Game of Thrones in Ucraina – il”signore della guerra” Kolomoisky fa la sua mossa.

Agli inizi della guerra nel Dombass due oligarchi ucraini vennero mandati da Kiev come Governatori, nel tentativo di controllare la situazione:
Kolomoisky stesso, il signore di Dnipropetrovsk e Sergei Taruta, un suo “collega”.
Taruta si è defilato, ha cercato di mantenersi nell’ombra e di svolgere un ruolo politico, ed è ormai fuori dai giochi.
Kolomoisky no, finanziatore storico del Maidan, ha armato a sue spese un battaglione di “volontari”, da lui stipendiato, il battaglione “Dnepr”, 
Non composto da tantissimi uomini, adesso è dotato anche di mezzi blindati, che i privati cittadini come lui possono acquistare sul mercato nero e dare in dotazione ai “volontari” senza che nessuno dica niente.

I piccoli cervellini dei fanatici nazionalisti dell’ovest ucraina lo vedono come un salvatore,  un “uomo forte”, disinteressato e che pensa al bene della patria.
Brutta, brutta storia, questa.
Oggi ha fatto la sua mossa, per il “bene della patria” chiede al governo di nazionalizzare i beni di  altri due oligarchi, Dimitri Firtash e Rinat Akhmetov.
Questi altri due figuri sono sue oligarchi abbastanza “tiepidi” con il Maidan, gente che ha il cervello nell’occidente e le gambe ben piantate in Russia.
Insomma in previsione di una tornata si nazionalizzazione senza precedenti , volta a attirare i capitali stranieri, si pensa di confiscare i beni a qualcuno che non sta simpatico al governo.
Non solo, è allo studio una legge che imporrà la confisca di tutti i beni ai privati e alle aziende che hanno collaborato in qualche modo con i “terroristi”.
Immagino il pensiero dei fondi di investimento europei ed americani, faranno la fila per portare dei miliardi di dollari alle esangui casse ucraine.
No , Kolomoysky vuole che le quote delle società dei concorrenti vengano espropriate, per poi comprarsele per un pezzo di pane, chi avrà mai il coraggio di opporsi ad uno che non solo ha il sostegno del governo, ma ha un suo esercito privato?
Gli ucraini si ricordano della prima “privatizzazione”, quando i gioielli dello stato vennero venduti , a rate, per un pugno di lenticchie a quelli che diventeranno i futuri oligarchi.
Come la Tymoshenko, che da proprietaria di un videonoleggio diventò l’imperatrice del gas ucraino, comprando per qualche centinaio di milioni di dollari quella che adesso è la compagnia statale Naftogaz, e guadagnando il primo anno qualcosa come quattro miliardi e mezzi di dollari.
Guadagni che fecero così schifo alla popolazione ucraina, che molte grosse aziende vennero di nuovo nazionalizzate.
Adesso la situazione economica è così disperata che si rivende tutto di nuovo , probabilmente ai soliti noti tramite dei prestanome.
Ma i tempi sono cambiati, prima gli oligarchi compravano un giudice o ti mettevano una bomba nella macchina (molti nemici della Tumoshenko sono morti così), adesso le squadre “private” degli oligarchi impazzano per il paese, cercano i disertori e “purificano” i paesi liberati dall’esercito.
Temo che andrà a finire male per parecchia gente.