Sull successo di Marie Le Pen .Perchè non lo chiedete a qualche francese, cosa è successo?

Io, nel mio piccolo ho chiesto a qualche francese che cosa diavolo sia successo in Francia.

Il Partito di Marie Le Pen, di destra, contro gli immigrati e nazionalista, svetta nei sondaggi ad un incredibile ventiquattro per cento.

Premetto che non condivido del tutto le loro idee e non mi sembra sia il caso di gioire per questa cosa.

Se c’è qualcuno che si è preoccupato dei grillini, beh, farebbe meglio a guardare in Francia, e stare zitto.

Pare che laggiù le tasse siano aumentate, e di molto, non solo , i liberi professionisti sono stati tartassati in un modo abnorme, con un aumento dell’equivalente del nostro redditometro di anche tre volte.

Come saprete le aziende francesi sono mediamente più grandi delle nostre e le aziende di una certa dimensione si difendono meglio di quelle piccole dall’aumento delle tasse.<br />
Traduzione: o non le pagano con vari sotterfugi oppure si trasferiscono all’estero.

In Francia invece i tartassati sono stati avvocati, medici e commercianti, addirittura alcuni liberi professionisti hanno venduto casa, macchina, liquidato tutto e sono andati in pensione all’estero.

Chi è rimasto si è sentito accerchiato dallo stato, e dalla “gauche” buonista e alla continua ricerca di una minoranza da salvare.

Un intero partito di Boldrini in opera.

E hanno ottenuto molti risultati, anche, il matrimonio tra omosessuali e il riconoscimento di molti diritti delle minoranze sttraniere.

E sono cose giustissime, per carità, non lo nego, ma quando la maggioranza “francese” eterosessuale e cattolica, si sente come “discriminata” nei confronti di omosessuali e musulmani, allora cominciano i casini.

Proviamo a spiegare meglio, prima di trovarmi tacciato di xenofobia.

C’e crisi, c’è grossa crisi, sia in Francia che in Italia, la gente ha paura.

Paura dei cambiamenti, della fame, della miseria e di perdere il posto di lavoro.

Quando un ministro o un politico qualsiasi dice:

“risolveremo il problema del lavoro” fa una dichiarazione di intenti, ma non risolve veramente il problema.

E la gente se ne accorge.

Quando invece dichiara:

“da domani gli omosessuali potranno sposarsi”

La maggioranza pensa , magari inconsciamente:

“e a me che cosa me ne frega? perché invece non fanno qualcosa per me?
Forse io valgo di meno?” 

Sono elementari regole di comunicazione, se si vuole davvero fare qualcosa per le minoranze bisogna partire alla lontana, fornire dati, numeri e cifre e convincere l’elettorato di destra o conservatore che, in fondo a loro conviene aiutare le minoranze.

Facciamo un esempio, tutte le statistiche parlano dei miliardi di contributi versati dai lavoratori stranieri in Italia.

Peccato che le statistiche non parlino dei miliardi di contributi non versati dai lavoratori italiani disoccupati, ed in continuo aumento.

Ci sono ottime ragioni economiche a favore di uno de dell’altro schieramento politico, quello a favore dell’immigrazione e quello contro , e una seria discussione sull’argomento rende difficile stabilire chi ha veramente ragione.

Giocare con le statistiche ed i numeri in questo modo , inoltre confonde e rende apatico l’Italiano medio , che difficilmente si indigna, protesta o cambia partito , quando è subissato di troppe informazioni.

E arriviamo alla Boldrini , la signora diversamente intelligente che ha stupito pure il suo stesso partito.

Adesso dopo i morti tragici di Lampedusa la Boldrini comincia a pontificare cose tipo “andiamoli a prendere e portiamoli in Italia, salviamoli”

Giustissimo , per carità, ma al cassintegrato, al precario , al pensionato con la minima , non pensiamo?

Cosa diranno e penseranno loro?

“A me di quattro negri che affogano non frega un cazzo!  Prima lo stato deve pensare ai MIEI di problemi”

E il primo politico vero, con una bella presenza, ed una parlantina sciolta, che si alzerà e dirà:

“l’Italia agli Italiani!”

Non pensate che costui avrà un grande successo elettorale?

Volete un esempio?

Eccovelo, Putin, un politico che con slogan di questo tipo (la Russia ai Russi) e la lotta contro l’omosessualità e le minoranze straniere è arrivato ad avere un sessanta per cento dei voti al suo partito.

Adesso, prima erano di più.

Beh, laggiù le cose sono diverse rispetto a noi, la loro nazione è reduce dal cambiamento traumatico e dalla crisi susseguente alla caduta del comunismo, e il loro popolo è molto , ma molto più xenofobo di noi.

Pensate che quando Putin parla di stranieri, parla anche degli abitanti delle ex repubbliche sovietiche, che parlano russo ed erano loro concittadini fino agli anni 90.

Adesso sono stranieri e devono essere contingentati perchè “tolgono lavoro ai russi”.

E i Russi lo votano.

Cosa volevo dire con questo?

Quando c’è crisi o cambiamenti sociali in atto, “l’uomo forte” ( o anche la donna) funziona, e anche parecchio.

Mentre invece il “buonismo” il “rispetto delle regole”e la riconciliazione non funzionano affatto.