La crisi Ucraina – cosa succede adesso?

Premetto una cosa, quello che sta succedendo esattamente dalle parti di Kiev non lo sa nessuno, la crisi economica, sottaciuta è terribile, e nell’est del paese, nella regione chiamata Dombass è in atto una vera e propria guerra civile.

Possiamo vedere gli effetti, di questa guerra e della crisi economica, però.

Il Pil dell’Ucraina è in picchiata, si parla di oltre il cinque per cento, da gennaio.
La Grivnia, la valuta ucraina, si è svalutata da febbraio del venti per cento , e , a partire da giugno le tariffe delle utenze sono cresciute dal 40 a oltre il 50 %.
E le tariffe saliranno ancora, ed è inevitabile, le compagnie statali monopoliste vendevano il gas e l’energia alle aziende e ai cittadini a prezzi molto bassi, e spesso sottocosto.
Questi aumenti, tra l’altro , sono stati decisi PRIMA dell’aumento del prezzo del gas unilaterale deciso da Mosca, un aumento dell’83%.<br />Stipendi e pensioni sono rimaste al palo, ovvero l’inflazione della moneta non ha portato ad un aumento degli stipendi, ne consegue che adesso gli stipendi degli operai sono meno di duecento euro (quando va bene) e le pensioni mediamente sono di ottanta euro circa (quando arrivano).
Questo inverno sarà durissimo, molto non riusciranno a pagare le nuove bollette di gas e luce elettrica, e già i prezzi della benzina e degli alimentari, schizzati verso le stelle, stanno già creando problemi.
Il piccolo problema della guerra civile in atto nell’est ucraina aumenta i problemi.
La parte più ricca del paese è, di fatto, indipendente dal governo di Kiev, l’esercito ucraino attacca con armi pesanti i “ribelli” causando centinaia di vittime.
Alcune stime parlano di “soli” 183 morti, altre di 300.
Ovviamente non si tratta di un semplice scontro tra la capitale e alcune provincie del paese che vogliono l’indipendenza, ma della lotta tra due convitati di pietra:
Gli Usa, che per ragioni geopolitiche, vogliono che l’Ucraina si stacchi dalla Russia e entri nella Nato.
La Russia, che vuole esattamente l’opposto.
Gli scorsi giorni le dichiarazioni d Obama in Polonia sono state chiare:
“la Russia deve ritirare i suoi soldati e appoggiare l’Ucraina”.

Traducendo le dichiarazioni di Obama sono le seguenti:
“ritirate le vostre truppe dal vostro territorio, appoggiate il governo golpista di Kiev e regalategli il gas, che ne hanno bisogno, poverini”
“A proposito adesso aumentiamo i soldati Usa nei paesi baltici e in Polonia, e voi non farete niente, è colpa vostra che siete cattivi”

Messa così sembra una dichiarazione arrogante, quella di Obama, soprattutto la parte dove viene chiesto ai soldati russi di “ritirarsi dalla Russia…
Ma arriviamo al Dombass.
Come avete visto i combattimenti nel Dombass continuano, i ribelli ogni tanto trovano “abbandonate” delle armi, proprio quelle che gli servono per ribattere agli attacchi aerei e ai blindati di Kiev, armi sofisticate che non erano neanche in dotazione all’esercito ucraino.
Tanti “volontari” cecei e russi sono nel paese, pronti a combattere insieme ai ribelli.
E la situazione promette di trascinarsi immutata per parecchio tempo.

Cosa succederà nei prossimi mesi?

Semplice, il Dombass, non paga da tempo le tasse e le imposte al governo centrale d Kiev, aggravando la situazione.
le provincie di Karkov e di Donetsk erano da sole il 15 per cento del Pil Ucraino e il 30 per cento delle esportazioni.
Però , ed è proprio notizia di ieri, la bilancia dei pagamenti ucraina è in attivo, ovvero, per la prima volta da tanti anni viene esportato più di quanto si importa, questo è dovuto più che altro al drammatico calo delle importazioni, ma per il FMI è un segnale “positivo”.
Inoltre, sempre notizia di ieri, le imposte e le tasse sono cresciute di circa 5 miliardi di Grivnie rispetto al mese precedente.
Ovvero le parti dell’Ucraina in mano ancora a Kiev hanno pagato le tante nuove tasse, ovvero aumento delle accise , tasse sui terreni agricoli e Iva.
La guerra continua, le trattative per il prezzo del gas non vano avanti e tutto rimane come prima.

Cosa deve fare la Russia?, mandare l’esercito?

Deve solo aspettare, il colonnello Fame e il generale Inverno faranno il lavoro per Mosca, e , entro dicembre al massimo, i politici di Kiev si dovranno recare in Russia a trattare.

In ginocchio.