Gli scontri nel Dombass continuano, e il governo ucraino è già alla disperata ricerca di gas.

Malgrado i media non ne parlino la guerra nel Dombass continua, anche nelle zone liberate, a tre giorni dalla “liberazione” di alcune zone il governo ucraino continua a bombardare sporadicamente anche le zoen riconquistate, segno che dalla guerra aperta si sta velocemente arrivando ad una guerriglia a alta intensità, nelle zone dove il governo riesce ad avere la meglio.
nel frattempo il governo avanza verso le città principali di Donetsk e di Lugansk, prevedono ,di “finire il lavoro” entro un mese.

Mando indietro la macchina del tempo di un paio di mesi e vi faccio vedere come , a metà di maggio i “valorosi liberatori” del governo di Kiev sono stati accolti dalla popolazione a Kramatorsk.
Immagino che bene gli vogliano adesso che i soldati sono finalmente riusciti a “liberarli”.
Non c’è niente di meglio di un paio di mesi di bombardamento da parte del governo centrale per rinsaldare lo spirito patriottico.

Oggi parliamo di Kiev e dei segnali di distensione che sta dando al governo di Mosca.
Elenchiamoli uno per uno , così capite la situazione:

  • Analoga richiesta è stata fatta relativamente alle navi commerciali, secondo loro le navi russe si fermano abusivamente in un porto ucraino (Sebastopoli) e chiede alle autorità internazionali di fermare il naviglio russo in giro per il mondo, non ho capito bene quali, in questo caso.
  • La Corte europea per i diritti dell’uomo ha avuto due reclami da parte dell’Ucraina, il primo è che chiede che i militari russi si allontanino dalla Crimea.
  • il secondo è la richiesta che i bambini che recatisi come profughi in Russia vengano restituiti all’Ucraina, in quanto “trattenuti illegalmente”, dei loro genitori non non si sa cosa dovrebbe essere fatto.

Ecco, quest’ultima trovata è geniale, ma potrebbe dare qualche problema ai vertici militari e politici di Kiev, in futuro, io non sarei tanto pronto a ratificate lo statuto, fossi in loro.
Dopo aver fatto tutti questi passi verso la distensione con Mosca, passi che potrebbero dare qualche problema, se alcuni tribunali americani ci mettono il becco, Kiev ha seriamente affrontato la questione del gas russo.
Come saprete Mosca ha chiuso i rubinetti e chiede il pagamento anticipato e il pagamento dei debiti pregressi, ammontanti a oltre cinque miliardi di dollari.
L’Ucraina ha rifiutato di pagare e ha fatto accordi con Ungheria, Slovacchia e Germania per la compravendita di gas naturale.
Secondo loro quasi ce la possono fare, il problema è che si tratta praticamente del gas russo che transita per l’Ucraina che dovrebbe essere rivenduto dai paesi europei .
Mosca ha fatto sapere che dovrà fare degli interventi di “manutenzione” e che, in “caso di guasti” potrebbe essere costretto a interrompere il flusso in pieno inverno.
L’Ucraina per risolvere il problema sta pensando a qualsiasi metodo per ridurre il consumo, dall’abbassamento della temperatura nei riscaldamenti centralizzati all’ultima trovata, le aziende dovranno ridurre il 30% i consumi durante l’inverno.
Ma i loro calcoli danno gli stessi risultati della calcolatrice di Tremonti alcuni anni fa, qualsiasi conteggio dimostra che il gas non basterà, anche se andasse tutto bene.
E arriva il colpo di genio, la trovata che spiazza.
Comprare il gas russo dai russi, non dalla Gazprom cattiva che vuole essere pagata, ma da altri commercianti, tanto non ci dovrebbero essere problemi no?
Seguire questo epico scontro è più avvincente di una serie televisiva, e fa capire quanto può essere stupido l’essere umano.
Prevedo un inverno durissimo, per Kiev.