I CIE e il reato di immigrazione clandestina.

Ho provato in diversi modi di avere le statistiche aggiornate sull’attività dei CIE, ovvero i centri di Identificazione ed Espulsione riservati agli immigrati irregolari.

Non solo extracomunitari, dato che si parla anche di centinaio di stranieri comunitari , romeni , perlopiù, passati dai centri.

Lo strano è che non si tratta di prigione, ma di detenzione amministrativa, ovvero un trattenimento dello straniero sancito da un giudice di pace, al fine di rintracciare il paese di origine dello straniero e di rimandarlo in patria.

Parliamo di numeri.

A fronte delle tante migliaia di stranieri transitati, e rinchiusi senza processo fino a 18 mesi, i rimpatri effettivi pare che siano circa seimila all’anno, in diminuzione per mancanza di fondi.

Gli altri sono lasciati liberi anche se non sono stati riconosciuti, grazie ed arrivederci.

La prossima volta che verranno beccati passeranno altri 18 mesi di “galera amministrativa”, senza sconti, e così via all’infinito.<br />
Perché questo?

Perché i clandestini sono spesso senza documenti di identità, e è veramente difficile per le Autorità italiane stabilire quale sia il vero nome del clandestino e a quale paese rimandarlo.

Difficile perché spesso i paesi nordafricani non vogliono saperne di riavere indietro i migranti.
Quindi in questi famigerati centri sono racchiuse persone senza processo, appartenenti a diverse categorie di persone:

Stranieri provenienti dal carcere, che rifiutano di dichiarare le proprie generalità.
Stranieri senza più lavoro e magari beccati per strada per un controllo.
I vari superstiti dei barconi che arrivano sulle nostre coste.
Stranieri irregolari in attesa di certificazione dello stato di rifugiato.

E molti casi simili.

Apriamo una parentesi, uno straniero che delinque, viene rinchiuso in carcere, e, al termine della pena viene accompagnato in un CIE.

E li gli dicono che rimarrà dentro fino a 18 mesi, fienchè non si decide a confessare quale sia il suo paese di provenienza, così lo possono rimandare là.

E a casina sua magari lo aspetta un’altra condanna , oppure c’è gente che lo cerca per fargli la festa.

E cos’altro dovrebbe fare , il tizio in questione?

Sta zitto e aspetta il momento buono per spaccare tutto e scappare.

E intanto si incazza come una biscia.

Figuriamoci il morale delle altre persone, colpevoli magari di aver passeggiato per strada in condizione di disoccupato, anche dopo molti anni passati nel nostro paese.

Non solo, pare che molti paesi africani accettino i migranti indietro solo dietro pagamento di accordi detti di riammissione, il cui costo non è certo , ma pare che si tratti di decine di milioni di euro all’anno.

La stessa cosa vale per i ministri che cianciano di “accordi per far scontare le pene detentive agli stranieri presso i paesi di origine”, certo , basta pagare.

Quindi trattenere in  persone fino a diciotto mesi senza processo, porta all’allontanamento coatto di seimila persone all’anno.

A fronte di oltre un milione di immigrati irregolari.

Meno dell’uno per cento all’anno, alla faccia della Bossi-Fini.

Facciamo due conti , i CIE costano circa cinquantacinque milioni all’anno, senza considerare stipendi di personale di polizia e altre spese.

Facciamo i generosi e calcoliamo che gli stranieri espulsi costano circa diecimila euro l’uno, ma secondo me sono molti di più.

Facevamo prima a fermarli  per strada e dirgli:
“c’è qualche immigrato clandestino?
Prendete il numero, i primi che arrivano gli diamo cinquemila euro e si levano dai coglioni!”

Poca spesa molta resa, come diciamo qui in Romagna.

La cosa che mi dà da pensare è che abolire la Bossi-Fini non cambierebbe il funzionamento dei centri, ma porterebbe i termini massimi di detenzione a sei mesi, e darebbe ai clandestini quindici giorni di tempo invece di tre, per lasciare il paese.

Però si risparmierebbero molti soldi.

Incidentalmente i diritti umani dei migranti sarebbero meglio salvaguardati, ma questo all’uomo della strada, che ciancia dei detenuti di Guantanamo rinchiusi senza processo, non importa.

Magari un’occhiatina alle tante Guantanamo italiane?

Non potete accusarmi di essere un comunista fanatico , sono assolutamente di destra, ma qui, ragazzi , non ci siamo proprio.

Mi sa che la Bossi-Fini è una legge del cazzo.

Parola di fascistone.