Le Elezioni di Novembre in America

Il 6 novembre 2018 gli americani tornano alle urne per eleggere 435 membri del Congresso e un terzo di loro senatori. Quest’anno però le elezioni sono soggette a pesante speculazioni perché fortemente legate alla natura politica americana: dalla elezione di Donald Trump l’elettorato americano si è diviso quasi in due parti.

I democratici non si aspettavano di perdere le elezioni nel 2016 (dove Hillary Clinton doveva vincere “facile facile”). Da qui nasce una lunga serie di recriminazioni e di sforzi messi in campo: come la mitica teoria del complotto che vede Trump colluso con la Russia.

Comunque sia il partito democratico ha virato bruscamente e assomiglia sempre di più a uno dei vecchi partiti europei tradizionali. I democratici vivono con angoscia questa inaspettata svolta politica americana: si è scatenato il panico.

Come si è arrivati a questa svolta?

Beh vale la pena ricordare la storia americana degli ultimi 20 anni, che vede trionfare: l’aborto, nuove libertà individuali, matrimonio gay e un lungo elenco di nuove libertà personali legittimate dalla California fino a Roma.

I democratici pagano una profonda scottatura, pagano il risultato di decisioni.

Dall’altra parte i repubblicani sono diventati molto più conservatori, ma enormemente riformatori dal punto di vista economico e marcano il loro nazionalismo. Da qui nasce lo slogan “America First”. Qua va chiarito un punto, i repubblicani sono meno interessati alla geopolitica internazionale del periodo della Guerra Fredda e del ruolo americano come leader dell’Occidente e difensore della libertà ovunque, a prescindere dal costo.

Gli USA sono sempre di più divisi geograficamente ed economicamente. Geograficamente i DEM dominano le due coste (costa atlantica e costa pacifica), mentre i REP conservatori dominano nel centro americano dove esistono grossi patrimoni immobiliari.

I DEM controllano i media, l’intrattenimento, il settore finanziario, Silicon Valley, i grandi centri urbani in California, New York, Massachusetts, Illinois e altri grossi centri urbani dove ricevono il voto popolare.

I REP si avvantaggiano in molti stati dove si osserva più profondamente l’economia, dominano il settore petrolifero, la grande industria di servizio e la produzione tradizionale. Quindi vedremo un forte risentimento da parte dei media e dei mezzi di controllo, ovvero un massiccia campagna che ostacola la politica di Trump.

Davvero i DEM sperano di vincere?

I DEM e i loro sondaggi non tengono conto della attuale economia Trump in forte espansione (forte diminuzione della disoccupazione) e crescente in termini di gradimento. Il risultato non è scontato, ma la maggioranza del senato indica che l’impeachment di Trump è irrealistica.