Kiev, lunedì 31 agosto 2015: cronache un giorno di ordinaria follia

Vista dalla parte della folla la manifestazione di oggi davanti al parlamento ucraino fa impressione, ne ho parlato nel mio post precedente.
Tremila persone, esponenti dei partiti di destra radicale, che hanno manifestato contro la decizione del governo di permettere ad alcune regioni ucraine di ottenere lo statuto speciale, con particolare riferimento ai separatisti del Donbass.
Subito di fianco al parlamento, a destra, vedendo dal punto di vista di questa foto, è stato installato un palco, su cui vari esponenti politici salgono e a turno lancino insulti contro il governo di Poroshemo.
Tutti molto nervosi, anche i politici sono scossi dalle ultime notizie economiche, le esportazioni sono calate di una altro 35% nel mese di luglio, per via dei paletti imposti dalla Russia contro le loro merci, e a gennaio 2016 comincerà un embargo totale ad oltranza da parte di Mosca.
E si arriva a scene paradossali, il minimo oratore o politico che crea problemi viene chiamato “agente di Putin”  e picchiato da gruppi di facinorosi di uno degli altri gruppi.
Chi incita alla calma “agente di Putin!” e botte, chi usurpa il turno di un altro oratore, pure, chi non picchia i poliziotti…avete capito il clima.
E adesso tutti, tutti picchiano i poliziotti.


Simpatico adesivo con la faccia di Poroschemo, il presidente ucraino raffigurato con il puntino di un mirino laser sulla fronte e la scritta sotto “uccidi lo stronzo“, segno che il dialogo è ancora possibile, i manifestanti li stanno attaccando dappertutto.

Qui potete vedere Oleg Tyanibok, il leader del partito nazionalista Svoboda, che pacificamente si avvicina ai poliziotti, mentre i suoi accoliti li “accarezzano”, è quello con la camicia ricamata e gli occhiali da sole sulla fronte.

I manifestanti sono pronti a dialogare con i poliziotti
Ah, che belle giornate di fine estate…

La giornata si fa interessante, quando quella che pare una granata vien lanciata oltre il cordone dei poliziotti ed esplode falciando decine di persone, tantissimi feriti,  pare addirittura decine e forse una vittima.

Niente di nuovo, sul fronte di Kiev, tanto casino, e subito inizia una ridda di accuse incrociate, i nazisti accusano il governo di aver fatto lanciare una bomba da agenti provocatori, il governo accusa i nazisti, mentre altri accusano i russi, che non vedevano l’ora di fare casino.
Ricapitolando, le destre hanno provato a sfondare il cordone di poliziotti, è avvenuto il “l’evento“, (false flag o meno lo vedremo più avanti) ma non sono riuscite ad invadere il parlamento.
Nel frattempo il Governo Dei Pazzi pensa seriamente di cambiare il primo articolo della costituzione.
parliamo di gente che ha sospeso la Carta Dei Diritti dell’Uomo, “temporaneamente“, dicono , così che le persone torturate e rapite dai battaglioni neonazisti non possano fare causa al governo presso le corti internazionali.
Cosa ti potevano inventare, questi fessacchiotti?
Semplice, sostituiscono il “il diritto alla vita” con “il diritto alla dignità“.
Secondo gli estensori della modifica pare che questo faccia parte dei mitologici “valori europei“.
Il diritto di morire “dignitosamente“, immagino.
Credo che debbano ancora lavorarci su , ma la pratica pare che non manchi.
Intanto il governo emana severi provvedimenti per impedire il ripetersi di scene come questa, da domani il prezzo degli alcoolici salirà di un terzo inoltre, severe multe saranno emesse nei confronti di chi indosserà passamontagna.
Io però avrei emanato piuttosto un severo divieto relativo al portare armi da guerra nei dintorni del parlamento, ma si vede che non ci hanno pensato.
E nel Donbass dei separatisti, che dovrebbe essere interessato a queste notizie?
I loro leader ricordano che eventuali modifiche della costituzione ucraina devono essere concordate con loro, e ricordano che così non è stato, per cui quello che fa il governo di Kiev a loro non interessa.
Ah, il Paese Dei Pazzi.