alla scadenza non vedrà arrivare la pensione.

2457_24Poi arriviamo al personaggio della settimana: l’ottimo Alexander Degtyarev, presidente del centro di progettazione missilistica di  Yuzhnoye. Durante una intervista trasmessa sul canale ucraino “24” dichiara: “l’Ucraina ha una gamma completa di tecnologie per sviluppare il volo su Marte”. Poi ha proposto di realizzare una base sulla luna, con finanziamenti statunitensi.

Certe volte mi chiedo che razza di droghe usino da quelle parti.

Ma la reazione del governo è stata prontissima, subito è stato istituito un concorso pubblico e il buon Alexander è stato sostituito con … il responsabile commerciale di una azienda importatrice  di prodotti di pulizia turchi.

In attesa di conoscere il nome e il curriculum accademico di questo scienziato rimango in attesa di nuovi sviluppi e vi saluto, cari drughi.

By Nuke di Liberticida in attesa di trasferire il blog su un server russo