I fanatici dell’ISIS si organizzano, in attesa di organizzare dei giri turistici mettono su radici e emanano documento

Su gentile richiesta pubblico i primi documenti che circolano in rete emanati dal Califfato, ovvero passaporti e certificati vari:

Ecco i nuovissimi passaporti emessi dallo stato islamico di Al Kilarah, nel nord dell’Iraq.
Non oso pensare cosa potrebbe succedere al malcapitato che tentasse di viaggiare in occidente con il suo nuovo passaporto nero, con la scritta “Allhah Illa’h Illallah” presente al centro (io testimonio che non c’è altro dio all’infuori di Dio ).

Ovviamente non di solo Dio vive l’uomo, e le nuove autorità religiose si occupano anche di cose terra terra.
Quello che vedete è il certificato di nascita appena consegnato ad una famiglia del luogo, a proposito ,bella calligrafia, complimenti.
Ovviamente anche il “dopo” viene supervisionato dal Califfato (a proposito , lo sapete che Califfo in arabo significa Successore, inteso come erede di Maometto, vero?) alla fortunata neo-mamma viene consegnato questo documento, che la invita a Ringraziare Dio per la sua fortuna e a programmare le necessarie vaccinazioni, morbillo, poliomielite e tutto il resto.
il libretto delle vaccinazioni, gli consegnano…
Anche le università non sono sfuggite al controllo, ecco il documento relativo all’avvio della Facoltà di Filosofia e archeologia, si ricorda che in ogni documento dovrà sparire la scritta “repubblica dell’Iraq”, sostituita con il generico “stato islamico”.
Il programma degli studi è già arrivato, stampato a colori in tipografia, così da non lasciare dubbi su quali argomenti devono essere trattati dagli insegnati e in che modo.
Il mitico regolamento con il gioco del calcio-balilla, non si deve urlare, imprecare e non si devono puntare soldi, e, si , possono giocarci solo i maschi.
Ecco i programmi delle lezioni delle scuole, appena aperte.
Insomma, sono arrivati e sono lì per restare, e piano piano stanno controllando ogni minimo aspetto della vita nei territori da loro controllati, cosa mangiare, vestire, leggere e studiare, e perfino cosa pensare, alla fine.
I documenti non sono emessi in formato minaccioso o cruento, tutt’altro, i toni sono gentili, de “consigli,” più che altro.
Controllare chi rispetta i consigli e chi no,  è compito di gente che pensa che la pena giusta per gli adulteri sia seppellirli in ginocchio con la testa fuori per poi spaccargli la testa con pesanti pietroni.
Ho il sospetto che “qualcuno” abbia leggermente sottovalutato alcuni aspetti del problema, quando ha cominciato a fornire ai fanatici armi, denaro e supporto.
Ogni riferimento a americani, sauditi e turchi è puramente casuale, ovvio.