Lo schifo della condanna a Cartellopoli.

Si parla molto della condanna fatta al gestore del sito Cartellopoli.
Pare sia stato condannato a nove mesi di prigione per i commenti lasciati da alcuni utenti sul blog.
Ma di che sito si tratta?
Cartellopoli è un sito dedicato ai cartelli abusivi in quel di Roma.
Documentato e peciso dimostra con foto e mappe ,il ploriferare di innummerevoli cartelli pubblicitari abusivi e fuorilegge.

Classico esempio del contenuto del sito , un cartello posizionato in zona non permessa.
Fin qui tutto bene, ma perché è stato condannato?
E’ stato condannato per due motivi, nei commenti molti utenti dichiaravano di voler danneggiare e/o coprire i cartelli illegali.
I facinorosi hanno dato luogo alle minacce e hanno coperto o danneggiato centinaia di cartelli abusivi.
Il giudice, nelle motivazioni della condanna ha dichiarato che l’azienda che poneva i cartelli illegali ha subito un danno economico.
Per il giudice Fortuni che ha emesso la sentenza:
“devono censurarsi tutti quei comportamenti che travalicano dalla legittima critica e denuncia – si legge nella sentenza – trasmodando nell’incitamento all’azione diretta, ai fini di una sorta di giustizia fai da te sul presupposto, peraltro di dubbio fondamento, che i danni inferti ripetutamente alle imprese pubblicitarie possano determinare la cessazione delle installazioni pubblicitarie”

Traduciamo:
dato che la polizia e le autorità non fanno niente non bisogna farsi giustizia da soli, 
Tanto anche se si distruggono i cartelli  le aziende che pubblicitarie rimetteranno su i cartelloni abusivi. 
Sono gente che lavora, loro.

Parafrasando si potrebbe  essere condannati perché si disturba il business degli spacciatori, telefonando troppo spesso alla polizia.
E se la polizia non viene e uno tira i sassi agli spacciatori per mandarli via, corre dei bei rischi.

Non so , ma nella sentenza e nelle motivazioni del giudice mi sembra che qualcosa non torni.

Inoltre appare chiaro che i cartelli, specialmente adesso che siamo in pieno della campagna elettorale appartengono ad una ben determinata compagine politica, quella del Nano di Arcore e alleati destroidi.
carino il programma, proprio da mezza calzetta…
Il sindaco Alemanno ha ovviamente firmato un protocollo che impegnava la sua parte politica a non posizionare cartelloni abusivi, ma i fatti lo hanno smentito clamorosamente.
Bisognava prendere subito provvedimenti , e sono stati presi, contro il blog che denunciava il malaffare….

Ovvio.